Peak Lenin, sogno di vento e ghiaccio
Su Skialper 108 un reportage con sci e pelli sul settemila del Kirghizistan
Si può decidere di fare il Peak Lenin (7.134 m), come prima vera esperienza con sci e pelli? Forse… «Arranco lentamente, ogni venti passi mi fermo e, appoggiato sui bastoni, con un paio di respiri più lunghi, cerco di rimettere il fiato a posto con i tempi. Poi riparto spingendo gli sci in un mare di bianco accecante. Il pendio non è ripido e la neve non è brutta, ma la quota trasforma ogni singolo movimento in una fatica immonda. Mi fermo più e più volte, e ogni volta il mio sguardo si fissa sulle mie due lame nere che trascino con i piedi e che fendono, anche cromaticamente, il manto candido della montagna che mi ospita. Non sono uno scialpinista e gli sci accoppiati sotto il mio respiro affannato mi ricordano solo anni passati, dove gli stessi, di altre forme e uso, giacevano inermi in attesa di affrontare le discese libere per le quali ero portato». Inizia così il racconto di Dino Bonelli sull’avventura sua e di cinque amici con sci e pelli sulla vetta dell’ex Unione Sovietica. La trovate su Skialper 108, disponibile in edicola e su app iOS e Android.
CINQUE UOMINI E UNA DONNA - Oltre a ‘Cala’ Cimenti, l’unico Snow Leopard italiano (onorificenza del leopardo, che viene riconosciuta dalla Federazione di Alpinismo Russa solo a chi ha scalato tutte le cinque montagne di 7.000 metri delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale), insieme a Dino la scorsa estate c’erano anche Maurizio Basso, Joseph Sassano, Flavio Ferrero e Natalia Mastrota, 21 anni, nota nell’ambiente delle gare di skialp.
PEAK LENIN - Nel sud del Kirghizistan, è tecnicamente la più facile delle cinque vette sorelle, ma innegabilmente anche quella con più vento, parametro questo che ne abbassa drasticamente la percentuale di riuscita (raggiungono la cima solo il 20-25% dei pretendenti).
ANDATA E RITORNO IN 13 ORE E MEZZA - Dopo la salita dalla Normale, Cala Cimenti ha salito e disceso in velocità e in solitaria la via Arkin sulla difficile parete nord del Peak Lenin, per oltre 2.700 metri di dislivello.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di ottobre-novembre è disponibile nelle migliori edicole da questa settimana e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Qui trovi la presentazione completa del numero 108 di Skialper
Settimana di lavoro per il Comitato Veneto
Un ritiro allo Stelvio
Settimana intensa per la squadra di ski-alp del Comitato Veneto. «Siamo rientrati mercoledì, dopo sei giorni di lavoro allo Stelvio - spiega il tecnico Luca Palla che con Gianluca Lorenzini segue il gruppo veneto coordinato da Carlo Ceola -. Siamo stati fortunati in questo ritiro, con condizioni ideali e bel tempo. C’erano dieci atleti dei 14 della formazione: abbiamo fatto campo base al Folgore e poi sempre sulla neve. Abbiamo insistito sulla tecnica del fondo e della discesa, ma ci siamo concessi anche qualche bella gita. Insomma abbiamo lavorato duro, ma ci siamo pure divertiti…».
Domenica 20 novembre tempo di Adamello Ski Raid Junior
L’11 novembre a Milano la premiazione della LGC 2016
La stagione dello ski-alp in Italia si apre domenica 20 novembre sul ghiacciaio Presena, con l’Adamello Ski Raid Junior, tappa d’esordio del circuito La Grande Course Jeunes. La prova, organizzata dall’Adamello Ski Team in collaborazione con il circuito della Coppa delle Dolomiti, assegnerà anche il Memorial Fabio Stedile. Sarà una gara a coppie per le categorie giovanili: lo staff diretto da Alessandro Mottinelli non ha ancora definito il percorso, ma presumibilmente ricalcherà quello delle passate edizioni, ovvero con partenza dai 2738 metri di Conca Presena, per svilupparsi poi su un anello che prevede anche una serie di inversioni e un tratto a piedi, cambi assetto e discesa in neve fresca.
Il programma prevede il briefing domenica mattina alle 8.30, quindi alle 9 il trasferimento in quota tramite utilizzando la telecabina Ghiacciaio Presena di recente costruzione, dove alle 10 è previsto lo start.
Iscrizioni sul sito www.adamelloskiraidjunior.it. Il costo è di 20 euro e comprende iscrizione alla gara, risalita con la cabinovia Paradiso, buono pasto, gadget e tessera Grande Course, che per l’occasione sarà offerta ai partecipanti dal comitato organizzatore. Un prologo per collaudare la macchina organizzativa in vista dell’appuntamento con la sesta edizione dell’Adamello Ski Raid, in programma domenica 2 aprile 2017.
