Burton Step-On Splitboard test
L'attacco che potrebbe segnare la svolta nel mondo splitboarding soft, un prodotto che in fase di salita risolve la maggior parte dei problemi ben noti agli amanti della tavola
Mini Mountain Mash, l'evento organizzato da Burton in collaborazione con Mini a Madonna di Campiglio, oltre ad essere da anni un luogo di ritrovo per i rider di tutto il mondo e un punto di riferimento nelle competizioni internazionali, è stato anche l'occasione perfetta per testare in anteprima la grande novità del brand statunitense per il mondo splitboard. Burton, infatti, a partire dalla stagione 2024/2025, propone una elaborata versione della ben nota e innovativa tecnologia Step On orientata al mondo split. Come funziona e cosa cambia rispetto al classico attacco da risalita?
Scopritelo sulla piattaforma della Buyer's Guide, trovate la recensione completa qui:
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Ski Trab Neve 104 review
È in arrivo lo Ski Trab più largo di sempre, naturale evoluzione delle scelte fatte un paio di stagioni fa con Neve da 93 mm al centro
Un Neve per tutte le nevi, con una larghezza al centro che strizza l'occhio al mondo Free e pesi da touring classico. C’è una regola ferrea nello sviluppo dei prodotti Ski Trab: i professionisti della montagna che collaudano sul campo un nuovo prodotto non ne conoscono i numeri. «Se fosse possibile, scieremmo bendati» dice sorridendo Giuliano Bordoni, alla guida del team che ha sviluppato il nuovo Neve 104, lo sci più largo mai prodotto dalla casa bormina, in vendita dal prossimo autunno.
Chi trasmette a Daniele Trabucchi, il deus ex machina che sta dietro alla progettazione di ogni prodotto Ski Trab, l’idea di prodotto e poi lo prova sul campo per valutare se è stato raggiunto il risultato, deve concentrarsi solo sulle sensazioni, non deve sapere il peso di un determinato prototipo, piuttosto che le quote dei materiali o lo shape. Appunto, se fosse possibile, si scierebbe bendati, per non vedere e concentrarsi solo sulle sensazioni più profonde. E per Neve 104, secondo prodotto della gamma Ski Trab per il freetouring dopo il Neve da 93 millimetri in collezione da due anni, le sensazioni sono state subito positive.
«Rispetto allo sci da 93 millimetri, siamo arrivati subito al prodotto finale dopo solo un paio di prototipi, perché il metodo di lavoro e il team erano ampiamente collaudati e l’obiettivo molto preciso» aggiunge Giuliano. Un team del quale fanno parte, oltre a lui, Bruno Mottini, Luca Salvadori e Nicola Ciapponi.
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Atomic Backland 102 e Backland 101 W review
Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato
Nel segmento freetouring Atomic si è sempre destreggiata con onore grazie al successo della linea Backland FR, capostipite di una sempre più frequente tendenza ad alleggerire il largo per permettere di macinare più dislivello e allo stesso tempo godere in discesa. Backland 102, in vendita dal prossimo autunno, è l’upgrade del precedente modello di larghezza 100 mm, passato un po’ in sordina negli ultimi anni a causa del suo posizionamento in un limbo ancora poco definito con caratteristiche di peso-rigidità-stabilità che non convincevano i testatori.
La nuova versione, che abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima a metà gennaio durante un evento nei dintorni della sede di Atomic, in Austria, ha attirato invece la nostra attenzione, grazie ad alcune modifiche che hanno colmato le passate lacune. La sostituzione dell’inserto in carbonio ultraleggero con legno di Frassino è il primo elemento che fa guadagnare punti a questo nuovo prodotto. La maggior pastosità garantita dal legno risolve infatti gran parte di quei problemi di irrequietezza caratteristici di una struttura troppo rigida e leggera, che provocava fastidiose vibrazioni in condizioni di neve dura o ghiaccio, pur rimanendo a 1.430 g nella misura 179 cm. Quei due millimetri in più al ponte aiutano in galleggiabilità, accompagnati egregiamente dalla nuova spatola con tecnologia HRZN 3D, che allarga la superficie di portanza, limitando l’aumento di peso. Lo shape della punta aiuta anche a svincolarsi da crosta o nevi umide, rendendolo adatto a chi non padroneggia al 100% la sciata.
Anche la larghezza più vicina in versione femminile, Backland 101 W, rispetto alla vecchia costruzione guadagna malleabilità grazie allo switch tra carbonio e Frassino. In salita sembra di portare a spasso uno sci light (1.260 g nella misura 164 cm), con il quale si potrebbe rischiare senza troppe preoccupazioni di abbattere il muro dei 1.500 D+. Maneggevole nelle inversioni, su ripido e traversi possiede uno shape che non dà problemi. Quando poi si girano le torrette e si parte per la discesa ci si trova a cavalcare un docile destriero che non teme velocità e asperità del terreno. Galleggia bene in neve fresca, a patto che non ce ne sia troppa, non soffre il tritato e anche in crosta si svincola bene.
Trovate le recensioni complete sulla piattaforma www.thebuyersguide.it
Tecnica Zero G Tour Pro 2024 Review
Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato
Non c’è dubbio che Zero G Tour Pro sia uno di quei pro- dotti che hanno indirizzato lo scialpinismo verso la modernità. Ecco perché l’edizione ancora in vendita in questa stagione è rimasta sul mercato per diversi anni, grazie all’innovazione insita nel progetto stesso, diventato un punto di riferimento imitato quanto inimitabile. Da quando è stato rilasciato nel 2018/19, lo scarpone è passato ai piedi di tutta quella nuova generazione di scialpinisti, freetourer e Guide alpine che hanno trovato in questo modello il prodotto con il miglior compromesso tra peso, camminabilità e performance in discesa. Dalla prossima stagione, però, arriva l’attesissima v2. Nella nuova edizione i materiali sono stati rivisti in ottica di sostenibilità, con l’utilizzo di plastiche riciclate e la possibilità di riciclare i singoli componenti. Il gambetto è in fibra di carbonio co-iniettato e Grilamid, lo scafo full Grilamid.
Le principali differenze sono da ricercare nella struttura, che vede l’upgrade della Power Frame già presente nei modelli Peak, che permette di diversificare la rigidità dei materiali di scafo e gambetto per migliorare la trasmissione laterale dell’impulso e ridur- re la deformazione nei punti di maggior pressione, donando un flex più progressivo. Anche il fit cambia, questa volta però in direzione comfort, con un nuovo shape del toe box e sul collo del piede, che lo rende meno selettivo e adatto anche ai piedi più larghi, mantenendo comunque la possibilità di bootfitting garantita dalla tecnologia C.A.S. grazie all’utilizzo di plastiche termoformabili unite a carbonio co-iniettato. Aumenta anche il range of motion che passa da 55° a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi grazie anche al nuovo meccanismo ski/walk T-Hike con doppio blocco. In questo mo- do Tecnica rientra in competizione con le ultime novità quattro ganci sul mercato.
La prova completa è su www.thebuyersguide.it