…ricordandosi sempre di usare la testa
È arrivata la neve, finalmente. In questi ultimi giorni due distinte onde perturbate hanno depositato quantitativi di neve molto variabili secondo le zone e le esposizioni ma…la stagione è aperta!
RISCHIO VALANGHE 3 – Occhio, però. Molti bollettini regionali del rischio valanghe non sono ancora operativi (l’amministrazione pubblica ha sempre ben altro cui pensare, anche se in terra ci sono due metri di neve), ma quelli funzionanti segnalano rischio 3 – marcato.
COPERTURA NEVOSA CONTINUA OLTRE I 1000 METRI – Il limite della neve si è stabilito generalmente al di sopra dei 1000 metri di quota, inteso come copertura continua al suolo alla fine di precipitazioni nevose che si sono spinte fino in pianura. Lo spessore del manto è molto variabile, ma oltre i 1800 metri sembrerebbe sempre superiore al metro. In qualche area si parla di quasi due metri. Si parte!
IL VENTO – Valutazioni difficili perché oltre il limite del bosco ha tirato vento anche forte, e il suo perdurare favorirà il trasporto della neve nelle conche e negli avvallamenti. In quota si notano già evidenti zone fortemente erose e scoperte.
POSSIBILI DISTACCHI ANCHE SPONTANEI – Oltre il limite boschivo saranno possibili scaricamenti e valanghe a lastroni generalmente di piccole e localmente di medie dimensioni, a tutte le esposizioni. Il distacco di lastroni da vento è già possibile con debole sovraccarico, e diventerà anche spontaneo con il passare delle ore e l’aumento degli accumuli.
FATTORI DI RISCHIO ULTERIORI – In queste situazioni di inizio stagione vanno normalmente considerati degli elementi di rischio in più, come il suolo ancora caldo e quest’anno anche particolarmente bagnato. E l’entusiasmo delle prime uscite, unito al ricordo troppo lontano dell’ attenzione che bisogna prestare alle condizioni ambientali.
Il freddo previsto nei prossimi giorni non è di per sé un fattore di diminuzione del grado di rischio. Quindi: tutti fuori, ma ricordiamoci di mettere la testa sotto il berretto!