Coppa del Mondo, tanta Italia nell'individuale ad Andorra

Doppietta azzurra nell’individuale di Coppa del Mondo ad Andorra. Percorso tecnico, il piano B degli organizzatori, visto il rischio valanghe. Vittoria di Robert Antonioli con un margine di 16 secondi su Matteo Eydallin, con Xavier Gachet a oltre due minuti a completare il podio. Quarto Davide Magnini, primo tra gli Espoir, quinto William Bon Mardion, quindi Anton Palzer, Jakob Herrmann, Nadir Maguet, Michele Boscacci e Rémi Bonnet nella top ten di giornata.

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Nella gara rosa sigillo di Alba De Silvestro, con quasi un minuto di margine su Claudia Galicia Cotrina, con terza Lorna Bonnel. Giulia Murada è prima tra le Espoir.

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A livello junior a segno lo svizzero Aurélien Gay su Sebastien Guichardaz e l’altro elvetico Patrick Perreten, quarto Giovanni Rossi. Nella prova femminile vittoria della russa Ekaterina Osichkina sulla svizzera Emilie Farquet, con terza Samantha Bertolina e quarta Valeria Pasquazzo.

Le classifiche


La Coppa del Mondo fa tappa ad Andorra

La Coppa del Mondo parte in direzione Andorra. Si inizia sabato con l’individual disegnata nell’area di Arcalís; percorso modificato per ragioni di sicurezza viste le condizioni di innevamento, con partenza ai 2000 metri di Els Planells, tre salite e altrettante discese per un totale di 1655 metri dislivello per l’assoluta maschile. La prova sarà live streaming sul sito www.fontblanca.ad. Partenza alle 9.20.
Domenica tempo di vertical, sullo stesso tracciato delle passate edizioni, nella zona di Arinsal. E come l’anno scorso la gara sarà trasmessa in diretta da Andorra Televisió (anche sul canale web www.andorradifusio.ad). Start alle 9.30.
Intanto durante la presentazione delle tappe di Coppa del Mondo, gli organizzatori andorrani hanno annunciato la loro candidatura per gli Europei del 2020.

GLI AZZURRI - Poche novità in casa Italia, solo qualche presenza in meno. Nel team Senior ci saranno i vincitori delle gare austraiche, Robert Antonioli e Michele Boscacci, oltre a Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet, Federico Nicolini e il confermato Alex Oberbacher con i due Under 23 Davide Magnini (fermo per influenza in Austria) ed Enrico Loss. Nella squadra rosa al via solo Alba De Silvestro, con le Espoir Giulia Murada e Ilaria Veronese. Sei gli Junior Valeria Pasquazzo e Samantha Bertolina, Daniele Corazza, Sebastien Guichardaz, Giovanni Rossi e Matteo Sostizzo.


Tante più Bischofshofen in Coppa

Considerazioni a margine del debutto della Coppa del Mondo in Austria, parlando con atleti e tecnici al termine della due giorni di Bischofshofen. Puristi dello scialpinismo astenersi, verrebbe da dire perché qui parliamo di sprint e individual. E premessa numero 2, non vogliamo fare paragoni o peggio ancora dire che una ‘formula’ sia meglio dell’altra, solo cercare di capire quale potrebbe essere la strada giusta per la Coppa del Mondo di scialpinismo per avere un futuro migliore.
Tante più Bischofshofen ci vorrebbero in calendario. Perché non c’è solo un comitato organizzatore abituato ai grandi eventi (sono la tappa finale della Vierschanzentournee di salto…), ma tutta una serie di strutture per atleti, spettatori e media. C’è, aggiungiamo, anche maggiore cultura sportiva: la gara di Bischofshofen, la Hochkönig Erztrophy ha è vero un buon seguito, ma anche i non super appassionati vanno a vedere gli altri sport oltre ai loro preferiti. E c’è anche grande spirito per il dopo-gara, abituati come sono alla festa al termine della competizione.
Con questo non bisogna per forza andare nelle stazioni ‘famose’ se poi lo ski-alp non se lo filano, ma neppure in località dove magari la passione è forte ma poi mancano i servizi, ormai sempre più essenziali per la riuscita della manifestazione.
Bischofshofen il prossimo anno sembra che non ci sarà, entrerà la Germania. Ci sono questioni di contratto lo sappiamo, ma perché se una sede funziona non confermarla? Perché non fare delle classiche di Coppa, come nello sci alpino o nel biathlon? Inoltre a Bischofshofen c’erano anche le telecamere di ORF e non è cosa da poco, avere visibilità in Austria con la televisione regina negli sport invernali.
Dopo Bischofshofen, Andorra, tra una settimana dà garanzie, speriamo poi che la tappa francese successiva a inizio febbraio non sia come quella di Puy-Saint-Vincent dove il vertical è stato programmato al mattino presto e alle 10 tutto finito per non dare fastidio ai turisti. E poi la Cina: dopo che è sfumata la possibilità di accedere ai Giochi di Pechino 2022 giusto tornarci? I contratti, lo ripetiamo, il mercato asiatico, tutto vero, ma quanto pesa la trasferta sulle casse delle federazioni, visto che ci sono anche i Mondiali? E quanti atleti andranno?

