Percorso modificato al Val Bregaglia Trail
Per un incendio, partenza confermata a Chiavenna
Lavori straordinari per la macchina organizzativa del Val Bregaglia Trail. La seconda edizione in programma domenica mattina sui sentieri transfrontalieri un tempo utilizzati dai contrabbandieri è confermatissima, anche se con alcune modifiche rispetto al programma originale a causa dell’incendio che nei giorni scorsi ha devastato i boschi sopra l’abitato di Piuro. Il rogo si è sviluppato nelle prime ore di mercoledì, mandando in fumo oltre venti ettari e arrivando a lambire il piccolo borgo di Savogno. Per ovvi motivi di sicurezza il comitato organizzatore si è visto quindi obbligato a cambiare il precorso gara che nella seconda metà non porterà quindi gli atleti in questo suggestivo borgo. A conferma di un evento che al proprio esordio ha lasciato tutti entusiasti le iscrizioni sono state chiuse a quota 420. Molti in più rispetto al 2016. E come l’anno scorso la federazione italiana di atletica leggera selezionerà i migliori interpreti della specialità in vista dei mondiali 2017 di lunghe distanze. La partenza alle ore 8.30 in piazza Pestalozzi a Chiavenna.
Tutto pronto per la Duerocche
In programma il 25 aprile
Si scaldano i motori per la Duerocche di martedì 25 aprile, nel cuore delle colline trevigiane, con ben cinque diversi percorsi: i trail da 48 e 21 km, le prove per tutti da 12 e 6 km e il nordic walking da 14 km. La manifestazione coinciderà con il campionato italiano Iuta di Ultratrail corto e sarà valida come prova di qualificazione per l’Ultra-Trail du Mont-Blanc. E c’è anche Lucio Fregona tra i protagonisti dell’edizione 2017 della Duerocche: l’ex azzurro, classe 1964, già campione mondiale di corsa in montagna, sarà al via della gara sui 21 chilometri trail. Alla Duerocche, Fregona è di casa (abita nella vicina Castelli di Monfumo) e proverà a sfruttare il buon momento di forma per primeggiare nella gara che tante volte l’ha visto protagonista quand’era all’apice della carriera. Il suo nome va ad aggiungersi a quello dei tanti ottimi specialisti impegnati in una gara che anche quest’anno vedrà al via atleti provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero. Nella gara sui 48 chilometri trail (con 2.300 metri di dislivello) sono annunciati Simone Wegher, vincitore della Duerocche 2016, Francesco Rigodanza, bronzo l’anno scorso, Matteo Pigoni e Roberto Mastrotto. Al femminile, Francesca Pretto, Tina Sbrissa, Alessandra Olivi e le trevigiane Elisabetta Mazzocco e Roberto Cariolato. Sui 21 km trail (con 1.000 metri di dislivello), oltre a Fregona, correranno Luciano Meneghel, Cristian Sommariva, Fabio Pettinà e, tra le donne, Kristel Mottin e Giulia Titton.
Saranno, in totale, 101 chilometri di corsa, immersi nella natura, con vedute mozzafiato e paesaggi indimenticabili. Particolare importante: quest’anno, per la prima volta, i percorsi di gara più lunghi saranno separati dai più brevi, in maniera che gli atleti più lenti non ostacolino i più veloci (e viceversa).
In queste ore, le iscrizioni hanno superato quota 4.500, ma il conto alla rovescia non si ferma: domenica 23 e lunedì 24 aprile, dalle 16 alle 20, presso la palestra Palapace di Cornuda (zona partenza), sarà ancora possibile iscriversi alle prove sui 6 e 12 chilometri, ricevendo la maglietta Duerocche by Delineodesign che rappresenta un ‘must’ per i partecipanti all’evento. Iscrizioni aperte (gruppi esclusi) anche martedì 25 aprile, al costo di 5 euro, senza maglietta.
