Parola di Lanfranchi in "ritiro" in Valseriana
In Valseriana le condizioni sono veramente quelle che sono; sci fuori pista impraticabile, impianti praticamente chiusi, a meno di qualche pista su cui da pochi giorni, grazie alle temperature che si degnano di essere invernali, si riesce a sparare un poco di neve artificiale.
L’unica località dove si riescono a calzare gli sci, è il Monte Pora, e così quasi tutto il mondo dello ski-alp race della bergamasca si trova a risalire l’unica pista, per ora accessibile, senza dover mettere troppi cerotti alle solette a fine giornata.
E fra questi assetati di velocità, chi ti incontro? Pietro, il Lanfra, sempre sorridente e senza barba sembra quasi un adolescente.
Prima, di rito, due parole sulle rispettive mogli, entrambe felicemente in dolce attesa.
Poi, come non cercare di capire come sta il "nostro" Pietro e quali programmi ha per il rientro? Niente da fare però, a sentir lui la forma è ancora lontana e il primo debutto con un pettorale ancora non è scritto. Alla gara in notturna di Lizzola, mi dice infatti che la sua intenzione è partecipare da spettatore, portandosi su “il vecio” per fare un po’ di tifo.
A sentire invece il suo entourage, amici comuni con cui ci facciamo anche due risate a sentirlo sempre così modesto, il Pietro si sta solo nascondendo dietro il cantiere di un metodico piano di recupero per un rientro che, tutti, sappiamo non potrà che essere esplosivo. A Borno, forse, o in Valtartano? Vedremo, lui per il momento proprio non si sbilancia!