Alla Canepa serve arrivare davanti alla Forsberg
Se la UROC al maschile è attesa per la sfida al vertice della coppa del mondo tra Kilian Jornet e Sage Canaday, al femminile lo è per quella tra l’italiana Francesca Canepa e la svedese Emelie Forsberg. Oggi pomeriggio si saprà quindi chi sarà la regina stagionale delle ultra distanze.
IN GIOCO LA COPPA – La Canepa conduce la classifica generale delle Skyrunner® World Series 2013, nella disciplina Ultra, con 36 punti di vantaggio sulla Forsberg. L’italiana quest’anno in coppa è stata prima alla Ronda dels Cims, terza alla Ice Trail e decima alla SpeedGoat mentre la svedese ha vinto la Transvulcania e la Ice Trail. Il punteggio finale terrà conto dei migliori tre risultati e quindi se la Canepa migliorerà il decimo posto di Val d’Isére le verrà proprio quel risultato. In caso di vittoria della Forsberg i giochi sarebbero chiusi a favore della svedese mentre in caso di vittoria della Canepa, la Forsberg non dovrebbe andare oltre il secondo posto per conquistare la coppa. In ogni caso, la Canepa per vincere la coppa deve quindi arrivare davanti alla Forsberg con un margine di almeno 20 punti. In caso di ritiro, accadesse alla Forsberg o a entrambe la coppa sarebbe della Canepa, accadesse invece alla stessa Canepa, alla Forsberg per vincere la coppa basterebbe un quindicesimo posto, l’ultimo possibile per ottenere punti tra le donne.
PERCORSO PERFETTO – Sulla carta si preannuncia una bella sfida perché la gara di Vail presenta delle caratteristiche che potrebbero esaltare le qualità tecniche di entrambe. Incomiciando dalla lunghezza di 100 km, sopra gli standard di Emelie e sotto quelli di Francesca, di fatto lascia aperto qualsiasi tipo di pronostico. La gara inoltre presenta tratti tecnici, più adatti a Emelie e tratti scorrevoli più congeniali a Francesca. Il dislivello positivo di oltre 6.000 metri è infine il giusto compromesso che soddisfa entrambe. Nell’unica prova in cui si sono incontrate, la Ice Trail, non andò molto bene per Francesca che arrivò terza con un distacco di 1h20’ da Emelie ma la gara francese era sicuramente più indicata per le doti della seconda. Su quanto accadrà oggi pomeriggio, pesa molto però il discorso Tor des Géants. Con soli dieci giorni di recupero, bisognerà vedere se su Francesca influirà maggiormente la stanchezza dei 330 km percortsi o l’euforia del grande risultato ottenuto.
LE GRANDI ASSENTI – La UROC al femminile avrebbe potuto essere la gara della trentenne americana Stephanie Howe che che lo scorso fine stagione aveva stupito tutti con il secondo posto alla TNF San Francisco a 2’ dalla stessa emelie Forsberg e che recentemente ha vinto la SpeedGoat migliorando di 9’ il tempo di Anna Frost dello scorso anno. Dal contimente americano, era considerata l’unica atletia in grado di competere con Emelie Forsberg. Per un infortunio al piede, in questi giorni ha dichiarato che non prenderà il via. La UROC poteva anche essere la gara di Ellie Greenwood che lo scorso anno aveva dominato la scena delle ultra distanze con nove successi tra cui la stessa UROC, la Western States e la CCC. Quest’anno alla UROC sarà presente solo come reporter.