Trofeo Mezzalama a Lenzi-Boscacci-Eydallin
Al femminile sfiorano l'impresa Katia Tomatis e Alba De Silvestro
Che bel Mezzalama. Partenza nel cuore di Cervinia, fuochi d’artificio per salutare i concorrenti sulla prima salita, sole e tanti appassionati sul percorso e all’arrivo di Gressoney. Le condizioni. Fa freddo, ma non così freddo, il vento soffia, ma non dà tanto fastidio. La neve. Una delle preoccupazioni di Adriano Favre alla vigilia era proprio quella delle condizioni in ghiacciaio. Il vento dei giorni precedenti aveva spazzato via tutto, con un pericolo ghiaccio in agguato. Alla fine non ci sono stati tanti grattacapi in discesa: sono state le onde, soprattutto nella rampa finale, quella del canalino dell’Aquila, le insidie maggiori.
GARA MASCHILE - Gara dura, durissima. E veloce. Al traguardo gli atleti si sdraiano distrutti sul prato dell’arrivo. Soprattutto tra i primi è stata una vera ‘battaglia’ sportiva. Sono Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten a dettare il ritmo sin dall’inizio, dalla salita al Theodulo e poi al Colle del Breithorn. Gli azzurri dell’Esercito, Damiano Lenzi, Michele Boscacci e Matteo Eydallin, all’inizio hanno tenuto il passo (appena 8 secondi di margine al Breithorn), poi sul Castore e nella discesa al Rifugio Quintino Sella, hanno pagato un po’ di più dazio ai battistrada, con un distacco salito a quasi un minuto. Lenca-Bosca-Eyda hanno ricucito lo strappo nella salita al Naso del Lyskamm, poi hanno completato l’opera in discesa. Primi in 4h18’50”, con 2’18” di vantaggio sul team svizzero-catalano. La terza posizione non è mai stata in discussione. William Boffelli, Pietro Lanfranchi e Jakob Herrmann sono stati saldamente sul podio già al Colle del Breithorn e poi hanno tenuto sino al traguardo, arrivando a 12’33”. Quarti a 31’21” Nadir Maguet, Manfred Reichegger e Robert Antonioli, quinti a 42’ Valentin Favre, Filippo Barazzuol e Alexis Sévennec. Completano la top ten Martin Stofner, François Cazzanelli e Stefano Stradelli, Filippo Beccari, Henri Aymonod e il norvegese Lars Erik, quindi Alex Salvadori, Alex Oberbacher e Daniele Cappelletti, il team andorrano con David Albos Cavaliere, Xavi Areny Bernabé, Joan Albos e la terza squadra dell’Esercito con Fabio Pasini, Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi.
GARA FEMMINILE - Un sogno svanito nel finale. Katia Tomatis, Alba De Silvestro e Axelle Mollaret hanno condotto la gara dall’inizio sino all’ultima discesa, poi nel tratto a skating, prima della corsa finale sul traguardo sono state superate da Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, prime in 5h37’49”. A 2’12” le due azzurre con la francese Mollaret. «Purtroppo le gare si costruiscono in salita, ma si vincono in discesa - spiega Katia Tomatis -. Nel finale non ne avevamo quasi più, ma per il nostro team resta un grande Mezzalama.
Trofeo Mezzalama, le indicazioni di Adriano Favre
La parole del direttore tecnico alla vigilia della gara
Tutto pronto per la partenza del Trofeo Mezzalama, pronti soprattutto i 900 mezzalamisti che sabato alle 5.30 saranno al via da Breuil-Cervinia. Niente Ventina, si affronta subito il Colle del Theodulo, poi Breithorn, Castore, Lyskamm…insomma percorso classico sino all’arrivo di Gressoney. Ecco le indicazioni del direttore tecnico Adriano Favre, alla vigilia della gara.
Opening del Trofeo Mezzalama con la prova Jeunes
Primi Sebastien e Fabien Guichardaz, Matteo Sostizzo e Mattia Tanara
Opening del Trofeo Mezzalama con la seconda edizione del prova Jeunes, andata in scena sul tracciato, disegnato da François Cazzanelli e da Stefano Stradelli, e supervisionato dal direttore tecnico del Trofeo Mezzalama Adriano Favre, nella zona di Cime Bianche a Breuil-Cervinia. Sébastien e Fabien Guichardaz vincono nella categoria Junior con il tempo di 1h23’56’’; alle loro spalle il team francese composto da Esteban Ciferman e Bastien Flammier e il Team Oropa di Lorenzo Bozino e Gabriele Gazzetto. Tra le Junior sono le francesi Perillat Pessey e Pollet-Villard a dominare fermando il tempo in 1h25’04". In seconda posizione di sono classificate Giorgia Felicetti e Melanie Ploner, mentre Francesca Zucco e Olesia Ronzon salgono sul terzo gradino del podio. Nella categoria Cadette a segno Aurelie Avanturier e Anna Folini con il tempo di 1h50’45’’. Nella gara Cadetti sono Matteo Sostizzo e Mattia Tanara ad imporsi davanti ad Alessandro Morandini e Pietro Festini Purlan. Il tempo dei vincitori è 1h16’02’’. Il podio è completato dal team di Albert Gontier e di Alessandro Mantega.
