Sabato e' il giorno di Fully

érova finale del Vertical Kilometer World Circuit

Sabato è il giorno di Fully, del vertical di Fully. Una delle sfide più dure sui mille metri di dislivello, quest’anno anche prova finale del Vertical Kilometer World Circuit. Ma chi sono i favoriti? In campo maschile c’è tutta la nazionale svizzera di ski-alp, da Martin Anthamatten a Andréas Steindl, Werner Marti, Yannick Ecoeur, Iwan Arnold o Aurélien Gay, gli azzurri rispondono con Patrick Facchini, quinto lo scorso anno (che partirà per ultimo con il pettorale 1 alle 12.13 e 40 secondi, vista anche l’assenza di Nadir Maguet impegnato con la Nazionale di ski-alp che nel 2016 mise in fila Zemmer, Moletto, Kilian Jornet e appunto Facchini), Henri Aymonod, Philip Götsch, Filippo Beccari, Simone Eydallin…, mentre la pattuglia spagnola punta su Pere Rollan.
Grande attesa anche al femminile: c’è la primatista, la francese Christel Dewalle salita in 34’44”, ma le avversarie non mancano a partire dalla spagnola Laura Orgué, le padrone di casa Victoria Kreuzer e Jennifer Fiechter, oltre alla norvegese Therese Sjursen. In casa Italia occhi puntati su Francesca Rossi, anche se non al top della condizione, Lisa Buzzoni, Stéphanie Jimenez, Camilla Magliano, Chiara Giovando e Charlotte Bonin.
Prima partenza, quella di Moreno Pesce, alle 8, ultimi start dalle 12,15, dalle 15,30 la premiazione.


Raduno degli azzurri allo Stelvio

Dal 21 al 24 ottobre

Primo raduno della Nazionale di ski-alp: gli azzurri saranno allo Stelvio dal 21 al 24 ottobre, facendo campo base all’hotel Folgore. Squadra al completo, comprese le categorie giovanili. Con i tecnici azzurri Stefano Bendetti e Davide Canclini ci saranno Robert Antonioli, Michele Boscacci, William Boffelli, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet, Federico Nicolin, Elena Nicolini e Katia Tomatis, gli Under 23 Valentino Bacca, Nicolò Canclini, Davide Magnini, Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro, Mara Martini e  Ilaria  Veronese, gli Junior Stefano Confortola, Fabien e Sebastien Guichardaz, Andrea Prandi e Giulia Murada.


Grande attesa per il Trofeo Vanoni

Domenica si festeggia la sessantesima edizione

L’atmosfera del Trofeo Vanoni si sente a Morbegno: sono comparse nel centro cittadino le bandiere tricolori, nelle vetrine sono esposti i premi e i volontari hanno completamente segnato il percorso. Atleti e appassionati ‘calpestano’ la via Priula e il tracciato di gara per gli ultimi test, dopo che diversi top runners sono già venuti in ricognizione (i gemelli Dematteis, Alice Gaggi e Sara Bottarelli, Luca Magri, Antonio Toninelli, Francesco Della Torre). La macchina organizzativa del G.S. CSI Morbegno sta lavorando a pieno ritmo per organizzare un grande Trofeo Vanoni, visto che si festeggiano le sessanta edizioni.

