Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato

Non c’è dubbio che Zero G Tour Pro sia uno di quei pro- dotti che hanno indirizzato lo scialpinismo verso la modernità. Ecco perché l’edizione ancora in vendita in questa stagione è rimasta sul mercato per diversi anni, grazie all’innovazione insita nel progetto stesso, diventato un punto di riferimento imitato quanto inimitabile. Da quando è stato rilasciato nel 2018/19, lo scarpone è passato ai piedi di tutta quella nuova generazione di scialpinisti, freetourer e Guide alpine che hanno trovato in questo modello il prodotto con il miglior compromesso tra peso, camminabilità e performance in discesa. Dalla prossima stagione, però, arriva l’attesissima v2. Nella nuova edizione i materiali sono stati rivisti in ottica di sostenibilità, con l’utilizzo di plastiche riciclate e la possibilità di riciclare i singoli componenti. Il gambetto è in fibra di carbonio co-iniettato e Grilamid, lo scafo full Grilamid.

Le principali differenze sono da ricercare nella struttura, che vede l’upgrade della Power Frame già presente nei modelli Peak, che permette di diversificare la rigidità dei materiali di scafo e gambetto per migliorare la trasmissione laterale dell’impulso e ridur- re la deformazione nei punti di maggior pressione, donando un flex più progressivo. Anche il fit cambia, questa volta però in direzione comfort, con un nuovo shape del toe box e sul collo del piede, che lo rende meno selettivo e adatto anche ai piedi più larghi, mantenendo comunque la possibilità di bootfitting garantita dalla tecnologia C.A.S. grazie all’utilizzo di plastiche termoformabili unite a carbonio co-iniettato. Aumenta anche il range of motion che passa da 55° a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi grazie anche al nuovo meccanismo ski/walk T-Hike con doppio blocco. In questo mo- do Tecnica rientra in competizione con le ultime novità quattro ganci sul mercato.

La prova completa è su www.thebuyersguide.it