Trofeo Mezzalama, chi sono i favoriti?
Sabato la gara da Cervinia a Gressoney
Anche sulle pagine social fervono i preparativi per il Trofeo Mezzalama, questa volta quelli degli atleti impegnati negli allenamenti in quota (in fondo vi proponiamo una carrellata di post). E anche da lì si possono capire quali saranno le squadre favorite al via.
L’Esercito schiera quattro team: le prima con Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Michele Boscacci, la secondo con Robert Antonioli, Nadir Maguet e Manfred Reichegger, oltre a quella con Fabio Pasini, Richard Tiraboschi e Daniel Antonioli e quella capeggiata dal generale Simone Giannuzzi.
Chi sono gli avversari più agguerriti? Di sicuro il terzetto con Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten. Poi Filippo Barazzuol con i francesi Valentin Favre e Alexis Sévennec, William Boffelli, Pietro Lanfranchi e l’austriaco Jakob Herrmann, oltre a Filippo Beccari-Lars Erik Skjervheim-Henri Aymonod, Tadei Pivk-Franco Collè-Guido Giacomelli, Martin Stofner-François Cazzanelli-Stefano Stradelli. Al femminile sembra una lotta a due tra Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, e le nostre Katia Tomatis e Alba De Silvestro con la francese Axelle Mollaret.
REGOLAMENTO LGC - Il Trofeo Mezzalama è l’ultima gara del 2017. Al termine verrà stilata la classifica annuale che, però è ‘intermedia’, visto che si tiene conto dei risultati delle due stagioni
Come funziona il punteggio: 200 punti per i classificati, 185 per i secondi, 173 per i terzi, poi via decrescendo 162, 153, 145, 138, 131, 124, 118… sino ad un punto per tutti i concorrenti che hanno portato a termine una gara nei limiti di tempo consentito. Il montepremi totale è di 53.600 euro e verrà suddiviso tra i primi 10 uomini e le prime 6 donne.
Attualmente guidano Lenzi e Eydallin con 400 punti, seguiti da Boscacci e Maguet a 344 con quinto il norvegese Skjervheim a 307, mentre al femminile in testa Laetitia Roux e Jennifer Fiechter a 385, quindi Axelle Mollaret a 372, con quarte Katrin e Annie Bieler a 290.
Tutto pronto per il Trofeo Mezzalama
Sabato la gara, venerdi’ la prova Jeunes
È iniziato il conto alla rovescia per la XXI edizione del Trofeo Mezzalama, ultima prova stagionale del vircuito La Grande Course. 900 mezzalamisti alle ore 5:30 di sabato 22 aprile partiranno alla volta della prima asperità della giornata, il Colle del Theodulo, accompagnati, lungo la via centrale di Breuil-Cervinia, dalla Fanfara dei Bersaglieri della Val d’Ossola.
Il programma della XXI edizione del Trofeo Mezzalama si aprirà ufficialmente venerdì mattina quando sulle nevi di Cervinia i ragazzi delle categorie Cadetti e Junior che parteciperanno alla seconda edizione del Mezzalama Jeunes. Il tracciato riservato alle nuove leve dello scialpinismo internazionale si svilupperà tra i 2800 metri e i 3500 metri di quota con partenza da Cime Bianche-Laghi sino a toccare i 3480 metri di quota di Plateau Rosà. Il percorso, interamente fuoripista, prevede vari cambi d’assetto e alcuni tratti tecnici, come il canale del Theodulo da affrontare a piedi, ramponi calzati e con gli sci sullo zaino. Anche se le previsioni meteo annunciano tempo stabile per tutto il fine settimana, conoscendo i capricci del Monte Rosa e del Cervino, Adriano Favre e le sue guide hanno già pronto un percorso di riserva.
