Philip Goetsch: nuovo record del mondo vertical a Fully

Al femminile successo della Dewalle. Quinto posto per la Magliano

Gran finale del Vertical Kilometer World Circuit questa mattina a Fully, in Svizzera, dove nel 2014 Urban Zemmer era stato il primo uomo scendere sotto i 30 minuti. Oggi a fare notizia è il nuovo record mondiale di Philip Goetsch, che abbassa di ben 49 secondi il crono di Zemmer, chiudendo in 28’53’’. Goetsch, già vincitore degli Europei a Limone nello scorso dine settimana, ha avuto ragione dello svizzero Thmas Terrettaz (30’34’’) e di Davide Magnini (30’37’’). Quarto Patrick Facchini, quindi il valdostano Henri Aymonod, sesto Remi Bonnet. Al femminile successo della francese Christel Dewalle in 35’10’’ sulla svizzera Viktoria Kreuzer (37’37’’) e la francese Jessica Pardin (38’16’’). Quinto posto per Camilla Magliano che chiude la sua prima stagione della corsa tra i monti con un altro risultato di prestigio. Ottava Francesca Rossi, In norvegese Stian Angermund-Vik si è aggiudicato il nuovo circuito mondiale davanti a Patrick Facchini e allo sloveno Nejc Kuhar, mentre la spagnola Laura Orgué ha dominato il ranking femminile davanti a Viktoria Kreuzer e Stephanie Jimenez.


Girondel e Huser vincono la Diagonale des Fous

Secondo Antoine Guillon, Ruzza ventiduesimo

La Diagonale des Fous, tradizionale appuntamento cento miglia dell’Ultra Trail World Tour sull’isola di La Reunion, nell’Oceano Indiano, in programma tra il 19 e il 22 ottobre (in totale sono quattro trail), ha visto la vittoria di Benoit Girondel in 23h53’53’’ su Antoine Guillon (24h26’12’’, con questo sono sette podi e una vittoria alla Diagonale) e Guillaume Beauxis (25h09’58’’). Stefano Ruzza del Team Vibram (settimo nel 2014) è arrivato ventiduesimo, mentre il podio femminile vede la vittoria di Andrea Huser in 26h34’52’’ (già prima l’anno scorso e terza nel 2015) su Emilie Lecomte (29h02’26’’, per lei due vittorie e un secondo posto a La Reunion) e Marcelle Puy (30h58’58’’).


Kilian operato alle spalle

Stop di tre-cinque settimane e recupero completo in sei mesi

L’operazione ieri alla clinica Teknon di Barcellona ad opera dei dottori Josep Maria Buló e Jaume Villaró, con la presenza del medico personale di Kilian Jornet, Dani Brotons: un intervento alle spalle per ovviare ia problemi riscontrati spesso (l’ultima volta alla Hardrock 100, nel luglio scorso) a seguito di una caduta sugli sci di qualche anno fa. Da allora le spalle sono state il tallone d’Achille di Kilian ed è per questo che l’atleta catalano ha deciso di intervenire alla radice del problema. Lo stop previsto è di tre-cinque settimane nelle quali le spalle dovranno rimanere immobilizzate e cinque-sei mesi per un recupero completo. Come conseguenza dell’operazione e della convalescenza Jornet ha dovuto rinviare il tentativo di record del Bob Graham Round e si prevede un autunno e una stagione sciistica tranquilla: probabilmente niente Coppa del Mondo e rientro per le classiche La Grande Course. «Quando sarò tornato al cento per cento deciderò i piani per l’inverno per il momento penso solo a recuperare: non mi sono fermato più di una settimana dal 2006, il mio corpo ne ha bisogno» ha commentato Kilian.


