Finale avvincente con Perez che si porta a 25', terzo Colle'
Lo spagnolo Iker Karrera, classe 1974 in forza al Team Salomon Santiveri, è il vincitore della quarta edizione del Tor des Géants. Ha percorso i 332 km e 24.000 m di dislivello positivo del percorso in 70h04’15”. Nei pronostici della vigilia, Karrera era sicuramente il più accreditato alla vittoria finale. Quella di quest’anno, però, si è dimostrata un’edizione di altissimo livello e in pochi avrebbero pronosticato dei distacchi finali così contenuti così come si sono poi verificati. Il connazionale Oscar Perez è secondo a poco più di mezz’ora.
KARRERA, PEREZ E COLLE’ – Nella prima parte di gara, fino a Cogne, lo spagnolo ha duellato da vicino con l’italiano Franco Collè, autore di una prova di altissimo livello. Partito decisamente accorto, si è poi fatto strada Oscar Perez, il vincitore dello scorso anno che, continuando a guadagnare posizioni, si è portato in seconda a Ollomont, a 50 km dalla conclusione. Alla base del Colle del Malatrà, a 17 km dalla conclusione, Karrera andava a resistere all’ultimo attacco possibile di Perez con un margine di 50’. Al rifugio Bonatti, il divario tra i due si riduceva a 34’ lasciando ancora aperta una possibile e clamorosa rimonta di Perez. Alle 7:47 Iker Karrera transitava al rifugio Bertone e manteneva ancora 30′ di vantaggio su Oscar Perez. Alle 8:10 Karrera era al termine del sentiero che porta sull’asfalto finale. Le sue parole a meno di 2 km dall’arrivo «Sono felice, molto difficile. Sul Malatrà sapevo che stava arrivando Oscar, ho dato tutto e ho anche fatto un errore di percorso». Alle 8:21, l’arrivo di Karrera a Courmayeur per un tempo finale di 70h04’15”. Segue Perez in 70h29’41”. Al terzo posto è arrivato Franco Collè, con il tempo di 72h05′.
GRANDE AMMINISTRAZIONE – Un’edizione del Tor quindi molto avvincente con Karrera che ha sempre dato l’impressione di gestire con accortezza il suo vantaggio sui diretti inseguitori e con un Oscar Perez che non solo si migliora rispetto allo scorso anno, ma che ribadisce di essere uno dei più grandi interpreti mondiali dell’endurance running.
TEMPI INCREDIBILI – Nella prima edizione del 2010, quella dei pionieri, l’italiano Ulrich Gross vinse la gara con il tempo finale di 80h27’33’’. Un tempo di fatto straordinario per una prova che in molti non credevena potesse essere portata a termine da nessun atleta. Sempre nello stesso anno, la sorella annemarie vinse tra le donne in 91h19’13’’. Lo scorso anno vinse lo spagnolo Oscar Perez stabilendo il nuovo primato del percorso in 75h56’31’’. Il tempo finale di Iker Karrera, 70h04’15”, con 5h52′ in meno rispentto al precedente record, e quello di Osacar Perez, 70h29’41”, sono un ulteriore passo in avanti nella storia dell’endurance trail.