Appuntamento a Macugnaga il 10 aprile nel segno di Damiano Lenzi
Sabato 2 gennaio a Macugnaga, insieme alla prima spolverata di neve, ha avuto luogo la presentazione di Rosa Ski Raid 2016, gara di sci alpinismo FISI al cospetto della parete più himalayana delle Alpi, la superba Est del Monte Rosa. Tra i promotori della gara Damiano Lenzi, anzaschino. Il sindaco di Macugnaga, Stefano Corsi, e quello di Vanzone, Claudio Sonzogni, hanno sottolineato il successo ottenuto con le gare estive di corsa in montagna della scorsa estate e la necessità di affrontare la sfida delle gare di scialpinismo invernali in modo da garantire visibilità a un territorio, la Valle Anzasca, di incredibile bellezza. Tra il pubblico tanti atleti, da Fabio Iacchini ad Aldo De Gaudenzi passando per Claudio Consagra e Michele Carelli, hanno rappresentato l’importante passato e il necessario futuro dello scialpinismo sul Monte Rosa.
PERCORSO – Fabio Iacchini ha poi presentato il percorso: partenza dall’Alpe Burki (1.650 m) in conformità alle regole FISI sul dislivello della prima salita e per consentire agli atleti di riscaldare il motore; il primo tratto si svolge sulla pista Ruonograbe e, appena giunti sul ghiacciaio del Belvedere, lo si attraversa raggiungendo l’Alpe Fillar. Salita del canale Tyndall e Tukett fino a quota 2.300 m circa, primo cambio pelli e discesa fino a quota 1.900 m circa. Nuovo cambio di assetto e risalita nel canale che porta al Bivacco Belloni (2.509 m) con tratto a piedi fino a quota 2.400 mtcirca. Nuovo cambio e ritorno fin quasi al Belvedere e ripartenza in salita seguendo la traccia del gatto che nella passate stagioni portava al Rifugio Zamboni fino alla Cappella Pisati. Si sfila a lato dal Rifugio Zamboni e si sale ancora fino ad arrivare ai piedi del ghiacciaio delle Locce; da qui un traverso con il secondo tratto a piedi per guadagnare la cresta di morena con alle spalle il pizzo Bianco e percorrerla a piedi o con gli sci secondo le condizioni fino a quasi 2.500 m (punto più alto del percorso). Cambio assetto e discesa verso Macugnaga con passaggio alla Zamboni, discesa dell’Alpe Pedriola, risalita a piedi per guadagnare il ghiacciaio e infine sempre con gli sci si raggiunge la partenza delle funivie del Monte Moro e si percorrono gli ultimi metri fino alla piazza di Macugnaga. Con uno sviluppo importante, 18,7 km, molti cambi di assetto, 1.850 m in salita e 2.120 m in discesa Fabio Iacchini ha previsto che gli atleti forti, per esempio Lenzi, possano stare sotto le due ore di gara.