È tempo di Bellagio Skyrace

Sabato debutta il vertical, domenica la gara

Bellagio si prepara ad accogliere i runner nel lungo weekend della Nsc Bellagio Sky Team. Sabato pomeriggio spazio alla prima edizione del vertical NscK1, 4,3 km di sviluppo e 810 metri di dislivello con partenza dalla piazza della frazione San Giovanni e arrivo ai 1059 metri del Belvedere del monte Nuvolone. Domenica mattina sul lungolago di Bellagio il via delle altre prove: Bellagio Skyrace (28,5 km e 1850 m d+, gpm monte San Primo), Bellagio Half Skyrace (14,5 km e 950 m d+) e Bellagio Mini Skyrace (non competitiva per bambini e ragazzi nei giardini di Villa Melzi).
Il tracciato delle prove di domenica lo descrive il campione di canottaggio – e di skyrunning – Franco Sancassani. «La partenza in linea verrà data alle ore 9 nella centralissima piazza Mazzini, subito si imbocca la salita Serbelloni, scalinata del borgo, poi si attraversano le caratteristiche frazioni di Aureggio, Taronico e Suira. Percorrendo la ‘rampa dei mulini del Perlo’, ascesa che i ciclisti fedeli al Ghisallo ben conoscono, ci si immette definitivamente su mulattiera e sentieri montani che conducono alla vetta del monte San Primo (1680 metri). Solo gli iscritti alla skyrace potranno gustarsi lo scenario dei due chilometri di sentiero su pascolo che delineano la cresta del San Primo. Il resto lo raccontano le splendide foto che si trovano sul sito ufficiale www.bellagioskyteam.it». L’arrivo invece è posto come di consueto sul lungolago Europa.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.  


Ultra Trail del Lago d'Orta, ci siamo

Venerdi' sera la partenza della gara di 120 km da Omegna

Ci siamo, parte la tre giorni del Vibram Ultra Trail del Lago d’Orta. Cinque le distanze previste: 120, 82, 58 e 34 km, tutte qualificanti per l’UTMB e una gara da 17. La prima partenza è fissata venerdì alle ore 23 da Omegna (presso l'UTLO Village) e vedrà gli ultra trailer più sfidare i 120 km e i 7300 metri di dislivello positivo lungo un percorso vario, che attraverserà i luoghi più caratteristici dell'area montana del Lago d’Orta. Il percorso più lungo passerà per il Monte Mottarone, per poi attraversare nuovamente Omegna e portare in salita i partecipanti verso Quarna Sopra e Quarna Sotto, Alpe Camasca, Fornero, il Monte Croce (1640 metri, il punto più alto del percorso), Arola, Boleto, San Maurizio d'Opaglio, Pella, Grassona, Nonio, Cesara, laghetti di Nonio ed infine terminare a Omegna. Lunga la lista degli iscritti e quella dei favoriti: spicca il nome di Oliviero Bosatelli, portacolori del Team Scott Running, secondo al TDG 2017.


Sabato e' il giorno di Fully

érova finale del Vertical Kilometer World Circuit

Sabato è il giorno di Fully, del vertical di Fully. Una delle sfide più dure sui mille metri di dislivello, quest’anno anche prova finale del Vertical Kilometer World Circuit. Ma chi sono i favoriti? In campo maschile c’è tutta la nazionale svizzera di ski-alp, da Martin Anthamatten a Andréas Steindl, Werner Marti, Yannick Ecoeur, Iwan Arnold o Aurélien Gay, gli azzurri rispondono con Patrick Facchini, quinto lo scorso anno (che partirà per ultimo con il pettorale 1 alle 12.13 e 40 secondi, vista anche l’assenza di Nadir Maguet impegnato con la Nazionale di ski-alp che nel 2016 mise in fila Zemmer, Moletto, Kilian Jornet e appunto Facchini), Henri Aymonod, Philip Götsch, Filippo Beccari, Simone Eydallin…, mentre la pattuglia spagnola punta su Pere Rollan.
Grande attesa anche al femminile: c’è la primatista, la francese Christel Dewalle salita in 34’44”, ma le avversarie non mancano a partire dalla spagnola Laura Orgué, le padrone di casa Victoria Kreuzer e Jennifer Fiechter, oltre alla norvegese Therese Sjursen. In casa Italia occhi puntati su Francesca Rossi, anche se non al top della condizione, Lisa Buzzoni, Stéphanie Jimenez, Camilla Magliano, Chiara Giovando e Charlotte Bonin.
Prima partenza, quella di Moreno Pesce, alle 8, ultimi start dalle 12,15, dalle 15,30 la premiazione.


