….non sent la fadia

Inizia il nostro viaggio alla scoperta degli sci club, che rappresentano il cuore e l’anima dello scialpinismo. Qui nascono e crescono campioni, si coltivano amicizie ma soprattutto si condivide una passione. Tante storie, tanti personaggi, innumerevoli iniziative. Ognuno con la sua organizzazione, con il suo spirito e le proprie tradizioni. Il viaggio prende il via dalla Val di Fassa con i Bogn da Nia, uno sci club storico che tra le sue fila annovera anche dei campioni. Abbiamo contattato il loro presidente, Ennio Dantone, persona infaticabile, grande appassionato, un uomo al servizio dei suoi ragazzi che non disdegna di gettarsi nella mischia. Il telefono squilla e risponde una voce confusa tra il rumore di martelli pneumatici e scavatori. Si trova in un cantiere dal momento che nella vita fa anche l’impresario edile. Lo richiamo dopo 10′ il tempo che si defili e ci si possa parlare.

Ennio sei Presidente dei Bogn da Nia dal? «Da sempre…» 
E allora chi meglio di te può parlaci del team? «E’ una storia lunga nata nel 1997. Una sera un gruppo di amici decise di andare a cena al Ciampac, solo che lo fece con gli sci d’alpinismo. La serata si rivelò meravigliosa, la cosa fu ripetuta e da allora è rimasta una nostra tradizione che si ripete. Il gruppo si allargò e così una sera si decise di darsi un nome. Vuoi la quota e le birre le idee non mancarono. Ad un gruppo di buoni a nulla che nome volete dare, nacquero così i Bogn da Nia. Il passo ad affiliarsi alla fisi, dotarci di abbigliamento e fare gare fu brevissimo. Adesso siamo in 150 persone, tra di noi ci sono dei campioni del calibro di Ritz, Trettel, Zemmer, Zulian, Pinamonti, Stainacher, Goetsch, De Zulian, e mi sa che qualcuno l’ho dimenticato. Nel direttivo siamo in 6 ed il tempo non basta mai. Siamo un gruppo molto affiatato e ci diamo un gran d’affare. Ci teniamo a tener viva la vita associativa, organizziamo mensilmente delle gite, collaboriamo con altri gruppi per lo svolgimento delle gare, effettuiamo trasferte di gruppo in occasione di eventi. Siamo molto attivi anche come organizzatori dal momento che gestiamo il Trofeo Cianci, un trittico di notturne quest’anno giunto al decennale. Siccome non ci bastano le fatiche invernali d’estate organizziamo alcune gare di corsa come Pian Trevisan – Pian dei Fiacconi o la Saliscendi Marmolada». 
A proposito di Marmolada si può considerare la vostra montagna?

«Sì senza dubbio. Pensa che la capanna di Punta Penia era di proprietà del Cianci, fu costruita da suo papà il Gigianti. La Marmolada fa parte di noi da sempre, si inizia e si termina una stagione lungo i suoi pendii». 

Grazie Ennio, ti lascio al tuo lavoro. Buone ferie, visto che tra qualche giorno ti concederai un meritato relax, e complimenti.