Emozioni da record al Kilometro Verticale Viavenna Lagunc. La storica gara chiavennasca oggi ha la vittoria dell’suatriaca Mayr che ritocca il primato del mondo, il norvegese Johan Bugge vincere tra gli uomini e Bernard Dematteis laurearsi campione d’Italia anche del Vertical chiudendo una stagione superlativa. Per la precisione parliamo di primato del mondo femminile senza ausilio di bastoni, stabilito per il secondo anno consecutivo dall’austriaca Andrea Mayr, capace di migliorare il proprio precedente primato di 35’54” e portarlo a 35’40”.

DONNE – Ma il successo dell’evento è stato chiaro fin dalle prime battute con una giornata di meteo perfetto, soleggiata e asciutta, il record di iscritti (oltre 245) e un parterre infinito di grandi campioni, giunti a Chiavenna attirati dal blasone internazionale della grande classica del vertical running, oggi valida anche come prova unica di Campionato Italiano e finalissima dell’Eolo Vertical Cup. Nella gara femminile c’erano pochissimi dubbi sul fatto che la vittoria potesse sfuggire all’austrica Andrea Mayr, solo il crono finale era oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori. Dopo qualche prova recente non del tutto all’altezza della fama di cannibale della sei volte campionessa del mondo di corsa in montagna, poteva esserci qualche dubbio sulla capacità di andare ancora una volta sotto i 36’. Dubbi spazzati via quasi subito, l’incedere poco elegante ma tremendamente efficace della formidabile atleta di Wels non ha lasciato nessuno scampo alle avversarie che la precedevano allo start, record frantumato e nuovo limite fissato a 35’40”, con buona pace degli almanacchi che vanno subito riaggiornati solo un anno dopo la grande impresa, sempre sua, dell’edizione 2017. Quasi 3’ i minuti rifilati alla migliore delle inseguitrici, la ruandese Primitive Niyirora (GS Orecchiella), molto brava a gestire il suo primo vertical con partenza accorta e finale in crescendo: per lei 38’47”. Terzo posto in 38’56” che vale il titolo italiano per Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina). Denisa Dragomir (41’39”), Ilaria Bianchi (42’03”), Sarah McCormack (42’13”), Samantha Galassi (42’28”), Elisa Desco (42’51”), Elisa Compagnoni (43’95”) ed Elisa Arvat (43’37”) le altre nella top-10 di giornata, con il podio italiano formato così da Sortini, Bianchi e Galassi.

UOMINI – Niente record nella gara maschile, ma una sfida emozionante sul filo dei secondi tra il norvegese Johan Bugge e Bernard Dematteis (Corrintime). 32’13” per il potente vichingo e 32’15” per il capitano azzurro. In terza piazza si accomoda un eccellente Henri Aymonod (Corrintime) con un 32’30”. Appaiati in quarta posizione a 32’55” Michele Boscacci e Davide Magnini, mentre poco sopra, a 33’03” si ferma Francesco Puppi. Nella top ten: settimo Patrick Facchini (33’36”), ottavo Nicola Golinelli (33’39”), nono Tiziano Moia (33’50”) e decimo Alberto Vender (34’21”) in una gara dal livello siderale che ha visto tra gli altri al via anche Lele Manzi, Marco De Gasperi, Micha Steiner e Jean Baptiste Simukeka.

SCUDETTO – Per Bernard Dematteis c’è il titolo italiano di Km Verticale, che rappresenta per il portacolori della Corrintime il quarto titolo assoluto della stagione dopo quello di Corsa in Montagna classico, quello a staffetta e naturalmente dopo la medaglia d’oro europea. Con lui sul podio tricolore anche Henri Aymonod (Corrintime) e Michele Boscacci (RAS Courmayeur). Il KV Chiavenna-Lagunc ha assegnato anche la Eolo Vertical Cup, al termine di una stagione lunga e appassionante, passata dal Vertical Nasego al Trofeo Jack Canali, dal Vertical del Corno di Tesero al Piz Tri Vertikal. Oggi nel tempio di questa disciplina ad alzare il trofeo della partnership da FIDAL ed EOLO sono stati Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) e Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana).