Nella prova femminile successo di Pam Smith
Bis di Timothy Olson nella Western States 100, ma senza record. Il vincitore del 2012, con il miglior tempo di sempre, in 14h 46′ 44′, anche quest’anno è riuscito a chiudere davanti a tutti le 100.2 miglia tra Squaw Valley a Auburn, in California, ma in 15h 17′ 27". Un successo più difficile del previsto con Rob Krar che è arrivato ad un passo dall’aggancio nel finale, per poi ‘accontentarsi’ della piazza d’onore in 15h 22′ 05", con terzo posto di Mike Morton in 15h 45′ 21". Timothy Olson, Rob Krar e Mike Morton: è questo il podio della Western States Endurance Run, la più famosa 100 miglia degli Stati Uniti. Nella gara ‘rosa’ non si presenta al via la canadese Ellie Greenwood, vincitrice con record (in 16h 47′ 19") dell’ultima WS 100. Il successo è andato a Pam Smith con il tempo di 18h 37′ 21", nona assoluta.
LA GARA MASCHILE – Nella prima parte di gara è stato Cameron Clayton a guidare la corsa, primo sino al miglio 29, poi il ventiquattrenne del Colorado ha ceduto il passo, sino a scalare all’undicesimo posto per poi ritirarsi prima del checkpoint di El Dorado Creek a metà gara. Timothy Olson ha preso il comando della gara per la prima volta al trentaquattresimo miglio, ma è stato superato a Dusty Corner, miglio 38, da Hal Korner, il trentasettenne dell’Oregon, già vincitore della WS 100 nel 2007 e nel 2009. Korner è stato infilato da Olson dopo due checkpoint, ma è rimasto in scia sino a Foresthill School, per poi alzare bandiera bianca, prima scivolando in trentaquattresima posizione a Rucky Chuck, al miglio 78, sino al ritiro al guado dell’American River. Così a contendere il successo a Olson sono stati Rob Krar e Mike Morton. I due ‘veterani’, 36 anni il primo, 41 il secondo, a Peachstone, al settantesimo miglio, sono passati praticamente appaiati, separati tra loro da soli due minuti, e con un ritardo di dieci da Olson. E hanno continuato così per altre venti miglia, all’inseguimento di un Olson che riusciva, però, a mantenere un margine sempre sui dieci minuti. Prima del checkpoint di Brown’s Bar, Krar provava a forzare il ritmo, mentre Morton iniziava a perdere terreno. Olson a Robie Point, al miglio 98, aveva solo più due minuti di vantaggio su Krar, mentre Morton passava dopo oltre venti. Sul traguardo di Auburn le posizioni non solo cambiare: Timothy Olson arriva alle 20.17, Krar alle 20.22, Morton alle 20.45, tutti e tre sotto le sedici ore di gara. Quarto un regolare Ian Sharman in 16h 20′ 25", seguito da Dylan Bowman (16h 32′ 18") e Nick Clark (16h 56′ 23), Jesse Haynes (17h 44′ 36"), Paul Terranova (17h 56′ 29"), Yassine Diboun (18h 44′ 02") e Karl Meltzer (18h 51′ 55").
LA PROVA FEMMINILE – Nella prima parte della gara sono state Rory Bosio e Joelle Vaught a passare per prime ai checkpoint di Lyon Ridge al decimo miglio e Red Star Ridge al sedicesimo. La rimonta di Pam Smith si è completata dopo metà percorso, passando al comando a Foresthill School, seguita a oltre venti minuti da Amy Sproston e Nikki Kimball, mentre Rory Bosio è passata sesta e Joelle Vaught era prossima al ritiro. La trentottenne dell’Oregon ha poi fatto gara a sé, chiudendo davanti a Nikki Kimball, seconda in 19h 21′ 43", dopo un testa a testa finale con Amy Sproston terza sul traguardo in 19h 25′ 11", tallonata a sua volta da Meghan Arbogast, quarta in 19h 30′ 50". Quinta Rory Bosio in 19h 52′ 09", sesta Aliza Lapierre in 20h 04′ 46".