FAVORITI - A livello femminile occhi puntati ovviamente sulla beniamina di casa Alice Gaggi che l’italiano al Vanoni lo vinse cinque anni fa con Valentina Belotti. Quest’anno, con la canottiera della Recastello Radici Group, sarà in gara con Samantha Galassi (azzurra ai Mondiali di Premana). Tra le avversarie più agguerrite sicuramente Sara Bottarelli e Barbara Bani (azzurra nelle lunghe distanze) della Free Zone e Giulia ed Elisa Compagnoni dell’Atletica Alta Valtellina. La pattuglia straniera trova nelle ceche Pavla Schorna e Kamila Gregorova le più accreditate per un risultato di alto livello, loro che lo scorso anno al Vanoni furono rispettivamente prima e terza e insieme seconde nel 2012, la Gran Bretagna schiera Helen Glover e Katie White (terza quest’anno alla Snowdon Race), la Slovenia Jasmina Jelovsek e Tina Koziek, mentre il Galles si affida a Natash Cockram e Bronwen Jenkinson e la Scozia a Charlotte Morgan (settima ai Mondiali lunghe distanze) e Georgia Tindley. L’Eryri Team, gruppo sportivo gallese di Llanberis gemellato con il CSI Morbegno dal 1993, sarà in gara con ben 3 staffette.
A livello maschile per il titolo italiano assoluto gli occhi sono puntati sull’Atletica Valli Bergamasche che al Vanoni, nel 2012, non solo conquistarono il tricolore, ma furono anche l’ultima squadra italiana a vincere perché da quattro anni a questa parte il dominio è tutto straniero. I bergamaschi, che sono tra l’altro i campioni italiani uscenti, si affidano a Xavier Chevrier (campione europeo di corsa in montagna), Cesare Maestri (campione italiano lunghe distanze) e Luca Cagnati (6° mondiali lunghe distanze), sempre da Bergamo arriva l’Atletica Valle Brembana capeggiata dal recordman del percorso Alex Baldaccini (miglior tempo dal 2012 al 2015) che vanta due compagni di squadra di livello assoluto come Francesco Puppi (campione del mondo lunghe distanze e bronzo ai campionati europei) e Nadir Cavagna (4° mondiali 2014, 7° Snowdon Race 2017). Chi infiammerà il calore del pubblico saranno soprattutto i gemelli più famosi della corsa in montagna, ovvero Martin e Bernard Dematteis in gara per la Corrintime con il campione e azzurro di maratona Giovanni Gualdi. Attenzione poi a La Recastello Radici Group (seconda lo scorso anno), a S.A. Valchiese con i forti Vender e Filosi e al G.S. Quantin, mentre altissime sono le aspettative per la prima squadra del G.S. CSI Morbegno che lo scorso anno chiuse al 7° posto. Tra le straniere, la Francia, forte di tre vittorie consecutive, punta dritta ad uno storico poker schierando una squadra molto competitiva composta da Emmanuel Meyssat (4° agli Europei 2017), Didier Zago (5° agli Europei 2017) e Arnaud Bonin. La Repubblica Ceca si affida al giovane Jan Janu, miglior tempo lo scorso anno al Vanoni, che sarà affiancato da Jachym Kovar e Milan Janata (10° ai Mondiali lunghe distanze quest’anno). La Gran Bretagna, quarta lo scorso anno, schiera Tom Adams, Chris Holdworth e James Espie, mentre la Slovenia si presenta con due squadre, con la prima formata da Miran Cvet, Gasper Bregar e Timotej Becan. Con due squadre sarà al via anche la Scozia capitanata da Robbie Simpson (il più giovane vincitore della Snowdon Race, 2° Europei 2014, 3° Mondiali 2015, 4° Europei 2015) insieme a Andrew Douglas (quest’anno 7° agli Europei e 8° ai Mondiali) e Tom Martyn. La Polonia invece punta tutto sui giovani con Sylwester Lepiarz, Adam Jamiski e Marcin Kubica. Da Llanberis arrivano anche 3 squadre maschili capitanate dall’organizzatore della Snowdon Race Stephen Edwards. Senza dimenticare Svizzera e Repubblica di San Marino.

ISCRIZIONI - Le iscrizioni chiudono venerdì a mezzogiorno, ma tante sono già arrivate, in particolare quelle degli stranieri che non sono mai stati numerosi come quest’anno: 16 staffette maschili e 9 femminili che battaglieranno con le migliori squadre italiane in gara per contendersi i dieci titoli italiani in palio.

PERCORSO - percorso del Vanoni non è solo un tracciato di gara veloce e tecnico che premia gli atleti che sanno andare forse non solo in salita, ma anche in discesa. Da quest’anno il Vanoni sarà per tutti, grazie ai nuovi cartelli rossi, realizzati a mano in legno, che segneranno stabilmente il percorso maschile e femminile per permettere a tutti di ripercorrerlo in qualsiasi momento dell’anno.
Tradotto in numeri sono 7250 metri con un dislivello di 435 metri per gli uomini, 5000 metri con un dislivello di 248 metri per le donne. I passaggi caratteristici, dopo lo start in via Vanoni, sono la  contrada Cima Case e la via Priula, il Tempietto, il dossò Barnabà al termine del quale è posto il bivio tra percorso uomini e percorso donne. Queste ultime dopo un traverso raggiungono i Bellini e scendono verso Morbegno, gli uomini invece devono prima salire fino alla frazione di Arzo dove è posto il Gran Premio della Montagna.

