Filippo Barazzuol interviene direttamente dal campo di gara

Neve bella ma non troppo abbondante e molti accumuli da vento hanno caratterizzato questa seconda tappa. Inoltre il percorso era stato ulteriormente ridotto a solo due salite.   

LA GARA –
 Già dalle prime battute di gara le posizioni ricalcano quelle del giorno precedente con la coppia francese Jacquemoud-Bon Mardion in testa seguita dagli alpini Eydallin-Lenzi e Beccari-Galizzi. Anche tra le donne gara simile a quella di sabato con davanti il duo Roux-Mireia seguite dalle italiane Martinelli-Rocca e terze le spagnole Zubizarrete-Bes.  Nonostante la lunga trasferta le coppie italiane erano una decina, e tutte sono riuscite a terminare la gara; tranne una, che purtroppo si è dovuta arrendere al furto degli sci avvenuto appena prima del via della seconda tappa.   
 
IL PERCORSO – Per la seconda tappa dell’Altitoy la partenza era prevista dal centro del paese di Lux. Con gli sci sullo zaino, si percorreva un discreto tratto tra viottoli e strade asfaltate per arrivare finalmente alla prima neve e calzare gli sci. La prima salita non presentava difficoltà e percorreva una dorsale da affrontare tutta sci ai piedi, per poi tuffarsi nel vallone sottostante. Da lì, rimesse le pelli e affrontato un ultimo tratto di salita, si scendeva fino all’arrivo posto sulla stradina da cui si era saliti.   

Peccato per le condizioni inclementi, che hanno costretto gli organizzatori a preparare percorsi di emergenza molto diversi dalle foto scattate gli anni scorsi ed esposte nel salone dove erano tenuti i briefing. Nello stesso salone erano presenti anche un piccolo banchetto che vendeva attrezzatura e un bar: come a ricordare una Pierra Menta, ma in versione ridotta.

La classifica finale è online sul calendario interattivo di skialper.it