FORMAT - La lotta per i primi posti è stata sempre tra le nazioni note, ma c’erano tanti atleti dell’est Europa, molti dalla Scandinavia, anche dal Giappone e Stati Uniti. Non solo per fare la comparsa: segnatevi il nome del norvegese Hans-inge Klette, fondista e combinatista che nella sprint è finito settimo e quarto Espoir…
Poi le gare. Allora il trampolino, meglio la pista d’atterraggio, è nata e concepita per il salto, ma tutta una sprint disegnata in quel contesto la vedi tutta comodamente al parterre. Tutti la capiscono ed è televisamente facile da riprendere e commentare.
Individual. Per le condizioni di innevamento, visto che di neve in Austria ne hanno da vendere, è stato scelto un percorso alternativo, con un anello da ripetere due volte. E allora anche chi non sale con le pelli se la può godere da vicino. Vedere i cambi, la salita, la discesa finale, più passaggi. Se disegnata bene, comunque tecnica e di livello, ad anello oppure no, l’importante che si possa vedere facilmente da tutti, più volte.
Ultima considerazione ha ancora senso lasciare gli Junior in Coppa del Mondo? 29 in tutto nell’individuale, tre sole ragazze. Non sarebbe meglio un circuito continentale giovanile, aperto anche ai Cadetti? Meno costi per le Nazionali (quanti Junior partiranno per la Cina, per esempio?) e anche meno spese per gli organizzatori.


Ancora Italia a Bischofshofen: Michele Boscacci vince l'individual di Coppa del Mondo

Seconda tappa di Coppa del Mondo a Bischofshofen con l’individual. Si resta in zona trampolino con un tracciato di 1545 metri di dislivello, per due giri di gara.
Ancora Italia, questa volta con Michele Boscacci, in un testa a testa con Robert Antonioli e Werner Marti. A metà gara Miky cambia per primo con soli sei secondi sullo svizzero e 12 su Robert. Vantaggio che aumenta sul traguardo: 24 secondi su Antonioli che riesce a passare Marti, staccato di sette secondi dal secondo posto. Quarta piazza per Federico Nicolini (che nel secondo giro recupera due posizioni), quinto Nadir Maguet, poi Anton Palzer, Xavier Gachet, Jakob Herrmann, Armin Höfl e Cardona Coll a completare la top ten.

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Un giro e mezzo per la gara rosa: detta legge Axelle Gachet Mollaret, con lei sul podio Claudia Galicia Cotrina e Marianne Fatton. Alba De Silvestro ci ha provato è rimasta sulle code della francese, ma alla fine è quarta, quinta Giulia Murada (prima Espoir davanti a Mara Martini).
A livello Junior successo dello svizzero Aurélien Gay davanti a Giovanni Rossi, con l’altro elvetico Patrick Perreten a completare il podio; quarto Sebastien Guichardaz. Doppietta azzurra nelle Junior con prima Samantha Bertolina e seconda Valeria Pasquazzo.

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Parte la stagione di Coppa del Mondo. Gli azzurri in gara in Austria

Ci siamo, parte la stagione di Coppa del Mondo. Un calendario serrato nella prima fase con tre tappe nei prossimi tre fine settimana. Si parte in Austria con sprint e individual, venerdì e domenica, poi viaggio ad Andorra con individual e vertical il 26 e 27 gennaio per rientrare sulle Alpi, quelle francesi di Le Dèvoluy con individual e sprint il 2 e 3 febbraio. A febbraio trasferta cinese, prima dei Mondiali di marzo a Villars. Sempre a marzo e sempre in Svizzera altra prova di Coppa il 22 e 23, prima delle finali a Madonna di Campiglio dal 3 al 6 aprile.

