«Per una civiltà fortemente urbanizzata la natura è, nel migliore dei casi, una gita nel weekend. Una cosa da Linea Verde, da guardare nei documentari. Qualcosa che non ci riguarda da vicino, così come non ci riguardano (apparentemente) da vicino gli effetti devastanti che hanno su di essa anni di abitudini globali di consumo non sostenibile. Ok, è triste che molte specie vegetali e animali si stiano estinguendo, ma in fondo chi le aveva mai viste?».
Comincia così l’articolo PrimAscesa, prove generali di alpinismo post apocalittico di Elisa Bessega su Skialper 136 di giugno-luglio. È proprio attraverso un documentario che Simon e Juan, alpinisti trentini da sempre alla ricerca di avventure fuori dal comune, si propongono di farci sentire abitanti, e dunque responsabili, del pianeta che dovremmo chiamare casa. E non lo fanno esaltando la bellezza idilliaca di qualche vallata incontaminata lontana centinaia di chilometri da qui, né denunciando gli effetti irreversibili dello scioglimento delle calotte polari. Al contrario, ci obbligano brutalmente a fare i conti con qualcosa di molto più familiare, ovvero tutto ciò che, una volta buttato nel cestino, pensavamo fosse scomparso. Benvenuti in PrimAscesa: la prima ascesa invernale e discesa su sci di una discarica cittadina.
«Nessuno sa cosa incontreranno durante la salita, non sono stati fatti sopralluoghi prima delle riprese né è stato concordato alcun copione. Nessuna relazione a cui fare riferimento, nessun video online che anticipi le condizioni del pendio: in un momento storico in cui mappe, GPS, forum e social ci permettono di attingere a un vastissimo bacino di informazioni prima di ogni gita, la sensazione paradossale è quella di ritrovarci per la prima volta ad esplorare sul serio un territorio vergine». PrimAscesa è un mediometraggio diretto da Leonardo Panizza e prodotto da Linnea Marzagora recentemente proiettato nel corso della sessantanovesima edizione del Trento Film Festival e premiato come miglior film della sezione Orizzonti Vicini.