Si è conclusa a Oberstdorf, in Baviera la Ski Transalp: sette giorni di sci alpinismo da Madonna di Campiglio e la Val di Sole sino alle Alpi tedesche. L’evento, giunto alla terza edizione, è stato organizzato ed ideato da Peter Schlickenrieder, noto ex atleta della Nazionale tedesca di sci fondo e vincitore della medaglia d’argento nella prova sprint alle Olimpiadi invernali 2002 di Salt Lake City. Il tour ha visto quattro esperti sci alpinisti tedeschi impegnati nell’attraversamento delle Alpi in sette difficile tappe, 200 km di lunghezza e ben 16 mila metri di dislivello totale attraverso le montagne di quattro Stati: Italia, Svizzera, Austria e Germania. L’impegnativa ed affascinante spedizione all’insegna della massima tutela e rispetto della natura è stata allestita in collaborazione con il grande alpinista altoatesino Hans Kammerlander, il Dav (Club Alpino Tedesco) e l’Assessorato bavarese all’Ambiente. La prestigiosa partenza è avvenuta giovedì scorso da Madonna di Campiglio, nel cuore delle Dolomiti di Brenta; due le tappe interamente in Italia: Madonna di Campiglio-Peio Paese (26 km di lunghezza e 1632 metri di dislivello) e Peio Paese-Solda (27 km di lunghezza e 2312 metri dislivello, con l’ascesa ai 3769 metri del Monte Cevedale, tetto del tour). La prima tappa ha portato i quattro scialpinisti Peter Schlickenrieder, Dietmar Rexhausen, Martin Leitner e Patrick Jost da Madonna di Campiglio a Peio Paese, terrazza del Trentino, passando dal versante sciistico campigliano di Pradalago, Passo Genevria, Lago Alto, Passo dell’Ometto, Passo Gardene, Rifugio Artuich, Lago di Stablo, Lago Fazzon ed i caratteristici borghi di Ossana, Fucine e Cogolo in Val di Peio. Il giorno seguente, venerdì 15 gennaio, sono partiti di buon’ora da Peio Paese (metri 1585 di quota) per Solda in Alto Adige: dopo un lungo trasferimento sci in spalla sino al bacino idroelettrico di Malga Mare (mt 2000), hanno calzato gli sci salendo sino al rinnovato Rifugio Larcher al Cevedale (mt 2608) e raggiungendo poi, con difficoltà, la vetta del Monte Cevedale. La grande quantità di neve fresca ed il serio pericolo di valanghe ha infatti costretto l’esperta guida alpina Patrick Jost, responsabile tecnico della spedizione, a variare due volte l’itinerario prescelto per l’ascesa della spettacolare cima. Il notevole tempo perso nella salita al Cevedale, classica meta sci alpinistica da provare in primavera ma non in pieno inverno, non ha però impedito ai quattro tedeschi di svolgere in vetta una pausa ristoratrice dinanzi allo spettacolare panorama di tutte le cime del gruppo dell’Ortles. Con una lunga discesa in neve polverosa Peter Schlickenrieder ed i tre acompagni sono quindi scesi a Solda, nell’omonima valle altoatesina, passando per il Rifugio Casati ed il Rifugio Città di Milano – Schaubachhutte. Nei giorni seguenti la spedizione ha fatto quindi tappa a Scuol in Svizzera, Ischl, Sant Anton am Arlberg e Warth in Austria ed infine Oberstdorf in Germania. L’importante Ski Transalp ha visto la preziosa collaborazione dell’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, che hanno fornito ospitalità ed assistenza tecnico logistica alla iniziativa transfrontaliera ideata in piena sinergia con l’ambiente e l’alta montagna.