In questi giorni il direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, la guida alpina Adriano Favre, con la collaborazione delle guide valdostane, sta ultimando la tracciatura e la messa in sicurezza della lunga cavalcata che collega Breuil-Cervinia a Gressoney attraverso i ghiacciai del Monte Rosa. «Il tracciato - ha raccontato Adriano Favre -, prima di questa tempesta di neve, ma soprattutto di vento, era in discrete condizioni. Non c’è moltissimo ghiaccio, ma la poca neve caduta questo inverno ci tiene in allerta per il pericolo dei crepacci. I bivacchi e le paline segnaletiche sono già in quota e non appena questi fenomeni meteorologici si saranno esauriti torneremo lungo il percorso per ultimare la tracciatura. Con buone probabilità saliremo in quota per attrezzare con le corde fisse la parete Ovest del Castore e il Naso del Lyskamm nelle giornate di giovedì e venerdì. Giovedì sarà ultimata anche la segnalazione del percorso riservato ai giovani.
La poca neve nelle zone di partenza e di arrivo non ci crea particolari problemi. Subito dopo il via, dopo aver percorso la via pedonale di Breuil-Cervinia, le pattuglie calzeranno subito gli sci. A Gressoney invece, gli atleti dovranno correre circa 5 minuti per raggiungere il traguardo dal momento che la neve è presente sino ai prati di Bedemie. Le previsioni meteo, curate da Luca Mercalli e dai suoi collaboratori di Nimbus, annunciano un abbassamento delle temperature e cielo sereno, una situazione che non dovrebbe darci particolari problemi».
Sabato e' il giorno dell'Orna Trail
Seconda prova del circuito VCO Top Race
Sembra avviato a un bel successo di presenze anche la quarta edizione dell'Orna Trail - Memorial Buzzi, la gara organizzata dall'ASD Runner Ornavasso in programma il 22 aprile: sono infatti attualmente già oltre 330 gli atleti che hanno confermato la loro presenza sui tre percorsi previsti.
Oltre ai due percorsi già testati lo scorso anno, quello classico da 17 km per 1.200 metri di dislivello, e quello da 34 km per ben 2.400 metri di dislivello, è previsto anche un tracciato per gli appassionati di nordic walking da 8 km. Tutti e tre i percorsi, ed è questo uno dei motivi dell'apprezzamento dei trailers, sono ricchi di spunti storici e paesaggistici, svolgendosi in buona parte sui percorsi che seguiranno il tracciato della cosiddetta Linea Cadorna, un esempio di archeologia militare di grande valenza storica che grazie a eventi come l'Orna Trail trova una nuova modalità di valorizzazione.
Come sempre, partenza e arrivo di tutte le distanze darà il Lago delle Rose a Ornavasso.
Intanto tra gli iscritti si possono trovare già alcuni atleti di alto livello: nella gara corta c'è attesa per la sfida tra Michela Piana, tornata alla grande dopo un infortunio e vincitrice domenica scorsa dell'Ossola Trail, ed Elena Colonna, prima lo scorso anno nella Bettelmatt Race 22 km.
Nella gara lunga punteranno alla doppietta i rappresentanti di una Valetudo Skyrunning che si presenterà a Ornavasso in forze, con le punte di diamante Emanuela Brizio, che ha già dimostrato di essere in grande forma al recente Ossola Trail, e Clemente Belingheri, entrambi vincitori lo scorso anno nella 34 km. Chi punta alla vittoria dovrà fare i conti con Riccardo Borgialli, atleta in grande crescita che ha già dimostrato un'ottima condizione alla Maremontana 46 km dove si è piazzato secondo ma è stato vittima di un errore di percorso. L'Orna Trail sarà valido come seconda prova del circuito VCO Top Race, che ha esordito con il consueto successo domenica scorsa con l'Ossola Trail.
Le iscrizioni all'Orna Trail sono ancora aperte: tutte le informazioni sono disponibili sul nuovo sito www.ornatrail.it.