PROGRAMMA - Sabato alle 17 il ritrovo in piazza Sant’Antonio di tutte le nazioni  e atleti presenti al 60° Vanoni, domenica alle 8.30 il via del MiniVanoni, alle 10.30 scatta la prova rosa, alle 14 quella maschile. E dopo tanta fatica, la grande festa finale delle premiazioni che quest’anno sarà ancora più ricca vista l’assegnazione dei titoli italiani di corsa in montagna a staffetta e dei campionati di società che si svolgerà nella Sala Ipogea del Complesso di San Giuseppe.


Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Cup?

Primi Enrico Bonati e Katia Fori: per loro viaggio alle Canarie

Chi sono i vincitori del Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup 2017? Ad aggiudicarsi il circuito sono Enrico Bonati e Katia Fori: per entrambi l’iscrizione alla Haria Extreme Lanzarote, compreso il viaggio aereo e cinque notti in hotel alle Canarie. Nella classifica maschile Bonati chiude con 1091 punti davanti a Giulio Piana (1067) e Matteo Fontanesi (854), in quella rosa piazza d’onore per Carlotta Vecchi con terza Silvia Motta. Ai secondi il pettorale alla Maddalene Sky Marathon con tanto di week end in Val di Non, ai terzi l’iscrizione alla La Veia Sky Race con una notte in hotel in Val Bognanco. Nicola Alfieri e ancora Katia Fori sono i primi (a pari punti a quota 438) della Fidelity Cup che premia appunto i più fedeli al Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup: per loro l’iscrizione al Trail del Monte Casto, sempre con due notti in albergo.


Il Vertical Mont Mary chiude la stagione aostana

A Saint-Christophe la premiazione del Tour Trail e del Défi Vertical

Il Tour Trail della Valle d’Aosta e il Défi Vertical hanno festeggiato domenica la fine della stagione. I due circuiti di trail e vertical hanno animato i sentieri valdostani da marzo a ottobre. Un lungo calendario composto da undici prove (6 TTVDA e 5 Défi) che hanno portato in griglia di partenza tantissimi appassionati di questa disciplina sportiva; al via non solo valdostani, ma atleti da tutta Italia e anche dall’estero.
Domenica a Saint-Christophe, in occasione del Mont Mary (vinto da Nadir Maguet  su Henri Aymonod e Emmanuel Vaudan e da Katarzyna Kuzminska su Katia Tomatis e Barbara Cravello), si sono svolte le premiazioni ufficiali del circuito e la consegna dei premi finisher ai concorrenti che hanno avuto la forza di completare tutte le prove dei rispettivi circuiti.
Il Tour Trail della Valle d’Aosta è stato vinto da Denise Avalle e Mathieu Brunod. Al femminile Avalle ha preceduto Natalia Mastrota e Valerie Desandré, con quarto e quinto posto per Marina Plavan e Nilda Blanc. Il figlio di Bruno Brunod ha invece prevalso su Marco Béthaz e Mattia Colella. Quarto Erik Nicola Vizzi e quinto Paolo Vitali.
I finisher del Tour Trail: Denise Avalle, Valerie Desandré, Nilda Blanc, Luana Cianci, Elena Grigoletto, Cristina Bianco, Mariacristina Balla e Angela Dragonetti. Al maschile sono stati premiati Mathieu Brunod, Erik Nicola Vizzi, Paolo Vitali, Fausto Lerda, Silvio Ogliaro, Gianni Paillex, Matteo Frezzato, Massimo Negra Barberis, Enrico Albanese, Ezio Scala, Michele Nania, Alberto Mainetti, Alessio Gaiche, Adriano Orella, Guido Casavecchia, Mauro Gandini, Michele Piana, Massimo Leone, Jacques Buillet, Attilio Luboz, Michele Elio Sucquet, Andrea Medici, Aurelio Burgos, Alex Doveil e Fabio Rigotti.
Il Défi Vertical è invece stato vinto da Chantal Vallet e Matteo Giglio. Vallet ha prevalso su Chiara Giovando e Barbara Cravello, con Silvia Szego e Christiane Nex a completare la cinquina iniziale. Giglio ha preceduto Nadir Maguet, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz ed Ezio Sardanapoli. I finisher del Défi: Chantal Vallet, Silvia Szego, Manuela Tussidor, Matteo Giglio, Fabrizio Cuaz, Alex Déjanaz, Ezio Sardanapoli, Jacopo Gaglianone, Federico Barrel, Paolo Alberti, Andrea Gildo Petitjacques, Michele Nania, Fabio Siri e Yan Milliery. Al termine delle premiazioni sono anche stati consegnati tre assegni, del valore di 750 euro ciascuno, a tre associazioni benefiche: Fondazione Olignan, Piccoli Passi Onlus e Mandala Trail progetto ‘Andiamo in centro’.

