Siamo a fine luglio e la FISI non ha ancora deciso le squadre

Ne avevamo parlato su questo sito: già pronte alcune squadre dei comitati, ancora nulla da parte della FISI nazionale. Silenzio assoluto, un rinvio dietro l’altro, mai una risposta alle richieste del dt Oscar Angeloni. Che ha deciso di dimettersi. Se ne va dopo dopo una stagione dove gli atleti azzurri hanno vinto tutto, ma proprio tutto. Ecco la lettera inviata al presidente Roda.

Egregio Presidente,
la stagione dello scialpinismo agonistico è ancora in pausa, ma gli sguardi e il lavoro sono ormai rivolti alla prossima stagione di Coppa del Mondo.
Purtroppo dopo tutti gli avvenimenti accaduti in questi ultimi mesi e avendo avuto conferma che la decisione riguardo la Direzione Agonistica della scialpinismo sarà presa solo dopo il 1 agosto, mi vedo costretto, mio malgrado, a non confermare la mia disponibilità per l’incarico di Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di Scialpinismo.
Ritengo non ci siano più i presupposti per continuare nella collaborazione, e con la presente sono a spiegare le motivazioni che mi hanno portato a maturare la sofferta decisione.
Premesso che l’incarico ancor oggi (23 luglio) non mi è stato affidato, sintomatico del fatto che non si voglia mettermi in condizione di poter programmare la stagione, incarico che mi sarei aspettato arrivasse direttamente da Lei in qualità di Presidente della Fisi, se non altro per i successi conseguiti, per il lavoro profuso in questi anni, per la programmazione e la condivisione di strategie e obiettivi futuri. Dati oggettivi, i quali sono l’unico metro da prendere in considerazione per valutare il mio operato.
Inoltre in questi mesi, da quando si è conclusa la stagione di Coppa del Mondo a oggi, si è confrontato con i Comitati Regionali, con la Commissione di Scialpinismo, ma la persona che era direttamente interessata e alla quale poteva chiedere chiarimenti e intenzioni non è mai stata nemmeno presa in considerazione.
E così nel corso degli ultimi mesi invece di programmare l’imminente stagione, mi sono trovato a dovermi difendere da attacchi vili e meschini. Le voglio ricordare che le numerose mail che Le sono state recapitate in Federazione possono anche avere degli spunti interessanti sui quali si poteva lavorare, ma si basano su elementi falsi, come le approvazioni di numerosi Comitati Regionali i quali non sono mai nemmeno stati interpellati e informati sull’azione che era stata intrapresa.
Il primo agosto lascerà che siano i Comitati Regionali a decidere la Direzione Agonistica dello Scialpinismo, fatto del tutto nuovo e mai successo nelle altre discipline, in un attimo si cancellerà tutto il lavoro profuso in questi anni.
Dopo giorni difficili passati a valutare ogni singolo elemento ho deciso che in questa partita impari io non voglio esserci. Semplicemente perché il mio lavoro è sempre stato animato dalla passione per questa disciplina, mai per interessi personali, o per il prestigio di guidare la squadra azzurra di scialpinismo.
Ci tengo a ribadire, dal momento che sono un “civile” e non appartengo a nessun corpo militare che ho utilizzato ferie, permessi e aspettativa per poter svolgere al meglio l’incarico assegnatomi. Speravo nella meritocrazia, speravo davvero che le cose potessero cambiare. Adesso però non mi riconosco in questo modo di lavorare dove l’invidia, gli interessi personali e le simpatie sono più importanti delle persone, dei risultati, e degli atleti.
 
Avrei una lista lunga così di persone da ringraziare, atleti, sponsor, tecnici, amici e appassionati, tutte persone che mi hanno sostenuto e hanno voluto bene alla nazionale di scialpinismo. Lo farò di persona, uno per uno nei prossimi giorni. Ai miei ragazzi rivolgo un grazie sentito e sincero, alla Federazione l’augurio di gestire questa disciplina nel miglior modo possibile perché lo scialpinismo sposa valori importanti che solo chi applica le pelli di foca ai propri sci può comprendere nella loro vera essenza.  
La squadra necessita di persone vere, capaci, leali, dove la professionalità e la passione sono fatti concreti e non degli ideali.
Esco a testa alta, in questi anni abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere e sono convito della validità del mio operato. Auguro a chi verrà di poter lavorare con la serenità necessaria e con la fiducia di atleti e della Federazione.

 
 
Sportivamente
Oscar Angeloni