Raduno degli azzurri allo Stelvio

Dal 21 al 24 ottobre

Primo raduno della Nazionale di ski-alp: gli azzurri saranno allo Stelvio dal 21 al 24 ottobre, facendo campo base all’hotel Folgore. Squadra al completo, comprese le categorie giovanili. Con i tecnici azzurri Stefano Bendetti e Davide Canclini ci saranno Robert Antonioli, Michele Boscacci, William Boffelli, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet, Federico Nicolin, Elena Nicolini e Katia Tomatis, gli Under 23 Valentino Bacca, Nicolò Canclini, Davide Magnini, Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro, Mara Martini e  Ilaria  Veronese, gli Junior Stefano Confortola, Fabien e Sebastien Guichardaz, Andrea Prandi e Giulia Murada.


Grande attesa per il Trofeo Vanoni

Domenica si festeggia la sessantesima edizione

L’atmosfera del Trofeo Vanoni si sente a Morbegno: sono comparse nel centro cittadino le bandiere tricolori, nelle vetrine sono esposti i premi e i volontari hanno completamente segnato il percorso. Atleti e appassionati ‘calpestano’ la via Priula e il tracciato di gara per gli ultimi test, dopo che diversi top runners sono già venuti in ricognizione (i gemelli Dematteis, Alice Gaggi e Sara Bottarelli, Luca Magri, Antonio Toninelli, Francesco Della Torre). La macchina organizzativa del G.S. CSI Morbegno sta lavorando a pieno ritmo per organizzare un grande Trofeo Vanoni, visto che si festeggiano le sessanta edizioni.

FAVORITI - A livello femminile occhi puntati ovviamente sulla beniamina di casa Alice Gaggi che l’italiano al Vanoni lo vinse cinque anni fa con Valentina Belotti. Quest’anno, con la canottiera della Recastello Radici Group, sarà in gara con Samantha Galassi (azzurra ai Mondiali di Premana). Tra le avversarie più agguerrite sicuramente Sara Bottarelli e Barbara Bani (azzurra nelle lunghe distanze) della Free Zone e Giulia ed Elisa Compagnoni dell’Atletica Alta Valtellina. La pattuglia straniera trova nelle ceche Pavla Schorna e Kamila Gregorova le più accreditate per un risultato di alto livello, loro che lo scorso anno al Vanoni furono rispettivamente prima e terza e insieme seconde nel 2012, la Gran Bretagna schiera Helen Glover e Katie White (terza quest’anno alla Snowdon Race), la Slovenia Jasmina Jelovsek e Tina Koziek, mentre il Galles si affida a Natash Cockram e Bronwen Jenkinson e la Scozia a Charlotte Morgan (settima ai Mondiali lunghe distanze) e Georgia Tindley. L’Eryri Team, gruppo sportivo gallese di Llanberis gemellato con il CSI Morbegno dal 1993, sarà in gara con ben 3 staffette.
A livello maschile per il titolo italiano assoluto gli occhi sono puntati sull’Atletica Valli Bergamasche che al Vanoni, nel 2012, non solo conquistarono il tricolore, ma furono anche l’ultima squadra italiana a vincere perché da quattro anni a questa parte il dominio è tutto straniero. I bergamaschi, che sono tra l’altro i campioni italiani uscenti, si affidano a Xavier Chevrier (campione europeo di corsa in montagna), Cesare Maestri (campione italiano lunghe distanze) e Luca Cagnati (6° mondiali lunghe distanze), sempre da Bergamo arriva l’Atletica Valle Brembana capeggiata dal recordman del percorso Alex Baldaccini (miglior tempo dal 2012 al 2015) che vanta due compagni di squadra di livello assoluto come Francesco Puppi (campione del mondo lunghe distanze e bronzo ai campionati europei) e Nadir Cavagna (4° mondiali 2014, 7° Snowdon Race 2017). Chi infiammerà il calore del pubblico saranno soprattutto i gemelli più famosi della corsa in montagna, ovvero Martin e Bernard Dematteis in gara per la Corrintime con il campione e azzurro di maratona Giovanni Gualdi. Attenzione poi a La Recastello Radici Group (seconda lo scorso anno), a S.A. Valchiese con i forti Vender e Filosi e al G.S. Quantin, mentre altissime sono le aspettative per la prima squadra del G.S. CSI Morbegno che lo scorso anno chiuse al 7° posto. Tra le straniere, la Francia, forte di tre vittorie consecutive, punta dritta ad uno storico poker schierando una squadra molto competitiva composta da Emmanuel Meyssat (4° agli Europei 2017), Didier Zago (5° agli Europei 2017) e Arnaud Bonin. La Repubblica Ceca si affida al giovane Jan Janu, miglior tempo lo scorso anno al Vanoni, che sarà affiancato da Jachym Kovar e Milan Janata (10° ai Mondiali lunghe distanze quest’anno). La Gran Bretagna, quarta lo scorso anno, schiera Tom Adams, Chris Holdworth e James Espie, mentre la Slovenia si presenta con due squadre, con la prima formata da Miran Cvet, Gasper Bregar e Timotej Becan. Con due squadre sarà al via anche la Scozia capitanata da Robbie Simpson (il più giovane vincitore della Snowdon Race, 2° Europei 2014, 3° Mondiali 2015, 4° Europei 2015) insieme a Andrew Douglas (quest’anno 7° agli Europei e 8° ai Mondiali) e Tom Martyn. La Polonia invece punta tutto sui giovani con Sylwester Lepiarz, Adam Jamiski e Marcin Kubica. Da Llanberis arrivano anche 3 squadre maschili capitanate dall’organizzatore della Snowdon Race Stephen Edwards. Senza dimenticare Svizzera e Repubblica di San Marino.

