Un classico di fine stagione, la Cima di Santa Maria, nel Gruppo del Brenta
Tantissimi sono gli itinerari scialpinistici in Trentino, moltissimi libri sono stati scritti in questi ultimi anni con le gite e le cime più frequentate dagli appassionati.
Ma a fine stagione, dopo avere macinato magari 200.000 metri di dislivello e fatto un numero folle di escursioni, ci accorgiamo che le uscite davvero belle, remunerative, che ci hanno lasciato un ricordo particolarmente intenso e piacevole, si contano sulle dita di una mano. Tra questi sicuramente la scialpinistica primaverile a Cima Santa Maria con partenza dal Lago di Tovel, della quale parliamo dettagliatamente su Skialper di aprile-maggio.
DUE VARIANTI – Il parcheggio in prossimità del lago lo si raggiunge con 10 chilometri di strada asfaltata che si imbocca nell’abitato di Tuenno, paesino nelle vicinanze di Cles, a 20 chilometri dall’uscita dell’autostrada di San Michele all’Adige, lungo la A 22 del Brennero. La strada riapre generalmente in primavera quando la quota della neve sale attorno ai 1200-1400 metri, solitamente fine marzo-primi di aprile. La salita alla cima si può effettuare da due diversi itinerari, uno più lungo e facile ma che prevede 2.000 metri di dislivello, transitando da Passo della Gaiarda e Malga Spora; l’altro, più corto, che prevede 1.500 metri di dislivello e uno sviluppo più contenuto, ma con gli ultimi 200 metri per raggiungere la cima un po’ più alpinistici, dove è consigliato l’utilizzo di ramponi e piccozza su pendenza mai superiore ai 40 gradi. Si tratta di un itinerario poco difficile, a parte i già citati 200 metri un po’ alpinistici.
SPOT UNICI – «Siamo letteralmente circondati da quelle che sono le più belle cime del Brenta Settentrionale e la gita inizia a darci le prime soddisfazioni dal punto di vista panoramico. Si seguono le indicazioni per Passo della Gaiarda, oltrepassando la rampa subito a ridosso della malga e in 15 minuti ci si trova nell’immensa distesa del ‘Campo di Flavona’, dominato al centro da uno sperone roccioso a forma di nave: il monte Turrion. Alla vostra destra il gruppo della Pietra Grande e a sinistra finalmente potete ammirare la meta dell’escursione, Cima Santa Maria» scrive l’autore Thomas Martini. Un altro luogo magico è Passo della Gaiarda in un ambiente aperto e selvaggio che dà la sensazione di essere in un deserto nevoso pieno di dune.
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