Domenica il Val Bregaglia Trail
Prova di selezione FIDAL
La macchina organizzativa del Val Bregaglia Trail sta girando a pieni regimi in vista della chiusura iscrizioni fissata per giovedì 20 aprile. Alla seconda edizione della prova in programma domenica, al momento sono accreditati 370 atleti. Già 50 in più rispetto allo scorso anno sono un primo piccolo importante riconoscimento che premia l’encomiabile lavoro svolto da Nicola del Curto e il suo staff. Il secondo arriva dalla federazione italiana di atletica leggera che, per il secondo anno consecutivo, ha scelto l’anello disegnato sui sentieri di confine un tempo utilizzati dai contrabbandieri come prova di selezione per le gare iridate di trail running in programma nel mese di giugno a Badia Prataglia.
Confermata la triplice formula: trail, staffetta e half trail. La prima, avrà uno sviluppo complessivo di 42.1km con 2758m di dislivello positivo. La staffetta vedrà il primo frazionista percorrere 19.6km prima di dare il touch al proprio partner che lanciandosi sui successivi 22.5km punterà dritto il traguardo di Chiavenna. Sempre per chi non se la sentisse di affrontare la formula integrale e non avesse un socio con il quale condividere questo viaggio transfrontaliero, ecco la formula half trail da 22.5 che in pratica ripercorre la seconda frazione della staffetta.
Berner Oberland: 2 montagne 3 discese
Su Skialper di aprile-maggio sci ripido tra Monch e Gross Fiescherhorn
«Quando i pendii iniziano a verticalizzarsi la sensazione di restare sospesi a volare sugli sci è unica». Inizia così l’articolo su Skialper di aprile-maggio della Guida alpina Mauro Soregaroli sulle discese con gli sci delle pareti sud ed est del Mönch e ovest del Gross Fiescherhorn, due quattromila del Berner Oberland, nella zona della Jungfrau. Discese affrontabili nel giro di due-tre giorni in quanto vicine. L’articolo è corredato dalle belle foto di Christian Penning.
TUTTO VICINO - Il circo attorno alla Jungfrau e alla lunghissima lingua di ghiaccio dell’Aletsch sembra disegnato su un plastico, con salite e discese a quota 4.000 non troppo lunghe e una accanto (o di fronte) all’altra, con un trenino, sicuramente costoso ma comodo, che porta in quota e rifugi dalla qualità svizzera a portata di mano. Un fine settimana lungo da queste parti, con la compagnia di una Guida alpina, diventa anche l’occasione per avvicinarsi al ripido e alle gioie che sa regalare per chi ancora non ha provato ad andare oltre i 40°.
LE PARETI - La sud del Mönch presenta un dislivello di 500 metri e pendio fino a 45-50 gradi, la est un dislivello di circa 100 metri in più e pendii fino a 45-47 gradi, mentre la ovest del Gross Fiescherhorn misura 600 metri e 45-50 gradi.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di aprile-maggio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
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Feuerstein Skiraid a David Thoni e Dimitra Theocharis
Prima edizione della gara in Val di Fleres
A Pasquetta è andata in scena la prima edizione del Feuerstein Skiraid. Con temperature abbastanza gelide, la gara della Val di Fleres è scattata puntuale alle 8.30 con partenza alla Malga Furtalm. A causa di fitta nebbia nella zona del ghiacciaio, la prova è stata disputata su un percorso più corto del previsto con un dislivello di 1560 metri in salita e altrettanti in discesa.
Già dopo pochi centinaia di metri un gruppetto di cinque atleti ha tentato la fuga, tra cui i due favoriti alla vittoria, ovvero Manfred Reichegger e Martin Stofner e il giovane Alex Oberbacher. Ma in occasione della seconda discesa il gruppo di testa ha sbagliato percorso ed è stato costretto a risalire ulteriori 150 metri di dislivello.