 


Tutto pronto a Limone sul Garda

Prova finale dell Migu Run Skyrunner World Series

Tutto pronto a Limone sul Garda per una due giorni mondiale griffata Dynafit. Numeri alla mano sono 1021 gli atleti arrivati sin qui da oltre 30 differenti nazioni. Nel tardo pomeriggio di venerdì, frontali bene accese per la prova unica di campionato europeo. Al Vertical Kilometer Grèste de la Mughéra tanti campioni al via e spettacolo assicurato con 235 runner accreditati; prima partenza alle 18, gare élite un’ora più tardi. 1100 meti di dislivello positivo in nemmeno tre km di percorso a picco sul lago. Nel post race tutti nuovamente al quartiere generale di lungolago Marconi per pasta party e premiazioni. Da qui, sabato mattina alle ore 9, prenderà il via la 10k: oltre 160 gli iscritti e iscrizioni ancora aperte, basta rivolgersi al race office in area parterre.
Alle 11 l’appuntamento più atteso, la skytace che per  il quinto anno consecutivo è prova finale delle Migu Run Skyrunner World Series. Per i 626 iscritti, 29 tecnicissimi km (e 2540 metri di dislivello), con partenza e arrivo a lungolago Marconi dove, alle 21 sono previste premiazioni e gran festa finale.


Goetsch e Dewalle campioni europei, Magliano di bronzo

Nel vertical a Limone ottima prestazione dell'atleta della Podistica Torino

I più forti sono sempre loro, Philip Götsch e Christelle Dewalle. La francese e l’altoatesino si sono aggiudicati questa sera il titolo europeo dell’International Skyrunning Federation nel Vertical Grèste de la Mughéra di Limone del Garda. Un ricco antipasto della Limone Extreme Skyrace di domani, che vedrà in gara i migliori skyrunner nella finale delle Migu Run Skyrunner World Series.

LA GARA -
Partenza alle 18 per il gruppone e alle 19 per gli élite per meglio distribuire i concorrenti su un percorso tecnico e sdrucciolevole che in 3,2 km supera 1.080 metri di dislivello. Serata tiepida con la temperatura che al via sfiora i venti gradi (domani la colonnina di mercurio salirà fino a 25 gradi). Il vincitore del 2016 Philip Götsch (Crazy Idea) ha gestito il forte trentino Patrik Facchini (La Sportiva) per poi inserire le ridotte e siglare il nuovo record della gara. Per l’atleta del team Crazy Idea successo di giornata e titolo europeo con finish time 36’23”. Secondo Patrik Facchini 38’13’72” e Stian Angermund (Salomon) in 38’40”.  Nei cinque anche lo sloveno Nejc Kuhar (La Sportiva) e l’altro svedese Petter Engdahl (Sportsgym Salomon), giovane fondista praticamente all’esordio nella specialità. Da segnalare anche il decimo posto dell’azzurrino Alex Oberbacher, l’undicesimo di Nicola Pedergnana, il sedicesimo dello skialper francese William Bon Mardion,

DONNE - Riconferma anche al femminile con la francese Christel Dewalle, nuova campionessa europea 2017 in 45’52”. Seconda la tedesca Michelle Maier (Salomon) 46’13”, terza l’italiana Camilla Magliano che ha terminato la propria prova in 47’45” a conclusione di una stagione di debutto nella corsa tra i monti notevole. L’atleta della Podistica Torino, classe 1985, con importanti trascorsi nel Triathlon, vince il bronzo europeo del vertical dopo la vittoria con record alla Ivrea-Mombarone, alla Red Bull K3 e al Memorial Partigiani Stellina e il secondo posto alla Chiavenna-Lagunc. Quarta Stephanie Jimenez, quinta Laura Orguè. Da segnalare il settimo posto di Lisa Buzzoni (anche per lei stagione da incorniciare) e il decimo di Alba De Silvestro).   


