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Il numero di dicembre 2021 di Skialper.

Le certezze, così come eravamo abituati a conoscerle, sembra non ci siano più. Dunque meglio vivere il momento e godersi quello che ci bello la natura ci offre. Una delle cose che ci piacciono di più è l’alta montagna, da raggiungere con sci e pelli. A questa versione più ‘alpinistica’ dello sci è dedicato questo numero, a partire dalla copertina.

Leggi sotto per scoprire i principali contenuti!


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Descrizione

SKIALPER 139 – LIVE THE MOMENT 

Lo sci è una delle poche attività che ti fa essere presente al cento per cento in quel momento. Un gesto ancestrale per riappropriarci dei nostri istinti. La curva è un esercizio spirituale per ritornare a concentrarsi intensamente su un istante, una sensazione, un’attitudine. Ecco perché il filo rosso che collega gli argomenti di Skialper 139 di dicembre-gennaio è Live the Moment, vivi l’istante. Un numero molto ricco, con 208 pagine da leggere e rileggere prima, durante e dopo le vacanze di fine anno.

Aria sottile
Tra le località in cui è possibile togliere con largo anticipo la polvere accumulata sulle solette durante l’estate, Punta Helbronner non è sicuramente quella che viene in mente per prima. Sarà che è più facile associarla all’alpinismo o al freeride sui ripidi ghiacciai del versante italiano e alla classicissima discesa della Vallée Blanche verso Chamonix. E che queste ultime opzioni sono possibili soltanto con le condizioni che si materializzano da metà inverno in poi. Invece lo scialpinismo è il modo migliore per entrare dentro gli incredibili panorami del Monte Bianco che, con la luce autunnale e dell’inizio dell’inverno, hanno un fascino particolare. E la funivia Skyway rende il gioco più facile. Un reportage di 15 pagine con la firma di Denis Trento, accompagnato in quota dal collega Guida e Maestro di sci Alberto Boschiazzo, e le fotografie di Fabian Bodet.

Fermo immagine
Si può condensare in una fotografia la gioia di una linea disegnata con naturalezza su un minuscolo canale tra le rocce? È più difficile che farlo in un film come Roots, ma il foto-racconto delle discese di San Anthamatten, Yann Rausis e Simon Charrière tra le forcelle delle Dolomiti durante le riprese del film è un’ottima eccezione. Quindici pagine tutte da guardare, con le foto e le parole di Matteo Agreiter.

Local Hero
Quando Marco Siffredi è sceso dal Couloir Cordier, Jules Berger aveva appena cinque anni. Era, a tutti gli effetti, un bambino e quel nomignolo gli è rimasto, the Chamonix kid. Nato e cresciuto ai piedi del Monte Bianco, per la precisione proprio sotto l’Aiguille Verte, fin da giovanissimo ha portato avanti uno scialpinismo d’esplorazione o per ripercorrere itinerari di pregio. E così l’anno scorso, a 20 anni dall’impresa di Marco Siffredi in quel couloir sull’Aiguille Verte, Jules è andato a ripetere una linea mitica. Per Skialper lo ha intervistato Andrea Bormida. 

Moonwlak
È stata una delle più incredibili imprese alpinistiche: la traversata in solitaria della cresta del Fitz Roy, in Patagonia, un orizzonte affilato di cinque chilometri con più di 4.000 metri di dislivello, su e giù per sette guglie frastagliate e varie cime minori. Direttamente dalla penna del protagonista della Moonwalk Traverse dello scorso febbraio, Sean Villanueva O’Driscoll, il racconto avvincente di un pezzo di storia dell’alpinismo patagonico. Tredici pagine da leggere come un piccolo romanzo, uscite originariamente sulla rivista americana Alpinist, che Skialper pubblica in esclusiva per l’Italia.

La macchina del tempo
Sciare sull’Appennino Tosco-Emiliano equivale un po’ a fare un viaggio indietro nel tempo, tra villaggi abbandonati e boschi solitari. Se poi è l’anno giusto e arriva anche tanta neve, bisogna cogliere l’attimo al volo. Come ha fatto Nicola Roncaglia con il fotografo Giovanni Danieli nel gruppo Alpe di Succiso – Monte Casarola.

Un battito fa
Che fine ha fatto Laetitia Roux? La metamorfosi della più grande atleta dello scialpinismo moderno. Dopo le gare, oltre l’agonismo

Bormio a cinque cerchi
La falsa partenza, quella attesa a Pechino 2022 e poi lasciata cadere dall’organizzazione dei Giochi, ha spostato l’esordio olimpico della disciplina ski mountaineering all’edizione Milano-Cortina 2026. Il caso fa le cose per bene, in effetti qualcuno lo chiama destino, e così la sede dell’esordio olimpico per le gare su sci e pelli sarà in Valtellina, culla mondiale dello skimo race. Abbiamo fatto il punto sui percorsi di gara con l’allenatore delle squadre nazionali giovanili azzurre, Davide Canclini. 

Il Tour du Rutor riparte da La Thuile
L’ultima edizione avrebbe dovuto andare in scena nella tarda primavera del 2020, ma sappiamo tutti come è finita. Così il Tour du Rutor riprenderà un discorso a lungo interrotto il prossimo aprile, con il via da La Thuile e la prima tappa che tocca il Rutor. Ne abbiamo parlato con il patron Marco Camandona.

Mr. Elbec
Si può abbandonare un lavoro sicuro e la città eterna per produrre calze e berretti tecnici di lana in una sperduta valle dolomitica, portando lavoro diffuso in una piccola comunità? È quello che ha fatto Federico Sordini.

Forever Grip
Dodici ramponi e 9 piccozze per lo scialpinismo ai raggi X, con prove sul campo e al banco. Diciotto pagine piene di indicazioni e consigli frutto del lavoro di due Guide alpine, Enrico Mosetti e Marco Farina, e di Danilo Noro di XL Mountain.

Testa e cuore
Per costruire il nuovo Enforcer Unlimited di Nordica ci vuole tanta tecnologia e un metodo rigoroso. Però ogni asta non avrebbe quell’inconfondibile carattere senza la manualità e l’esperienza che fanno di Mittersill una delle capitali mondiali dello sci.

Must have e materiali
Gli ultimi outfit e le attrezzature per un perfetto regalo di Natale nel consueto servizio must have, il primo contatto con gli sci sci limited edition marchiati Ull Skis, la prova dei due nuovi sci First Track, l’attacchino Plum usato da Vivian Bruchez e un’intervista a Janusz Borowiec, fondatore del marchio polacco Majesty.

Pensieri e opinioni
Si può lavorare da una baita in montagna? Sì, è quello che racconta Franco Faggiani nella rubrica Pensieri, con un brano preso dal suo Gente di Montagna, pubblicato dalla nostra casa editrice. L’avvocato Flavio Saltarelli prende in esame i nuovi articoli della legge sulla sicurezza dello sci che, in parte, riguardano anche lo scialpinismo.

 

Informazioni aggiuntive
Peso 0,7 kg
Dimensioni 32 × 24 × 1 cm
Mese

dicembre

Anno di pubblicazione

2021

Numero di pagine

208

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