ISCRIZIONI - Le iscrizioni chiudono venerdì a mezzogiorno, ma tante sono già arrivate, in particolare quelle degli stranieri che non sono mai stati numerosi come quest’anno: 16 staffette maschili e 9 femminili che battaglieranno con le migliori squadre italiane in gara per contendersi i dieci titoli italiani in palio.

PERCORSO - percorso del Vanoni non è solo un tracciato di gara veloce e tecnico che premia gli atleti che sanno andare forse non solo in salita, ma anche in discesa. Da quest’anno il Vanoni sarà per tutti, grazie ai nuovi cartelli rossi, realizzati a mano in legno, che segneranno stabilmente il percorso maschile e femminile per permettere a tutti di ripercorrerlo in qualsiasi momento dell’anno.
Tradotto in numeri sono 7250 metri con un dislivello di 435 metri per gli uomini, 5000 metri con un dislivello di 248 metri per le donne. I passaggi caratteristici, dopo lo start in via Vanoni, sono la  contrada Cima Case e la via Priula, il Tempietto, il dossò Barnabà al termine del quale è posto il bivio tra percorso uomini e percorso donne. Queste ultime dopo un traverso raggiungono i Bellini e scendono verso Morbegno, gli uomini invece devono prima salire fino alla frazione di Arzo dove è posto il Gran Premio della Montagna.

PROGRAMMA - Sabato alle 17 il ritrovo in piazza Sant’Antonio di tutte le nazioni  e atleti presenti al 60° Vanoni, domenica alle 8.30 il via del MiniVanoni, alle 10.30 scatta la prova rosa, alle 14 quella maschile. E dopo tanta fatica, la grande festa finale delle premiazioni che quest’anno sarà ancora più ricca vista l’assegnazione dei titoli italiani di corsa in montagna a staffetta e dei campionati di società che si svolgerà nella Sala Ipogea del Complesso di San Giuseppe.


Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Cup?