Trofeo Vanoni, sono sessanta edizioni

Presentazione a Morbegno

Presentazione del Trofeo Vanoni, gara internazionale di corsa in montagna a staffetta e quest’anno anche prova unica di campionato italiano. Una festa di compleanno: sono ben sessanta le edizioni. Tanti invitati, da chi il Vanoni l’ha fatto nascere, crescere, a chi continua a portalo avanti. Giovani e meno giovani, protagonisti della gara che ha fatto la storia della corsa in montagna. Nella sala Consiglio del Comune di Morbegno le emozioni non sono mancate, a cominciare dalla ‘chiamata’ dei 13 atleti del G.S. CSI Morbegno che hanno corso la prima edizione nell’ormai lontano 1958. Alcuni ci hanno già lasciato, altri non escono più di casa a causa dell’età, ma in quattro erano presenti (Attilio Speziale, Renzo Meraviglia, Edoardo Rapella e Giuseppe Cornaggia) e tra gli applausi generali sono stati premiati mentre alle loro spalle scorrevano immagini in bianco e nero delle prime edizioni della gara. Un momento suggestivo, perché il Trofeo Vanoni è nato dalla voglia di fare di alcuni giovani dell’Oratorio di Morbegno che, guidati da don Davide Colico, hanno gettato un seme, cresciuto rigoglioso negli anni. Anche quest’anno saranno in tantissimi al via, sono attese 150 squadre di cui una quindicina straniere, più una cinquantina di staffette femminili e 400 ragazzi. Quasi mille atleti che il 22 ottobre faranno diventare Morbegno la capitale della corsa in montagna.
Tra i premiati durante la conferenza stampa anche coloro che il Vanoni l’hanno corso più di tutti: Giuliano Corti e Aurelio Mazzoni, entrambi con 40 partecipazioni, Mara Ciaponi 26 volte al via del Vanoni femminile ed infine Attilio Speziale che in veste di atleta/organizzatore/giudice è stato parte attiva di tutte le 60 edizioni. Dal passato al presente. Marco Leoni e Matteo Franzi hanno presentato il Vanoni di quest’anno, con il video promo registrato per l’occasione, la lunga lista di top runners al via e la bella iniziativa pensata per festeggiare i sessant’anni: segnare stabilmente con dei cartelli in legno il percorso maschile e quello femminile, che non sono solo due tracciati di gara selettivi e tecnici, ma sono anche due belle passeggiate sul versante orobico alla portata di tutti e fruibili tutto l’anno.


Ski-alp, quali sono le migliori squadre?

Pubblicate le graduatorie FISI: primo il CS Esercito

Pubblicate dalla FISI le graduatorie di merito della società: nello sci alpinismo vittoria scontata del Cs Esercito con 1.065.022 punti; sul podio il Brenta Team con 812.970 e l’Alta Valtellina con 598.666. Alta Valtellina leader a livello giovanile a quota 389.142, davanti a Polisportiva Albosaggia (331.902) e Brenta Team (227.132). Nella classifica generale quarto il Dolomiti Ski-Alp con 560.600 (grazie ai 425.000 punti ottenuti a livello organizzativo, avendo ospitato il Mondiali), quinta la Polisportiva Albosaggia a 412.126, quindi Sondalo a 235.596 (e ben 150.678 a livello giovanile), Adamello Ski Team a 228.755, Corrado Gex a 226.822, Valtartano a 212.530, Gromo a 172.537, Sci C.A.I. Schio a 144.352, Ski Alp Valdobbiadene a 143.948 (quinta a livello giovanile a 105.602), 13 Clusone a 141.074, Tre Rifugi Mondovì a 131.320 e Skialprace Valle Aurina a 124.820 nei primi quindici.


Giulia Murada entra nel Centro Sportivo Esercito

Lunedi

Gli interessati lo sapevano, perché erano già stati chiamati a Roma per le visite mediche, ma solo adesso è arrivata l’ufficializzazione dei dodici nuovi arruolati del Centro sportivo Esercito, vincitori del tredicesimo bando di concorso straordinario per atleti militari. C’era un posto assegnato allo sci alpinismo, per il settore femminile. La nuova ‘alpina’ è Giulia Murada, grande protagonista nella scorsa stagione nella categoria Juniores «Inizia una nuova avventura, questo è certo: oggi ero in Università dalla settimana prossima sarò in caserma. Sono stracontenta, credo la vita cambierà in meglio, visto che potrò fare lo ski-alp al massimo livello», racconta emozionata. E la nuova avventura per la giovane valtellinese della Polisportiva Albosaggia parte davvero subito: primo appuntamento saranno in ritorno alla caserma Perenni di Courmayeur già lunedì 16 ottobre. 