Prima della debutto sulla neve, l’11 novembre a Milano è prevista la cerimonia di premiazione del circuito La Grande Course e la presentazione del calendario e delle novità della prossima edizione.
Ski-alp, passerella a Barcellona della squadra spagnola
Presenti anche Kilian Jornet e Laura Orgue'
Tempo di presentazione a Barcellona della selezione spagnola di ski-alp. Sono 24 gli atleti al via della nuova stagione tra senior e giovani, con obiettivo Coppa del Mondo e Mondiali. Presente anche il ‘capitano’ Kilian Jornet: nel gruppo maschile ci saranno tra gli altri Marc Pinsach, Oriol Cardona e Antonio Alcalde, mentre a livello femminile occhi puntati su Laura Orgué, pronta al rientro anche sulla neve, oltre a Claudia Galicia e Mireia Miró. Con loro lo staff tecnico composto da Pau Bartoló, Oriol Duixans, Arnau Anguera, Naila Jornet e Jordi Canals. Il primo appuntamento sarà la Coppa di Spagna il 17 e 18 dicembre (vertical e sprint) a Boí - Taüll e il campionato nazionale individuale il 14 gennaio a Candanchú.
Hofer e Pircher ok al Maddalene Vertical
Sabato al via in 173 sul Monte Luco
È già il secondo anno che la Maddalene SkyRace ha una interessante appendice in autunno con il Maddalene Vertical. La gara, da Senale (1.350 m) al Monte Luco (2.430 m), ha uno sviluppo di 4,8 km e 1.080 m D+. La vittoria, disputatasi sabato scorso, è andata a Henry Hofer (Alpin Speed Sarntal) in 44’32’’ (nuovo record) su Daniele Barchetti (45’38’’, Atletica Val di Cembra) e Christian Modena (46’11’’, New Balance). Al femminile successo di Anna Pircher (54’10’’, ASV Rennerclub Vinschgau) su Edeltraud Thaler (54’40’’, Telekom Südtirol) e Paola Gelpi (55’59’’, Maddalene Sky Team).
Malga Ces mountain running park
Su Skialper 108 un reportage sui sentieri di S. Martino di Castrozza
Ci sono voluti cinque anni e l’ostinazione (leggi passione) di chi ama i ‘suoi’ sentieri quasi fossero altri figli oltre ai due che già ha per creare un vero e proprio trail running park. Solo che, a differenza di altri ‘parchi’ simili in Francia, qui si corre in un quadro, ai piedi delle Pale di San Martino, nel cuore delle Dolomiti. Su Skialper 108 di ottobre-novembre abbiamo provato gli itinerari in compagnia di Michele Tavernaro, del team La Sportiva, e del forte fondista Giandomenico Salvadori. A immortalare i runner il fotografo Federico Modica.
SEGNAVIA HI-TECH - «A dire la verità qualcuno mi ha chiesto se mi sono ispirato a quanto fatto in Francia, ma non sapevo neanche che esistessero queste stations trail» dice con naturalezza e quell’amore della propria terra tipico di chi abita le vallate dolomitiche Marco Scalet, classe 1964, terza generazione della famiglia che gestisce la Malga Ces, lungo le piste di sci della località trentina. Dal dire al fare non è stato proprio tutto così semplice perché in alcuni casi i sentieri non esistevano e Marco ha dovuto tracciarli e soprattutto segnalarli. Così è nata una guidina che si può ritirare gratuitamente a Malga Ces o scaricare dal sito malgaces.it con 16 itinerari di quattro livelli di difficoltà. Tre di questi itinerari sono quelli ‘inventati’ da Marco: si tratta di un percorso running, di un vertical e di un trail di media lunghezza (18 km) che tocca alcuni dei punti più panoramici della valle.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di ottobre-novembre è disponibile nelle migliori edicole da questa settimana e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
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ISMF e Infront insieme sino al 2021
Mariotta: 'Massima visibilita a livello mondiale'
Ce lo aveva anticipato il presidente Mariotta nell’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Skialper, adesso la conferma ufficiale: l’accordo tra ISMF e Infront proseguirà sino al 2021. Infront continuerà come sempre il lavoro media con la distribuzione degli highlight delle gare di Coppa del Mondo, oltre ad un magazine dedicato ai Mondiali, ma si occuperà anche della parte advertising, sia per la sezione video che nel format delle prove. Un accordo di lunga durata, possibile lancio verso la candidatura olimpica: l’obiettivo è quello di Pechino 2022, magari la rassegna iridata giovanile del 2020 a Losanna. «Con Infront al nostro fianco - spiega il presidente ISMF Mariotta - e soprattutto con il loro know-how nel mondo degli sport invernali, avremo sicuramente un maggiore riconoscimento a livello mondiale del nostro sport».
