«La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico di Marco Moletto (tesserato FIDAL), visti gli artt. 2.3 e 4.3.1 delle NSA, gli infligge la squalifica di 4 anni a decorrere dal 4 dicembre 2017 e con scadenza al 3 dicembre 2021. Condanna Moletto al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00». Con queste poche righe pubblicate sul sito di NADO Italia, l’organizzazione nazionale antidoping, viene sancita la squalifica dello skyrunner piemontese a seguito dal mancato controllo antidoping alla Pointe de Chaligne Skyrace dello scorso 16 luglio. Un episodio che Moletto aveva commentato su Facebook, parlando di una leggerezza, superficialità e ingenuità, ma che oggi ribadisce quando lo abbiamo sentito. «Ho commesso un errore – spiega Moletto – ero pronto a pagare, ma non mi aspettavo una sanzione di questa proporzione. Sono stato controllato prima di quella gara, agli Italiani, dopo quell’episodio ho ricevuto la visita dei NAS a casa, sono stato controllato altre due volte e sono sempre risultato negativo. Alle fine mi ritrovo con quattro anni di squalifica, mentre spesso chi risulta positivo viene sanzionato con molto meno. Adesso sono distrutto e disorientato: è davvero tanto, per chi come me gareggia per passione: non sono certo un professionista, vedrò se fare appello. Resta il fatto che passo per quello che non sono. E chi mi conosce davvero sa che come sono».