BISCHOFSHOFEN - Certo come tappa finale della Vierschanzentournee è più conosciuta nel mondo del salto, ma l’Erztrophy è sempre stata gara molto sentita in Austria. Quest’anno saranno tre giorni di gara con sprint, vertical e individual, ma solo due, sprint e individual appunto, varranno per la Coppa del Mondo. L’Italia parte in pole position dopo il successo di Michele Boscacci nell’ultima stagione e anche al femminile può giocarsi la carta De Silvestro per contrastare la regina francese Mollaret.
Intanto per questa prima trasferta si parte con qualche incognita in casa Italia per la poca neve e le gare saltate.
«Abbiamo pochi riferimenti, specialmente per i senior - conferma il dt Stefano Bendetti, affiancato in Austria dagli altri tecnici Davide Canclini, Denis Trento, Manfred Reichegger e dalla fisioterapista Lisa Cosi - questa gare saranno un po’ un punto di riferimento per le convocazioni delle prossime due tappe». A livello Senior entrano così Alex Oberbacher e Dimitra Theocharis, viste le prove degli Italiani, il resto tutto confermato con Alba De Silvestro, Michele Boscacci, Robert Antonioli, William Boffelli, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet, Federico Nicolini, negli Espoir spazio a Giulia Murada, Mara Martini, Ilaria Veronese, Nicolò Canclini, Davide Magnini ed Enrico Loss; tra gli Junior in gara Samantha Bertolina, Valeria Pasquazzo, Fabien e Sebastien Guichardaz, Giovanni Rossi, Matteo Sostizzo e Daniele Corazza.


Gachet-Mollaret, titolo francese nell'individuale

Alla Trace du Châtelard di Aussois, assegnati i titoli nell’individuale in Francia. Vittoria in famiglia: best per crono, infatti, per Xavier Gachet e Axelle Mollaret (ormai Gachet-Mollaret, dopo il matrimonio in estate). Sul podio maschile anche Samuel Equy (primo Espoir) e Alexis Sevennec, con quarto Filippo Barazzuol, su quello rosa Lorna Bonnel e la slovena Marianna Jagercikova, con Adele Milloz prima Espoir.
Titolo Junior a Justine Tonso e Rémy Garcin; da segnalare il terzo posto tra i cadetti del piemontese Filippo Bernardi.


Nadir Maguet vince la gara nella sua Torgnon

A casa del Mago. Nadir Maguet non ha voluto mancare alla gara della sua Torgnon. Non solo vertical, il tracciato di questa terza edizione prevedeva, infatti due salite intervallate da una discesa. Nadir Maguet ha chiuso con il tempo 42’42” seguito da Henry Aymonod e Mattia Luboz. Al femminile dominio assoluto di Charlotte Bonin in 54’00”, crono che le vale anche la ventiquattresima piazza assoluta.

La Skialp Torgnon era anche la prima tappa del Tour di Ski Alp che quest’anno si articola in sole cinque prove: la prossima sarà il 16 gennaio a Valtournenche con il Cronoscalata Cime Bianche, poi il 23 gennaio il Memorial Gontier a Champorcher, mentre nei mesi successivi si va in Piemonte con il Trofeo Giono in Valchiusella il 9 febbraio, chiusura il 7 marzo con il Memorial Tommaso Tommy Dovis all’Aquila di Giaveno.


Tempo di vertical per i campionati svizzeri

Dopo sprint e individual, assegnati in Svizzera anche i titoli nel vertical. Nella gara di Veysonnaz, la Barlouka’s Race - un tracciato di 757 metri di dislivello, su una distanza di 4,5 km -, vittoria di Werner Marti che concede il bis dopo l’individuale, davanti a Rémi Bonnet e Martin Anthamatten. Al femminile a segno Victoria Kreuzer che si lascia alle spalle tre settimane di malattia, firmando il miglior crono davanti a Jennifer Fiechter e Alessandra Schmied. Titoli junior a Emilie Farquet e Aurélien Gay.


La rivincita di Elena

Quando una passione ti prende, lotti anche se le cose non vanno come vorresti. Per Elena Nicolini la vittoria al Tour della Mountain Attack «vale doppio - ci ha detto la trentina – perché mi sono ripresa la mia vita. Lo sci alpinismo è una parte di me, mi piace questo sport, l’ambiente, gli allenamenti. Negli ultimi due anni sono sempre andata sugli sci, ma sono stati due anni difficili, con tanti problemi. Che adesso si sono risolti e questo successo vuol dire tanto, non solo per me: se tieni duro, se non ti arrendi alla fine le soddisfazioni arrivano».
E adesso? «L’importante per me era venirne fuori. Vivo alla giornata e mi godo questo momento. Non ha ancora continuità, lo so, gli italiani li ho ‘cannati’, ma a Saalbach mi sono migliorata di quasi sei minuti rispetto al tempo che avevo realizzato quattro anni fa quando anche allora la avevo vinta. Se mi convocano in Nazionale ci vado, intanto preparo le gare della Grande Course, adesso le motivazioni davvero non mancano. Cosa verrà non importa, a me adesso va bene così. Sono serena, era importante ripartire e sono ripartita».