Mondiali trail, come sono andati gli azzurri?
Il migliore Georg Piazza, diciassettesimo
Come sono andati gli azzurri ai Mondiali IAU di trail di Gerês, in Portogallo? Il migliore è stato Georg Piazza che ha chiuso diciassettesimo con il tempo di 9h23’50”; 29° Giulio Ornati in 9h48’01”, 32° Luca Carrara in 9h51’05”, 38° Carlo Salvetti in 10h09’00”, 43° Giuliano Cavallo in 10h18’08”. Nella gara rosa la prima azzurra è Cristiana Follador venticinquesima in 11h32’27”, seguita da Virginia Oliveri in 11h33’07”. Cinquantesima Lara Mustat in 12h45’46”, sessantaseiesima Lisa Borzani in 13h37’55”.
Hernando e Chaverot campioni del mondo di trail
Sul podio maschile i francesi Martin e Court
Luis Alberto Hernando super ai Mondiali IAU di trail di Gerês, in Portogallo. Sul percorso di 85 km e 5.000 m D+ lo spagnolo ha chiuso in 8h20’26’’. A quasi 10 minuti (8h30’06’’) il francese Nicolas Martin, che ha distanziato allo sprint quello che fino a qualche ora fa era il campione del mondo in carica, Sylvain Court (8h30’06’’). Si è già completata la top ten con il francese Benoit Cori, il connazionale Ludovic Pommeret, vincitore dell’ultima edizione dell’UTMB, lo svizzero Diego Pazos, il francese Aurelien Collet, lo spagnolo Tofòl Castaner, il britannico Andy Symonds e il tedesco Stephan Hugenschmidt.
LA VITTORIA DI UN QUASI QUARANTENNE - «Sono veramente emozionato, è un titolo importantissimo, corso su un circuito perfetto e molto nervoso fino alla fine» ha detto Hernando al traguardo. Lo spagnolo corona una stagione con successi ai Mondiali Skyrunning Ultra e alla Transvulcania e mette in bacheca un oro mondiale dopo l’argento di Annecy. Per Nicolas Martin una stagione chiusa nel migliore dei mdi dopo il secondo posto alla Transvulcania (sempre dietro a Hernando…) e la vittoria al Trail du Ventoux (oltre al secondo posto nelle Skyrunner Ultra Series). Nel palmarès anche un terzo posto alla CCC e una vittoria alla OCC. Sylvain Court, dopo l’oro 2015, porta a casa un’altra medaglia mondiale in una stagione che lo ha visto anche al quarto posto alla LUT. Da segnalare che nessuno dei medagliati è giovanissimo, a partire da Hernando che nel 2017 compirà 40 anni. Il più giovane è Martin, classe 1986.
FRANCIA REGINA - Vittoria spagnola ma è la Francia a dominare la classifica maschile con ben cinque atleti nei primi sette.
CHAVEROT C’È - Nella gara femminile vittoria della francese Caroline Chaverot in 9h39’. La francese chiude una stagione veramente unica vincendo un grande slam pazzesco: UTMB, Transgrancanaria, Ultra Trail World Tour, Mondiali Skyrunning Ultra e 80 km du Mont Blanc. Chapeau, madame trail! Da notare come anche lei non sia più giovanissima, classe 1976. Il podio femminile è stato chiuso dalla spagnola Azara Garcia in 9h39’39’’ davanti all’olandese Ragna Debats in 9h47’50’’.
La prima volta della Oxeego Stivo On The Rock
Domenica 13 novembre a Mori
Domenica 13 novembre debutta la Oxeego Stivo On The Rock, una sky marathon organizzata dalla sezione di Mori della S.A.T., la Società Alpinisti Tridentini. Percorso di 35 km e 2.500 metri di dislivello con partenza ed arrivo a Mori: dalle vie del paese attraversando ‘Mori vecchio’ si imbocca il sentiero delle Trincee che porta al monte Nagià-Grom. Di qui si prosegue passando per l’abitato di Manzano prima e per il piccolo borgo di Corniano poi, fino a raggiungere il capitello di San Bernardo, per poi arrivare in vetta al monte Biaena a quota 1610 metri. Discesa verso Passo Bordala per risalire alla cima del monte Stivo a 2.079 metri. Da questo punto inizia la discesa, prima verso la Madonnina di Cima Bassa e poi verso Passo Bordala, per dirigersi successivamente verso Malga Somator. Si prosegue verso Nagustel e poi verso il monte Faè dove, attraversate le trincee, inizia l’ultimo tratto di discesa verso l’arrivo, previsto alle scuole medie di Mori di via San Giovanni XXIII.
