In campo femminile vittoria di Alma Rrika
Dopo due anni di maltempo finalmente una splendida giornata di sole per la terza edizione del Monviso Vertical Race. E finalmente ‘agibile’ il tracciato originale ormai consolidato in 4,175 metri di lunghezza per i ‘canonici’ 1000 di dislivello. Segnalati con appositi cartelli i 6 ‘muri’ di circa 200 metri di lunghezza che caratterizzano la fatica crissolese: Culubrira, Intermedia, Furnai superiori al 35%, poi si sale più dolcemente su Seggiovia, Granero e Ghincia comunque superiori al 30%. Ultimi 500 metri a tratti ancora innevati ma in condizioni ottimali grazie al grande lavoro dell’organizzazione (la Podistica Valle Infernotto e la Pro Loco di Crissolo) che ha provveduto a spalare una apposita ‘trincea’. 152 partenti con grande lotta in campo maschile: vittoria di Massimo Galliano del Roata Chiusani (in 39’13"), atleta alle dipendenze tecniche di Beppe Viale, già componente della nazionale e vincitore della Coppa del Mondo a squadre, davanti a Giovanni Gerbotto suo compagno di squadra (in 39’29"), conosciuto nel mondo dello sci alpinismo ma ormai habitué delle skyrunning, terzo Fabio Bonetto (39’41") giovane promessa dell’Atletica Val Pellice, quarto Paolo Bert (41’03"), il campione di casa, tesserato per la Podistica Valle Infernotto, vincitore di numerose sky race in giro per il mondo. E’ stato Galliano a ‘menare la danza’, correndo anche sulle pendenze più impegnative, tallonato da Gerbotto e Bonetto, sempre a poche decine di metri su tutto il percorso. Non è stato record ma la giornata è stata, per fortuna, più calda che nelle precedenti edizioni. Il livello tecnico è stato comunque impressionante: 43 atleti sotto i 50 minuti e 125 sotto l’ora. In campo femminile vittoria in scioltezza di Alma Rrika (Tranese), ovviamente una specialista. Per lei vita più facile con tempo finale di 47’18” davanti alla rappresentante del Baudenasca, Marina Plavan (51’12") che evidenzia doti di scalatrice estrema, con Daniela Bonnet del Val Pellice (53’26") ad occupare il terzo gradino del podio.