Festa azzurra a Saalbach

Quattro azzurri sul gradino più alto del podio a Saalbach: la Mountain Attack è tutta tricolore. Michele Boscacci ci ha preso gusto e ha concesso il bis: gli atleti di casa Armin Höfl e Jakob Herrmann, ci hanno provato, si sono avvicinati, ma il valtellinese aveva la gamba e nella seconda parte di gara ha cambiato passo, andando a vincere con quasi un minuto di vantaggio sugli avversari: secondo Höfl e terzo Herrmann. Debutto vincente per Alba De Silvestro: ancora più netto il suo successo, con un margine di quasi quattro minuti su Claudia Galizia, con Michaela Essl a completare il podio.
La festa azzurra era iniziata con il Tour. Primo posto per Alex Oberbacher sugli austriaci Daniel Zugg e Alexander Brandner, grande affermazione per una ritrovata Elena Nicolini dopo un testa a testa con Dimitra Theocharis, seconda la traguardo, con terza l’austriaca Sarah Dreier.


Mountain Attack, si fa

Anche Saalbach ovviamente è sommersa dalla neve come tutta l’Austria, ma la Mountain Attack si farà. Programma confermato per venerdì, anche se il tracciato della marathon andrà in scena su un percorso ridotto per questioni di sicurezza. «In realtà è durissima lo stesso - ci racconta Michele Boscacci in partenza per l’Austria - alla fine i metri di dislivello sono comunque 2600, solo 400 in meno rispetto al percorso originale». Miky ha deciso di gareggiare, mentre non ci sarà Palzer che con un post su Facebook ha annunciato che non sarà alla partenza. «Ma in questa gara gli avversari - conclude Miky - non mancano certo, gli austriaci prima di tutto con Herrmann, Höfl…».

ELENCO ISCRITTI

GARA ROSA - Attesa per il debutto di Alba de Silvestro che per la prima volta si cimenta sui muri di Saalbach. Ci proverà, anche se le avversarie non mancano da Michaela Essl a Claudia Galicia…
Partenza alle 16 dalla Dorfplatz di Saalbach, con live stream sul sito della gara mountain-attack.at.

©Facebook Saalbach Hinterglemm

Venerdì si presenta il masterplan olimpico per il 2026: per ora lo ski-alp non c'è

Nuova settimana ‘olimpica’: venerdì 11 gennaio le due candidate rimaste dovranno presentare al CIO a Losanna (basta per posta certificata, per risparmiare…) il masterplan dei Giochi 2026. Non ci saranno (forse) sorprese: Stoccolma, è vero, qualche problema ce l’ha visto che in Svezia non c’è ancora un governo dopo le elezioni di quattro mesi fa e gennaio sarà decisivo per capire se si troverà una soluzione o se si andrà a nuove elezioni. Ma il presidente del CIO, Bach sembra pronto a dare una proroga alla capitale svedese.
In Italia, Milano-Cortina ormai si è allargata: sono entrati anche Trentino (con la Val di Fiemme per fondo e salto) e Alto Adige (con il biathlon ad Anterselva). Cortina dovrebbe essere la sede per le gare femminili di sci alpino, Bormio per quelle maschili. Per la cerimonia di inaugurazione è pronto lo stadio San Siro, per quella di chiusura c’è l’ipotesi dell’Arena di Verona. Ma per l’11 gennaio bisogna anche presentare una serie di garanzie, quelle riguardanti i costi, la sicurezza, il rispetto dei diritti umani… Nel masterplan non figura lo sci-alpinismo. In questa occasione, infatti, bisogna presentare lo stesso format degli ultimi giochi olimpici (e in Cina lo ski-alp non c’è), poi ad assegnazione avvenuta si potrà provare a chiedere al comitato organizzatore di inserire lo sci-alpinismo. Con maggiore speranza di farcela se vincesse l’Italia piuttosto che la Svezia. Da giugno l’ISMF (che tra l’altro quest’anno andrà ad elezioni) dovrà fare i passi decisivi. Giugno perché la decisione definitiva del CIO sui Giochi del 2026 sarà il 23 nella IOC Session di Losanna.