PROGRAMMA - Sabato 12 novembre, dalle 18 la consegna dei pettorali, chip e pacco gara presso le scuole medie Malfatti a Mori, alle 19 il briefing pre-gara. Domenica dalle 7 alle 7.45 le ultime consegna dei pettorali, alle 8.30 la partenza da piazza Cal di Ponte. Nel pomeriggio le premiazioni alle scuole medie Malfatti, in zona arrivo. Info e iscrizioni su www.oxeego.com/stivontherock
Riviera dei Limoni outdoor destination
Su Skialper di ottobre-novembre tutto sull’Alto Garda Bresciano
Dal Mediterraneo alle Prealpi in poco più di tre chilometri. Nel piccolo continente della Riviera dei Limoni, che coincide con il Parco Alto Garda Bresciano, succede. Il Mediterraneo è la costa del Lago di Garda tra Salò e Limone sul Garda dove, appunto, crescono ancora limoni e altri agrumi, prosperano le palme, nebbia è una parola sconosciuta e le temperature medie possono essere fino a 3-7 gradi superiori alla Pianura Padana. Alle Prealpi Gardesane appartengono le vette che nel raggio di tre chilometri sopra Limone e in Valvestino sfiorano quota 2.000 e accolgono boschi di faggio con esemplari monumentali. Sul lago, anche nei mesi più freddi, gennaio e febbraio, la colonnina del mercurio scende raramente sotto zero di notte e di giorno sale verso i 10 gradi. In autunno invece le massime sono più vicine ai 20 gradi che ai 10 e si può ancora fare qualche bagno senza necessariamente avere la pelle dei tedeschi. Un vera e propria Outdoor Destination dietro l’angolo di casa, da sfruttare per dodici mesi che presentiamo su Skialper 108 di ottobre-novembre, in edicola e su app iOS e Android.
DAL FANGO ALLA ROCCIA - Mountain bike lungo il percorso della D’Annunzio Bike, trail sui sentieri del BVG e skyrunning dove si sfidano i big nelle finali delle World Series, ma anche triathlon, vela, kite, arrampicata, nuoto in acque libere. Nei giorni di permanenza sul Lago di Garda Ruggero Bontempi e il fotografo Andrea Salini hanno provato proprio tutto. E non mancano preziosi consigli per una vacanza relax dopo lo sport, dalla buona cucina alla visita ai limoneti. Special guest sui sentieri, insieme a tanti local, Graziana Pè, migliore italiana all’ultima UTMB. Quando si parte?
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di ottobre-novembre è disponibile nelle migliori edicole da questa settimana e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
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Ultra-Trail World Tour, quale identita'?
Dopo tre anni è tempo di bilanci
L’edizione 2016 si è chiusa con la vittoria finale di Grinius e Chaverot e un ottimo settimo posto di Marco Zanchi ma, a tre anni dalla sua creazione, è lecito fare un primo bilancio del circuito voluto dall’ITRA. Il sito spagnolo carreraspormontana ha affrontato la questione in modo molto diretto in un interessante articolo.
«Il suo grande handicap, quello della partecipazione degli atleti élite, continua a essere anche la grande questione irrisolta. Come nelle due precedenti edizioni, ci sono stati molto pochi corridori top che si sono dati come obiettivo stagionale il circuito e questo lo rende meno frizzante. Certo, ci sono atleti come gli stessi Grinius e Chaverot, o Andrea Huser, Javi Dominguez e Pau Capell che hanno lottato per il risultato finale, però per diventare il circuito di riferimento hai bisogno di molti altri runner che lottano per lo stesso obiettivo».
Questo il pensiero del sito spagnolo, che rincara la dose:
«Come è avvenuto dal principio, le gare si ‘mangiano’ il circuito: praticamente qualsiasi atleta top preferisce vincere una delle prove, come UTMB, Diagonale des Fous, Western States o Transgrancanaria, piuttosto che vincere il circuito senza imporsi in nessuna delle grandi prove del calendario».
UTWT VS SKYRUNNER WORLD SERIES - Secondo i colleghi spagnoli invece le Skyrunner World Series, pur non attirando proprio tutti gli atleti top dello skyrunning, hanno una identità più forte e la vittoria finale è maggiormente ambita. La soluzione? Integrare il circuito ITRA nel calendario ufficiale della federazione internazionale di atletica, la IAAF, nello stile della Diamond League. Questa la provocazione lanciata, visto che l’ITRA è nell’orbita IAAF.