Primi Enrico Bonati e Katia Fori: per loro viaggio alle Canarie

Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup 2017? Ad aggiudicarsi il circuito sono Enrico Bonati e Katia Fori: per entrambi l’iscrizione alla Haria Extreme Lanzarote, compreso il viaggio aereo e cinque notti in hotel alle Canarie. Nella classifica maschile Bonati chiude con 1091 punti davanti a Giulio Piana (1067) e Matteo Fontanesi (854), in quella rosa piazza d’onore per Carlotta Vecchi con terza Silvia Motta. Ai secondi il pettorale alla Maddalene Sky Marathon con tanto di week end in Val di Non, ai terzi l’iscrizione alla La Veia Sky Race con una notte in hotel in Val Bognanco. Nicola Alfieri e ancora Katia Fori sono i primi (a pari punti a quota 438) della Fidelity Cup che premia appunto i più fedeli al Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup: per loro l’iscrizione al Trail del Monte Casto, sempre con due notti in albergo.


Il Vertical Mont Mary chiude la stagione aostana

A Saint-Christophe la premiazione del Tour Trail e del Défi Vertical

Il Tour Trail della Valle d’Aosta e il Défi Vertical hanno festeggiato domenica la fine della stagione. I due circuiti di trail e vertical hanno animato i sentieri valdostani da marzo a ottobre. Un lungo calendario composto da undici prove (6 TTVDA e 5 Défi) che hanno portato in griglia di partenza tantissimi appassionati di questa disciplina sportiva; al via non solo valdostani, ma atleti da tutta Italia e anche dall’estero.
Domenica a Saint-Christophe, in occasione del Mont Mary (vinto da Nadir Maguet  su Henri Aymonod e Emmanuel Vaudan e da Katarzyna Kuzminska su Katia Tomatis e Barbara Cravello), si sono svolte le premiazioni ufficiali del circuito e la consegna dei premi finisher ai concorrenti che hanno avuto la forza di completare tutte le prove dei rispettivi circuiti.
Il Tour Trail della Valle d’Aosta è stato vinto da Denise Avalle e Mathieu Brunod. Al femminile Avalle ha preceduto Natalia Mastrota e Valerie Desandré, con quarto e quinto posto per Marina Plavan e Nilda Blanc. Il figlio di Bruno Brunod ha invece prevalso su Marco Béthaz e Mattia Colella. Quarto Erik Nicola Vizzi e quinto Paolo Vitali.
I finisher del Tour Trail: Denise Avalle, Valerie Desandré, Nilda Blanc, Luana Cianci, Elena Grigoletto, Cristina Bianco, Mariacristina Balla e Angela Dragonetti. Al maschile sono stati premiati Mathieu Brunod, Erik Nicola Vizzi, Paolo Vitali, Fausto Lerda, Silvio Ogliaro, Gianni Paillex, Matteo Frezzato, Massimo Negra Barberis, Enrico Albanese, Ezio Scala, Michele Nania, Alberto Mainetti, Alessio Gaiche, Adriano Orella, Guido Casavecchia, Mauro Gandini, Michele Piana, Massimo Leone, Jacques Buillet, Attilio Luboz, Michele Elio Sucquet, Andrea Medici, Aurelio Burgos, Alex Doveil e Fabio Rigotti.
Il Défi Vertical è invece stato vinto da Chantal Vallet e Matteo Giglio. Vallet ha prevalso su Chiara Giovando e Barbara Cravello, con Silvia Szego e Christiane Nex a completare la cinquina iniziale. Giglio ha preceduto Nadir Maguet, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz ed Ezio Sardanapoli. I finisher del Défi: Chantal Vallet, Silvia Szego, Manuela Tussidor, Matteo Giglio, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz, Ezio Sardanapoli, Jacopo Gaglianone, Federico Barrel, Paolo Alberti, Andrea Gildo Petitjacques, Michele Nania, Fabio Siri e Yan Milliery. Al termine delle premiazioni sono anche stati consegnati tre assegni, del valore di 750 euro ciascuno, a tre associazioni benefiche: Fondazione Olignan, Piccoli Passi Onlus e Mandala Trail progetto ‘Andiamo in centro’.

