È la new entry tra gli orologi sportivi Suunto e si propone, già dal nome, come strumento pensato per chi fa della corsa, in tutte le sue declinazioni, anche il trail running, il proprio mantra. In realtà, oltre il nome e il look fresco e sportivo (belle le versioni lime e coral orange, ma ci sono anche le più discrete all black e frost gray), è un prodotto già abbastanza completo per sportivi e amanti dell’outdoor, che punta sul rapporto qualità/prezzo (249 euro).
Unbox
In confezione ci sono due cinturini in nylon di diversa lunghezza da montare, le istruzioni “get started” per iniziare (il manuale completo è online) e il cavetto USB-C, senza presa. Ci sono anche le istruzioni per montare il cinturino, operazione non così immediata per via della barretta in acciaio sottile che può sfuggire di mano. Il cinturino a strap è comodo e non dà fastidio durante le attività sportive intense. La cassa è in poliammide rinforzata con fibra di vetro, la ghiera in acciaio inossidabile e il cristallo è Gorilla Glass.
Il diametro è di 46 mm, non troppo piccolo da affaticare la vista, né grande da dare fastidio. Sta bene anche su polsi minuti e pesa solo 36 grammi. Spicca il bel display AMOLED, regolabile su tre diversi livelli di luminosità: si vede bene sempre, anche sotto il sole. L’impostazione di fabbrica prevede l’accensione del display al sollevamento del polso. Lo schermo è touch, l’esperienza è positiva, ma c’è anche la pratica ghiera che spesso risulta più comoda da usare: dipende dalle abitudini. Premendo la ghiera si passa direttamente ai 34 profili sportivi previsti, il tasto inferiore è l’undo, per tornare indietro, quello superiore porta direttamente all’ultima attività sportiva scelta. Suunto Run va abbinato allo smartphone tramite l’apposita app, operazione veloce e semplice. Anche gli aggiornamenti avvengono via app.
Suunto Run dispone di cardiofrequenzimetro ottico, pulsiossimetro, altimetro barometrico, bussola digitale. Il cardiofrequenzimetro è molto preciso se utilizzato correttamente. Il cinturino va stretto bene, senza che la cassa possa muoversi, un paio di dita sopra il polso. Durante il test ha avuto qualche incertezza correndo con le braccia basse e senza troppa oscillazione. Lo abbiamo riprovato con il classico movimento delle braccia durante la fase di corsa, ad altezza media e ben mobili, e nel confronto con la fascia cardio i valori sono stati identici, con scarti di massimo un battito al minuto. L’altimetro si è rivelato generalmente affidabile, la quota può essere regolata manualmente (in una situazione tendeva a ritornare quella precedente all’impostazione) o incrociando i dati con quelli del GPS, operazione che può richiedere qualche minuto e spazi aperti.
Tra i profili sportivi ci sono diverse varianti della corsa (corsa, corsa su pista, trail running, maratona, tapis roulant), non mancano il triathlon, l’escursionismo, il trekking, il ciclismo e la mountain bike. Le attività invernali prevedono sci alpino, sci di fondo e snowboard, ma per il momento non lo scialpinismo. L’orologio fornisce metriche personalizzate in base allo sport scelto. I profili corsa e trail running sono completi e dopo la sessione, aprendo l’app sullo smartphone, si ottengono analisi ancora più dettagliate. Nella sezione allenamento si ritrovano le diverse attività svolte, con itinerario tracciato sulla mappa, possibilità di aggiungere foto o di vedere il video del percorso in 3D. Vengono mostrati 51 parametri. Non mancano FC minima, massima e media, la potenza, le calorie, i carboidrati e i grassi consumati, la cadenza, l’oscillazione verticale, la lunghezza del passo, il tempo di contatto con il terreno, l’andatura media, quella di picco in diversi intervalli temporali, la velocità di ascesa e discesa, il VO2 max stimato. C’è poi la ripartizione della sessione in zone FC, immediatamente visualizzabile anche durante l’attività sul quadrante dell’orologio, grazie a una corona che si colora in base alla zona di andatura. La sezione Suunto Coach dell’app è ben studiata e piena di informazioni e, tramite l’app, si possono impostare allenamenti a intervalli da sincronizzare con l’orologio. Tra le informazioni che Suunto Run e l’app forniscono ci sono anche quelle relative allo stato di recupero, che incrocia i dati della HRV (heart rate variability) e della rilevazione del sonno. Nei dati sul sonno vengono indicati il sonno profondo, il sonno leggero, la fase REM, la concentrazione di ossigeno nel sangue, la HRV media e la frequenza cardiaca minima e media. Nella versione in lingua italiana le due fasi di sonno pesante e leggero (in inglese deep e core) vengono erroneamente tradotte entrambe come “pesante” (immaginiamo che verrà corretta la voce al prossimo aggiornamento del software), mentre sulla app l’indicazione è corretta e c’è anche un testo che analizza la qualità del sonno e una percentuale (più alta è, migliore è stato il sonno). C’è anche un grafico che posiziona le varie fasi nelle fasce orarie della notte. Nella sezione “progresso”, invece, vengono utilizzati il CTL (chronic training load) e il volume dell’allenamento TSS (Training Stress Score), che incrociano diversi parametri trasformandoli in numeri. Nella sezione dedicata al CTL sull’orologio è anche possibile calcolare la propria andatura e i tempi su diverse distanze, fino alla maratona, e la stima dell’andatura e della frequenza cardiaca di soglia anaerobica, oltre all’età sportiva.
Altre feature e navigazione
Tra le altre informazioni disponibili, gli orari di alba e tramonto e le fasi lunari, le condizioni meteo, il lettore multimediale abbinabile alle cuffie, la torcia, la sveglia, il timer. C’è, naturalmente, anche la navigazione, pur in assenza di mappe. In pratica si possono caricare itinerari creati sull’app (operazione semplice grazie al tracciamento automatico e sincronizzazione altrettanto) e poi farsi guidare. La navigazione, grazie anche all’opzione turn by turn, è abbastanza pratica. Nella pianificazione dell’itinerario si possono sfruttare le mappe di calore che rilevano gli itinerari più popolari della zona. Suunto Run riceve i messaggi dello smartphone e ne permette la lettura.
Batteria
I dati dichiarati sono di 12 giorni in modalità smartwatch e di 20 ore con tutti i sistemi attivati e multibanda. I test sul campo sono abbastanza in linea, come sempre con valori un po’ più bassi. Alcune attività, come per esempio l’autoregolazione della quota incrociando i dati con quelli del GPS, tendono a essere energivore in spazi poco aperti che rendono più lunga la ricerca del segnale GPS.
In conclusione
Prodotto dal look piacevole e dalla valida qualità costruttiva, si dimostra completo per chi cerca un orologio affidabile per allenamenti e attività outdoor, pur non avendo le mappe, e ideale da usare nella vita di tutti i giorni. A un prezzo concorrenziale, dettaglio non di poco conto.