Un contrattempo, che ha sfruttato il beniamino di casa David Thöni. L’atleta di Colle Isarco ha superato i suoi concorrenti portandosi in prima posizione. Un piazzamento, che è riuscito a tenere anche nelle ultime due salite e poi nella lunga discesa che lo ha portato a fondo valle e all’arrivo nei pressi della Malga Furtalm. Alla fine Thöni si è imposto con un tempo di 1h38’33” vincendo la prima del Feuerstein Skiraid e lasciandosi alle spalle Gabriele Fedrizzi (1h39’48”) con terzo Manfred Reichegger (1h40’05”)
Al femminile successo di Dimitra Theocharis che si è imposta su un percorso più breve rispetto a quello maschile con un tempo di 1h36’12”. Il secondo posto è andato a Birgit Stuffer (1h38’57”), terza l’austriaca Barbara Oblasser (1h42’33”).
Tra i Cadetti la vittoria è andata a Nicolas Ploner, tra gli Espoir si è imposto Manuel Oberarzbacher e mentre tra Junior primi Simon Gasteiger e Johanna Unterer. Il più veloce tra i Master è invece stato Anton Steiner.
IL BILANCIO DEGLI ORGANIZZATORI - «Non era ancora tutto perfetto - spiega Stefanie De Simone, presidente del comitato organizzatore del Feuerstein Skiraid -, ma possiamo essere fieri della nostra prima edizione. Gli atleti hanno lodato il percorso, che si è rivelato molto tecnico e selettivo. Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con tutti gli atleti che hanno partecipato alla nostra gara. Sicuramente ci sarà una seconda edizione del Feuerstein Skiraid, con molta probabilità il secondo fine settimana di marzo 2018».
A Davide Magnini la Dolomiti di Brenta
Alba De Silvestro a segno al femminile
Finale un po’ a sorpresa per la 43ª International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. A vincere la gara valida anche come ultimo atto della Coppa delle Dolomiti è stato lo junior Davide Magnini che la messo in fila i suoi compagni senior dell’Esercito dopo un arrivo al cardiopalmo nel tratto in discesa, che portava a Corna Rossa. Magnini rannicchiato in posizione a uovo, è riuscito a superare il compagno di fuga Michele Boscacci e ad iscrivere per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro della gara. Boscacci a metà della seconda salita che portava al Castelletto Vallesinella Superiore era riuscito a staccare Magnini, ma nella discesa è caduto, consentendo il rientro del giovane avversario, facendo gara in coppia per il resto del tracciato e giocandosi inevitabilmente il tutto per tutto nella discesa finale.
Davide Magnini ha concluso i 16 chilometri del percorso, con un dislivello di 1.600 metri comprensivo di tre salite e tre discese, dopo un’ora, 25 minuti e 57 secondi di gara, con l’identico tempo di Boscacci, mentre sul terzo gradino del podio è salito Robert Antonioli, che ha accusato un ritardo di 2’23”, precedendo a sua volta di 16 secondi Guido Giacomelli, più staccato Federico Nicolini. In campo femminile pronostico scontato, con l’azzurra dell’Esercito Alba De Silvestro dominatrice assoluta e trionfatrice sul traguardo nei pressi del rifugio Graffer con il tempo di 1h55’24, precedendo Corinna Ghirardi di 40 secondi, quindi bronzo di giornata per Maria Dimitra Theocharis.
Per quanto riguarda le sfide di categoria Davide Magnini è anche il primo under 23 davanti a Federico Nicolini e Francesco Leonardi, Ivan Antiga il primo master su Graziano Boscacci. Alba De Silvestro è anche la prima espoir, Corinna Ghirardi la prima senior, Ilaria Cavallari la prima master.
Assegnati i titoli trentini 2017 con oro per Federico Nicolini fra i senior davanti a Filippo Beccari ed Alex Salvadori, quindi in campo femminile per Cinzia Franchini su Germana Pedrazzoli. Fra i master primo Ivan Antiga su Martin Esler e Stefano Betta ed ancora oro di Ilaria Cavallari su Claudia Pontirolli. La 43ª Ski Alp Race Dolomiti di Brenta era anche l’ultimo atto della 25ª Coppa delle Dolomiti, che ha visto l’assegnazione del pettorale rosso NEF a Robert Antonioli e Alba De Silvestro.
Per il Comitato Organizzatore dello Sporting Club Madonna di Campiglio, diretto da Roberto Papa, è stato un test importante in vista della prossima Coppa del Mondo, che l’Ismf dovrebbe assegnare alla località rendenese nel marzo 2018.