 


Tutto pronto a Limone sul Garda

Prova finale dell Migu Run Skyrunner World Series

Tutto pronto a Limone sul Garda per una due giorni mondiale griffata Dynafit. Numeri alla mano sono 1021 gli atleti arrivati sin qui da oltre 30 differenti nazioni. Nel tardo pomeriggio di venerdì, frontali bene accese per la prova unica di campionato europeo. Al Vertical Kilometer Grèste de la Mughéra tanti campioni al via e spettacolo assicurato con 235 runner accreditati; prima partenza alle 18, gare élite un’ora più tardi. 1100 meti di dislivello positivo in nemmeno tre km di percorso a picco sul lago. Nel post race tutti nuovamente al quartiere generale di lungolago Marconi per pasta party e premiazioni. Da qui, sabato mattina alle ore 9, prenderà il via la 10k: oltre 160 gli iscritti e iscrizioni ancora aperte, basta rivolgersi al race office in area parterre.
Alle 11 l’appuntamento più atteso, la skytace che per  il quinto anno consecutivo è prova finale delle Migu Run Skyrunner World Series. Per i 626 iscritti, 29 tecnicissimi km (e 2540 metri di dislivello), con partenza e arrivo a lungolago Marconi dove, alle 21 sono previste premiazioni e gran festa finale.


Goetsch e Dewalle campioni europei, Magliano di bronzo

Nel vertical a Limone ottima prestazione dell'atleta della Podistica Torino

I più forti sono sempre loro, Philip Götsch e Christelle Dewalle. La francese e l’altoatesino si sono aggiudicati questa sera il titolo europeo dell’International Skyrunning Federation nel Vertical Grèste de la Mughéra di Limone del Garda. Un ricco antipasto della Limone Extreme Skyrace di domani, che vedrà in gara i migliori skyrunner nella finale delle Migu Run Skyrunner World Series.

LA GARA -
Partenza alle 18 per il gruppone e alle 19 per gli élite per meglio distribuire i concorrenti su un percorso tecnico e sdrucciolevole che in 3,2 km supera 1.080 metri di dislivello. Serata tiepida con la temperatura che al via sfiora i venti gradi (domani la colonnina di mercurio salirà fino a 25 gradi). Il vincitore del 2016 Philip Götsch (Crazy Idea) ha gestito il forte trentino Patrik Facchini (La Sportiva) per poi inserire le ridotte e siglare il nuovo record della gara. Per l’atleta del team Crazy Idea successo di giornata e titolo europeo con finish time 36’23”. Secondo Patrik Facchini 38’13’72” e Stian Angermund (Salomon) in 38’40”.  Nei cinque anche lo sloveno Nejc Kuhar (La Sportiva) e l’altro svedese Petter Engdahl (Sportsgym Salomon), giovane fondista praticamente all’esordio nella specialità. Da segnalare anche il decimo posto dell’azzurrino Alex Oberbacher, l’undicesimo di Nicola Pedergnana, il sedicesimo dello skialper francese William Bon Mardion,

DONNE - Riconferma anche al femminile con la francese Christel Dewalle, nuova campionessa europea 2017 in 45’52”. Seconda la tedesca Michelle Maier (Salomon) 46’13”, terza l’italiana Camilla Magliano che ha terminato la propria prova in 47’45” a conclusione di una stagione di debutto nella corsa tra i monti notevole. L’atleta della Podistica Torino, classe 1985, con importanti trascorsi nel Triathlon, vince il bronzo europeo del vertical dopo la vittoria con record alla Ivrea-Mombarone, alla Red Bull K3 e al Memorial Partigiani Stellina e il secondo posto alla Chiavenna-Lagunc. Quarta Stephanie Jimenez, quinta Laura Orguè. Da segnalare il settimo posto di Lisa Buzzoni (anche per lei stagione da incorniciare) e il decimo di Alba De Silvestro).   


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