La festa dell'Arrancabirra

1139 alla prova goliardica di VDA Trailers

A Courmayeur sono atterrati sani e salvi, anzi, in un clima di grande allegria, i 1139 ‘guerrieri spaziali’ (il tema del 2017 è stato Guerre Stellari) che hanno affrontato ieri i 18 km e i 1400 metri di dislivello della dodicesima edizione dell’Arrancabirra, gara, seppur goliardica che, a meno di un mese dal Tor des Géants, ha chiuso il programma di manifestazioni 2017 di VDA Trailers.
Il podio è stato tutto di marca francese, a partire dalla categoria maschile, vinta da Emilien Bochet, seguito dal connazionale Michael Bouillet. Terzo Franco Collé, festeggiato dai locali come se avesse rivinto il Tor. Nella categoria femminile il primo gradino del podio è andato alla transalpina Marine Gachet, seguita da Claudia Riviera e da Simona Gambaro. Un gradino alto del podio anche per una ormai collaudata coppia di corsa in montagna, il valdostano Davis Ottobon in compagnia del fedelissimo Zeus. Il binomio ha vinto la CCC ovvero la categoria concorrente con cane (sempre al guinzaglio). Non si sa chi dei due abbia tirato di più. A parte la classifica, ‘il popolo dell’Arranca’, in rappresentanza di 13 paesi e di solito frequentatore dei sentieri della Valle d’Aosta per gare ben più lunghe, tecniche e ‘serie’, si è goduto la festa, la compagnia, la bella giornata di sole e i paesaggi forse noti ma sempre sorprendenti, ridipinti per l’occasione dai colori dell’autunno. Per sostenersi, questa volta, niente consigli del nutrizionista; non barrette ma birrette; per l’occasione la Napea, la ‘bionda’ del birrificio artigianale di Gignod Les Bières du Grand St. Bernard, generosamente distribuita in una speciale lattina leggera e totalmente riciclabile. Un invito, anche questo, a lasciare la montagna intatta, senza le tracce del proprio passaggio.


SeiComuni Presolana a Matteo Bossetti e Fabiana Rapezzi

Terza edizione della gara

All’ombra della Presolana si è disputata l’edizione numero tre del Sei Comuni Presolana Trail. Il più veloce sul tracciato di 24 km e 800 metri di dislivello positivo è stato Matteo Bossetti. Nei primi chilometri non ha voluto forzare, restando (relativamente) lontano dal gruppetto di testa. A Cerete Basso però la situazione era già completamente cambiata, con Bossetti e Bazzana al comando e quest’ultimo che allungava restando da solo al comando. Nella discesa in zona Falecchio Bossetti ha raggiunto il battistrada e i due hanno proseguito appaiati. La prova si è decisa in Val di Tede con l’accelerazione di Bossetti alla quale Bazzana non è riuscito a rispondere.
Matteo Bossetti (team Scais 3038) ha quindi continuato la cavalcata solitaria fino al traguardo, risultando vincitore in 1h44’45”. Fabio Bazzana (Karpos La Sportiva) ha concluso la prova in seconda posizione fermando le lancette su 1h46’59”, davanti ad Elia Balestra (Atletica Valle Brembana) che chiudendo in 1h48’39” è salito sul terzo gradino del podio. Medaglia di legno al collo del vincitore dello scorso anno, Clemente Belingheri (Valetudo), che ha preceduto di un paio di secondi il giovaneMattia Tanara (Scott Italia). Nei migliori dieci figurano anche Luca Rota, Roberto Pozzoli, Angelo Busi, Mauro Previtali e Manuel Carrara. Special guest Oliviero Bosatelli (Erock Team – Scott) che ha terminato in dodicesima posizione assoluta.
Al femminile è stata Fabiana Rapezzi a dominare la gara, inseguita ‘a vista’ da Maria Eugenia Rossi che però non è mai riuscita ad avvicinarsi: la portacooiri dell’Osa Valmadrera) si è aggiudicata la prova con il tempo finale di 2h12’41”. Alle sue spalle Maria Eugenia Rossi (Fò di Pe), argento in 2h15’34”, e la portacolori dell’Erock team Milena Pirola, terza in 2h18’26”. Nella top five in rosa Paola Pezzoli e Tiziana Bianchini.