«La nostra esperienza, le chiacchiere con altri appassionati di trail, l’analisi delle mappe e le foto aeree ci hanno convinto subito: il Vallese avrebbe potuto avere i migliori itinerari di trail running al mondo, con singletrack tra grandi panorami e salite e discese epiche. Il paesaggio è unico e l’aria pulita invita a lasciare correre le braccia lungo il corpo e forzare il passo. L’unico inconveniente è che ogni volta che giri un angolo, ti trovi davanti un nuovo spettacolo della natura e ti viene voglia di fermarti a contemplarlo. Tutti questi ingredienti rendevano il cantone svizzero il luogo ideale per dare forma al nostro sogno: un lungo trail di più giorni». Scrive così Kim Strom a proposito della Via Valais: 225 chilometri e 14.000 metri di dislivello positivo ai piedi delle montagne più spettacolari d’Europa, da Verbier a Zermatt. Un itineraio nato unendo sentieri già esistenti e dopo un’a lunga e attenta ricognizione in più fasi.

Lungo l’itinerario si incontrano alcune delle montagne più spettacolari delle Alpi, a partire dal Cervino. Lo Schöllijoch, invece, prevede una discesa esposta con corde e scale per raggiungere i resti di un piccolo ghiacciaio con ghiaccio vecchio e senza crepacci. Lungo la via si incontra anche il ponte sospeso Charles Kuonen, il più lungo del mondo di questo tipo, con i suoi 494 metri e si corre nei luoghi della mitica gara Sierre-Zinal e tutto il percorso è diviso in nove tappe.

L’articolo completo sulla Via Valais è su Skialper 124 di giugno-luglio.

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