Secondo Castaner Bernat, vincitore nel 2012
Ionut Zinca ci aveva già tentato l’anno scorso al Giir di Mont, con un grande forcing iniziale che però non era riuscito a reggere. Era un ‘sorvegliato speciale’, proprio come Silvia Serafini e i due non hanno deluso le aspettative: sono il rumeno e la trevigiana i nuovi trionfatori di una delle gare più affollate ed amate, e non solo in Italia, di skyrunning. Ma ci sono anche altri due protagonisti da citare nella gara organizzata dalla AS Premana, i vincitori della Mini SkyRace, 20 km e 1100 m. di dislivello contro i 32 km e 2400 m. della mitica sky marathon: il campione di skyrunning Mikhail Mamleev e Lisa Buzzoni.
CALDO RECORD – Una giornata calda, con la temperatura che ha reso ancora più estrema una corsa con i suoi continui saliscendi e cambi di pendenza con spettacolari passaggi in cresta e negli alpeggi premanesi. Eppure stamattina presto ha piovuto, ma il caldo è stato un avversario determinante. È stata una gara molto tattica, con il rumeno che già sulla prima salita ha tastato il polso ai suoi due più pericolosi avversari, il francese Julien Rancon e il cuneese Bernard Dematteis, ma alle loro spalle incombeva il pericolo del catalano Tofol Castanier Bernat, il vincitore dello scorso anno. Silvia Serafini ha cominciato fin dalle prime battute la sua gara contro i maschi, le sue avversarie le ha staccate già a metà della prima salita che portava all’Alpe Chiarino.
AFFONDO RANCON – Julien Rancon ha giocato il proprio jolly sulla seconda impegnativa ascesa che scollinava a Bocchetta Larec, la cima Coppi della gara a 2063 m. Il francese ha impresso una violenta accelerata, dietro Zinca e Dematteis hanno cercato di difendersi ma senza strafare, concedendogli una manciata di secondi. Come sempre spettacolare ed affascinante il passaggio a Bocchetta Larec, grazie anche al tempo che è virato al bello. I ‘corridori del cielo’ hanno scollinato tra due ali di pubblico, quello delle grandi occasioni salito in quota anzitempo, chi a piedi, chi approfittando dei voli in elicottero predisposti dagli organizzatori. Anche in quel punto Silvia Serafini è transitata con grande anticipo sulle rivali, quasi mezz’ora su Emanuela Brizio e Aitziber Ibarbia Beloki.
FUGA ZINCA – Una gara da autentici camosci il ‘Giir di Mont’, dove non è solo la dura salita a fare la differenza, ma spesso sono le discese ripide e impegnative. E infatti nel lanciarsi a tutta da Bocchetta Larec, Julien Rancon ha sentito il fiato sul collo di Ionut Zinca che lo ha acciuffato prima di affrontare l’ascesa verso l’alpeggio di Premaniga, tirandosi appresso Dematteis. Ed è stato quest’ultimo proprio nell’imboccare la salita a tentare la sortita, ma Zinca aveva ancora tante energie da spendere ed è stato proprio prima di Premaniga che ha lanciato la propria sfida. Un allungo poderoso, tanto che Castanier Bernat è rimasto con le mani sulle ginocchia a spingere di forza, dietro Dematteis con Rancon ben distanziato e alle loro spalle l’americano Ricky Gates, quindi Robert Antonioli, l’altro Dematteis, Martin, e ancora il britannico Lightfoot, e poi i due azzurri Gotti e Cappelletti, ma tutti con distacchi ormai sensibili. Ionut Zinca poi ha badato solo a gestire la gara senza strafare nella discesa finale ed è stato avvicinato, ma a distanza di sicurezza, dal catalano Castanier Bernat. La gara insomma non ha più avuto storia, col rumeno bravo a chiudere in 3h20’03” meritandosi gli appalusi di un affollatissimo parterre. Sono trascorsi appena 24” e in via Roma a Premana si è presentato anche Tofol Castanier Bernat, vincitore della scorsa edizione. Bernard Dematteis – ma ne era conscio – superate le due ore ha perso lo smalto della prima parte di gara, ha ceduto la posizione prima a Rancon e poi a Gates e così ha ‘atteso’ il gemello Martin. Podio dunque tutto straniero e di tutto rispetto per il Giir di Mont 2013 con Zinca, Castanier Bernat e Rancon, e con gli arrivi ripresi dalle telecamere della diretta di Rai Sport, addirittura 1h45’ dalle 11 alle 12.45. L’Italia piazza quattro uomini nei primi dieci: i due gemelli Dematteis, Bernard e Martin rispettivamente 5° e 6° e il ‘veterano’ Paolo Gotti (8°) giusto davanti a Daniele Cappelletti.
SUPER SERAFINI – Gara femminile senza storia. Silvia Serafini non ha proprio avuto rivali. Ha chiuso con 3h58’18”, addirittura 6’ in meno dello scorso anno quando si piazzò seconda alle spalle dell’americana Kasie Enman. Il podio della Mini SkyRace celebra Mikhail Mamleev, Marco Leoni e Guido Rovedatti, quello femminile Lisa Buzzoni, Raffaella Rossi e Alma Rrika.