PROTACT è la nuova piattaforma multimediale lanciata da ORTOVOX che si pone come obiettivo rendere più sostenibili gli sport di montagna, attraverso un percorso interattivo di informazione e sensibilizzazione studiato per analizzare le abitudini e l’impronta ambientale di chi pratica outdoor. All’interno del percorso, strutturato in 4 capitoli, vengono affrontati i temi principali che influenzano il nostro impatto sulla natura che ci circonda quando facciamo sport: La mobilità, la consapevolezza e l’informazione, il consumo responsabile, la cura e la riparazione.
«Sappiamo di essere parte del problema, ma sappiamo anche che possiamo essere parte della soluzione. È tempo di andare oltre la realizzazione di prodotti solidali e sostenibili. È necessario far sì che la rivoluzione accada. Il nostro compito è quello di diventare un modello da seguire e una fonte d’ispirazione per la community degli sport di montagna. Questo è il ragionamento alla base del nuovo protACT LAB: l’obiettivo della piattaforma è proteggere ciò che amiamo»
Christian Schneidermeier, Ortovox CEO
protACT LAB è online dal 23/05/2022 ed è consultabile visitando la pagina web https://www.ortovox.com/it/protact-academy-lab/. I diversi capitoli contengono tutorial multimediali per incentivare il cambiamento con piccoli accorgimenti e per mobilitare il potenziale dell’intera comunità alpinistica. In questo modo protACT LAB mostra le svariate possibilità che ognuno di noi ha per mettersi in discussione e cambiare il proprio comportamento quando pratica sport di montagna.
Mobilità
Sono 13 i miliardi di chilometri che gli 1,4 milioni di membri dell’Associazione Alpina Tedesca percorrono in auto – ogni stagione. Questa cifra rende lampante quanto margine di miglioramento ci sia ancora e quanto forte potrebbe essere l’impatto se ognuno di noi decidesse di cambiare le proprie abitudini e di spostarsi in modo sostenibile. Il capitolo “Mobilità” illustra gli effetti dell’alpinismo sul paesaggio montano: mentre scalano, gli alpinisti consumano 3.494 kg di CO₂ all’anno, il che equivale allo scioglimento di 10,5 m² di ghiaccio artico. Circa 2.600 kg di questi sono dovuti agli spostamenti da e verso la montagna. È fondamentale quindi cambiare il nostro modo di muoverci, perché è così facendo che possiamo fare davvero la differenza. Questo capitolo presenta dei semplicissimi tool e delle iniziative mirate che aiutano a scegliere la strada giusta. Nella convinzione che, se sommati, i nostri passi possano avere un impatto significativo.
Consapevole in montagna
Collezionare like o esperienze? In che misura la community di appassionati di sport di montagna contribuisce al sovraffollamento dei parcheggi e dei sentieri delle singole località montane postando le proprie avventure sui social media? Quali potrebbero essere le alternative valide? Il capitolo “Consapevole in montagna” incoraggia la riflessione e propone nuove vie. In più mostra degli aspetti curiosi della montagna, che vanno ben oltre i like e i record: solo sulle nostre montagne, per esempio, crescono circa 4.500 specie di piante. L’acqua del ruscello limpido può essere bevuta? Qual è la differenza tra tracce e impronte? Quando inizia a trottare la volpe?
Consumo consapevole
Fino al 10% delle emissioni globali di CO₂ è riconducibile all’industria tessile, una percentuale che supera anche quella del trasporto aereo e marittimo. La community degli alpinisti ha quindi un potere enorme. Ogni anno, solo in Germania finiscono nella spazzatura circa 400.000 tonnellate di tessuti. La percentuale di tessuti biologici negli armadi tedeschi è in media inferiore all’1%. La produzione di cotone determina almeno il 20% dell’utilizzo di pesticidi a livello mondiale: tutte queste cifre ci spiazzano e devono far riflettere. Il capitolo “Consumo consapevole” chiarisce alcuni punti della giungla delle etichette e incoraggia a optare per degli acquisti alternativi.
Cura & riparazione
Con poche e semplici mosse, che chiunque può imparare a fare, è possibile riparare molti dei piccoli danni ai capi d’abbigliamento e all’equipaggiamento da montagna: un contributo importante per un uso sostenibile delle attrezzature. Quando la cura è adeguata, la vita di un prodotto può allungarsi notevolmente. Si tratta di un accorgimento importante, visto che circa il 40% dei tessuti nuovi rimane più o meno inutilizzato. Dal lavaggio corretto di un hardshell (quanta elettricità consuma in realtà una lavatrice a 60 °C rispetto a un lavaggio a 30 °C?) alla rimozione dei pallini, il capitolo contiene numerosi consigli sulla manutenzione e sulla riparazione dei capi. In modo giocoso e coinvolgente, i video tutorial offrono soluzioni semplici per prendersi cura dell’attrezzatura, dalla riparazione delle zip alla pulizia delle chiusure in velcro fino alla cucitura di piccoli fori.
ORTOVOX: SICUREZZA E FORMAZIONE
Come quasi nessun’altra realtà del settore dell’outdoor, Ortovox, l’azienda con sede a sud di Monaco di Baviera specializzata negli sport alpini, è sinonimo di sicurezza in montagna. Dal 1980 Ortovox protegge gli alpinisti con i suoi apparecchi di ricerca in valanga e dal 1988 propone abbigliamento funzionale che protegge dalle intemperie. Nel 2008, con il lancio della Safety Academy, è stato creato un programma di formazione online e offline. Nel corso degli anni l’obiettivo non è mai cambiato: proteggere gli alpinisti e la montagna stessa. Già nel 2017 Ortovox ha deciso di puntare alla neutralità climatica da raggiungere entro il 2024 – e il traguardo è ora molto vicino. A spingere Ortovox a lanciare la piattaforma multimediale protACT LAB sono stati gli effetti sempre più drastici dei cambiamenti climatici. protACT LAB è una raccolta di informazioni e al contempo una fonte di ispirazione dedicata alla community degli appassionati di sport di montagna. Lo scopo della nuova piattaforma è quello di rendere gli sport alpini più sostenibili e socialmente responsabili. Come riparare i capi d’abbigliamento? Come raggiungere la montagna in modo più sostenibile, senza grandi sforzi? Che impatto ha l’alpinismo sul cambiamento climatico? Oltre a suggerimenti concreti e a quelli che chiamiamo “mountain hacks”, protACT Lab raccoglie le sconvolgenti cifre legate ai cambiamenti climatici e attraverso una serie di storie e di ritratti, che spaziano dalla climber Lena Müller alla scienza dell’acqua e delle piante, mira a far riflettere e a sostenere il cambiamento.