Percorso ridotto per il maltempo

Oltre 180 concorrenti si sono sfidati sul percorso alternativo del vertical a Limone, finale delle World Series. Dalla partenza in linea al lungolago Marconi, sotto una fitta pioggia, armati di frontali, subito grande bagarre con Daniel Antonioli che ha provato a fare il passo con Philip Götsch, Nejc Kuhar, Stian Angermund, Emanuele Manzi e con il resto del gruppo a inseguire. Il campione del Team Bogn da Nia, Philip Götsch, dopo il successo a Canazei, è tornato sul gradino più alto del podio, abbassando il record del percorso alternativo: 43’19" il suo tempo, davanti a Stian Angermund, norvegese del Team Salomon, e Patrick Facchini che si conferma a livelli altissimi a conclusione di un’ottima stagione. Quarta piazza per un grande Marco Moletto e quinto Rullan Estarelles. A completare le dieci posizioni Petter Engdhal, Jan Margarit, Hannes Perkmann, Jonathan Wyatt ed Emanuele Manzi. Fuori dalle piazze che contano anche Ferran Teixido che chiude terzo il ranking mondiale dietro proprio all’italiano Götsch e al giovane Margarit, una promessa di cui sentiremo ancora parlare.
Al femminile con la Orguè concentrata sulla sky di sabato, si è presa le luci della scena Christel Dewalle andando a vincere e ad aggiudicarsi il titolo iridato di VK delle World Series con un tempo di 49’59" davanti a Valentina Belotti (53’15") e Hilde Aders (54’50").