Ivan Basso e Alessandro Follador i più forti
Quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo. I duri oggi sono stati gli ironmen che hanno animato la prima edizione della Zero-3000 Extreme Race. Dalla collina alla montagna. Da Asolo, nel cuore della Marca, alla Marmolada, la Regina delle Dolomiti a cavallo tra le provincie di Treviso e Belluno. Sono stati oltre 100 gli uomini e le donne d’acciaio che hanno affrontato questa gara unica nel suo genere. Prima la frazione in bicicletta, 124 km fino a Malga Ciapela, e poi quella con gli sci d’alpinismo, con le pelli su in risalita lungo la pista Bellunese.
Partenza puntuale alle ore 9.30 con un timido raggio di sole a fare capolino tra le nuvole. In griglia accanto agli atleti comuni, se così si può definire chi affronta una prova così impegnativa anche alcuni big come i prof Ivan Basso e Alessandro Bertolini e l’ex prof Andrea Peron. Nuvole che hanno accompagnato il gruppo ben presto bagnato dalla pioggia che ha accompagnato la gara via via sempre più insistente fino a Malga Ciapela. Proprio le condizioni meteo avverse hanno costretto gli organizzatori a un cambio di percorso riducendo la seconda frazione, quella con gli sci, abbassando l’arrivo da Punta Rocca, in vetta alla Marmolada a quota 3265 mt, alla cima del Passo Fedaia a quota 2054 mt dove la pioggia si è poi anche tramutata in neve.
«E’ stata una decisione doverosa, prima di tutto abbiamo voluto salvaguardare la sicurezza degli atleti – spiega il coordinatore del comitato organizzatore Renzo Minella – abbassando l’arrivo abbiamo potuto assicurare un regolare svolgimento della manifestazione. Sulla Marmolada la visibilità era molto scarsa e la nevicata sempre più intensa. Con queste condizioni abbiamo dovuto rinunciare anche a fare alzare in volo gli elicotteri. Comunque siamo molto soddisfatti per l’esito della manifestazione, quest’anno alla sua prima edizione, e ci auguriamo che lo siano anche gli atleti che ringraziamo per avere onorato la gara con passione e impegno. Un ringraziamento doveroso va fatto ai nostri sponsor e alle istituzioni che ci hanno sostenuto e hanno creduto nella realizzazione di questo progetto. Senza dimenticare la preziosa collaborazione dei numerosissimi volontari che con il loro lavoro hanno permesso il regolare svolgimento della gara».
Tornando alla gara la vittoria nel duathlon maschile è andata alla formidabile coppia composta da dal campione della Liquigas-Cannondale Ivan Basso (ciclismo) assieme al finanziere di Falcade Alessandro Follador (sci alpinismo) che ha preceduto la coppia trentina formata da Jarno Varesco (ciclismo) e Thomas Trettel (sci alpinismo), secondi, e Alessandro Bianchin (ciclismo) in coppia con lo svizzero Florent Troillet, già campione del mondo di sci alpinismo del 2010, terzi al traguardo. Troillet che si è reso protagonista di una straordinaria performance con le pelli che ha permesso alla coppia di rimontare numerose posizioni e di salire così sul podio.
Nel duathlon femminile ad aggiudicarsi il successo sono state Dorina Vaccaroni (ciclismo), ex olimpionica di fioretto, in coppia con Monica Sartogo (sci alpinismo) mentre nel duathlon misto uomini/donne a vincere sono stati Michele Degasperi (ciclismo) con Orietta Calliari (sci alpinismo). Gli eroi di giornata però sono stati loro, gli ironmen uomini e donne che hanno affrontato entrambe le prove da soli. In campo maschile il titolo è andato a Mirco Mezzanotte e in campo femminile a Chiara Campanelli.
«E’ stata una bellissima esperienza questa è davvero una gara affascinante che si svolge in un contesto spettacolare». Dice Ivan Basso che al traguardo della frazione in bici di Malga Ciapela a proseguito in allenamento tra la neve fino al Passo Fedaia. «Sono molto contento di avere partecipato e faccio i miei complimenti a tutti gli atleti che hanno affrontato con coraggio e impegno questa prova. Sono sicuro che questa manifestazione possa crescere anno dopo anno. Prometto di ritornare a farla, magari partecipando a entrambe le prove perché sono anche un grande appassionato di sci alpinismo».