A Oga Formula Race e Formula degustazione attirano 400 skialper
L’organizzazione curata dagli Amici dello Sport di Valdisotto con la collaborazione dell’Unione Sportiva Bormiese ha proposto una giornata particolare ed appagante grazie anche alle stupende condizioni climatiche.
Una cinquantina i i volontari impegnati ad accogliere nel migliore dei modi i partecipanti, che hanno così avuto modo di percorrere gli splendidi tracciati innevati del San Colombano, tra boschi di larici e pini cembri, e con i magnifici paesaggi delle montagne dell’Alta Valtellina a fare da sfondo.
LA GARA – La gara a coppie per il 16° Trofeo San Colombano ha visto la partecipazione di 80 team. La classifica delle prime posizioni è un interessante mix di atleti affermati, vecchie glorie e relative parentele, che la dice lunga sul clima amichevole dell’evento.
Nella classifica assoluta troviamo come prima coppia classificata Walter Trentin e Gabriele Motta, seguiti da Pietro Canclini (sì,il cadetto reduce dai podi mondiali) con Pietro Da Prada.
In terza posizione Davide Canclini (padre di Pietro e allenatore SCAV) con Venanzio Compagnoni. Mamma francesca era impegnata alla Presolana.
La prima coppia femminile era composta da Caterina Canclini (sorella di Pietro e forte slalomista) e da Jenny Antonioli, sorella di Robert. Dove si conferma che buon sangue non mente.
Anche la prima coppia mista comprendeva un nome molto noto: Giulia Compagnoni, fresca campionessa mondiale Vertical, che ha gareggiato con suo padre Luciano.
La coppia più giovane era formata da due nati nel 2000: Filippo Maiolani e Claudio Colturi, ma il record appartiene a Giulia Motta…nata nel 2004!
DEGUSKI! – Insieme al Trofeo San Colombano è stata organizzata anche la prima edizione della DEGUSKI: escursione gastronomica con tappe di sosta posizionate presso le baite della zona del San Colombano.
Una bellissima idea, cui infatti hanno preso parte circa 200 partecipanti.
Iniziata al ristorante pizzeria Teleir ad Oga, con la colazione a base di prodotti locali, successivamente ha toccato baita I Gheglia (ai margini della riserva del Paluaccio al Forte di Oga) per la degustazione di salamet e formaggi sempre di produzione locale; poi terza tappa presso la baita Braskin per la calda minestra di mak (orzo) e per l’assaggio di puina (ricotta) con miele. Quarta tappa in cima alla seggiovia del Forte di Oga presso villa Bellamami per il piatto di gnocchetti e spezzatino. Infine ultima tappa presso la Malga San Colombano a 2230 metri di quota per i dolci.
Particolarmente apprezzata anche la disponibilità dei proprietari delle baite, che hanno aperto le porte ai ‘viandanti’ e la sempre attenta collaborazione della società impianti.