Una vittima in Val Susa, due nel Bresciano
Purtroppo ci ritroviamo ancora ad affrontare la macabra contabilità degli scialpinisti morti a causa delle valanghe. Il fine settimana si è portato via tre ski-alper, uno in Val Susa, in Piemonte, e due in Val Camonica, nel bresciano.
SABATO FATALE A TEMU’ – Sabato la tragedia in Val Camonica, nella conca di Casola in Val d’Avio, sopra Temù. Due scialpinisti esperti, Enrico Zani, 53 anni, e Aldo Sandrini, 37 anni, non hanno fatto rientro a casa. Conoscevano bene quelle montagne ed erano partiti per un’escursione pomeridiana. Quando i famigliari non li hanno visti rientrare hanno subito allertato i soccorsi. Sono stati ritrovati velocemente ed estratti in condizioni disperate, in grave stato di ipotermia. Purtroppo sono morti poco dopo all’ospedale di Edolo.
DOMENICA, UNA VITTIMA IN VAL SUSA – Si chiamava Tommaso Dovis ed era di Giaveno. Una valanga sul monte Courbion, sopra Bousson, in Val di Susa, l’ha portato via ieri. Dovis faceva parte di una comitiva di nove scialpinisti. Anche Giulio De Robertis, di Rivoli, è stato travolto dalla valanga, ma se l’è cavata con qualche frattura. Sempre ieri quattro escursionisti sono stati travolti da un’altra valanga in Valle Stura, lungo il ripido pendio dell’Alpe di Rittana. In tre sono riusciti a galleggiare, mentre una donna è stata travolta e in parte sommersa. Grazie al pronto intervento dei compagni e dell’elicottero del 118 se la caverà con una distorsione al ginocchio.