Ai Mondiali in Polonia sei medaglie per l'Italia
Mondiale 2013 di Corsa in Montagna in Polonia, a Krynica-Zdrój. L’Italia festeggia il titolo iridato di Alice Gaggi e il bronzo di Elisa Desco. Un gara in rimonta quelle delle azzurre: in avvio è la britannica Emma Clayton a dettare il ritmo sulla prima salita insieme all’Irlandese Sarah McCormack e alla turca Burcu Buyukbezgin. Nel giro finale Emma Clayton mantiene un vantaggio di diciassette secondi a un chilometro dall’arrivo sulle due azzurre: Alice Gaggi costruisce il suo successo negli ultimi 400 metri, la Clayton resta d’argento, mentre Elisa Desco festeggia il bronzo. Settima Antonella Confortola, quindicesima Samantha Galassi, un risultato che vale l’oro a squadre per l’Italia.
UGANDESI IMPRENDIBILI – Dominio ugandese in campo maschile: vince Philip Kiplimo, davanti ai connazionali Geoffrey Kusuro, Peter Kibet e Nathan Ayeko. Ci ha provato lo statunitense Max King, campione del mondo nel 2011 in Albania, ma alla fine è stato costretto al ritiro. E ci ha provato anche Bernard Dematteis: gara accorta la sua, con progressione nel finale che vale il quinto posto. Decimo il gemello Martin, davanti ad Alex Baldaccini, con quattordicesimo Gabriele Abate. Diciassettesimo Luca Cagnati e ventiduesimo Xavier Chevrier. Uganda ovviamente sul gradino più alto del podio, ma per l’Italia è argento.
GIOVANI – Ma le soddisfazioni e le medaglie in casa Italia sono arrivate anche a livello giovanile. Oro negli Juniores maschile per l’azzurro Nekagenet Crippa che chiude davanti al turco Ramazan Karagoz e all’austriaco Manuel Innerhofer. Decimo Michele Vaia, diciottesimo Nadir Cavagna e trentesimo Giampaolo Crotti Crotti: è ancora argento per l’Italia alle spalle della Repubblica Ceca e davanti alla Gran Bretagna. Nella prova Juniores femminile titolo mondiale per l’americana Mandy Ortiz, seguita dalla slovena Lea Einfalt, con terza la turca Tubay Erdal. Tredicesima Laura Maraga, quindicesima Alba De Silvestro e diciasettesima Simona Pelamatti: settime nella classifica per nazioni, vinta dalla Gran Bretagna.