Caldo record e primato del percorso di Pigoni al Cortina Trail
Era stato lanciato anche un hashtag #breaking12, per scendere per la prima volta nella storia della più importante gara ultra italiana dotto le 12 ore. Gli atleti in gara oggi tra le Dolomiti di Cortina però hanno dovuto combattere, oltre che contro il tempo, con un altro nemico, il grande caldo. Sole e colonnina di mercurio su valori molto elevati, anche in quota, hanno fatto sentire il loro peso e così, se si esclude una prestazione super di Matteo Pigoni (Scarpa), nel Cortina Trail, gli altri record di percorso sono rimasti imbattuti. La LUT 2017 si chiude nel segno del tricolore, di quello francese sulla gara lunga, con le vittorie di Fabien Antolinos e di Caroline Chaverot, e di quello italiano nel Cortina Trail, vinto da Pigoni e da Silvia Serafini.
LUT – C’era la folla delle grandi occasioni ieri sera alle 23 alla partenza da Corso Italia, il salotto di Cortina. I top davanti, la pancia del gruppo dietro, tra saluti, sfottò e pacche sulle spalle. La lunga notte si è subito mangiata una parte di gara. Ritmi veloci davanti, con lo spagnolo Pau Capell davanti per buona parte della prova. Poi al km 75 circa, il vincitore ha raggiunto il duo di testa formato dallo spagnolo e dallo statunitense Seth Swanson (The North Face). «Ho fatto la mia gara, senza obiettivi di classifica, ma cercando di dare il massimo in ogni sezione, senza sprecare le energie nella prima parte, quando sono arrivato in testa ho capito che avevo le mie possibilità perché Pau Capell era in difficoltà (si ritirerà, ndr), ma Swanson stava bene ed era chiaro che la vittoria si sarebbe decisa negli ultimi chilometri» ha detto il francese del team Mizuno. Vittoria tirata, in 12h32’34’’, con circa due minuti di distacco, e successo importante per il francese. Al terzo posto la sorpresa di giornata, il norvegese Erik-Sebastian Krogvig, del team La Sportiva Norvegia, in 13h09’21’’, che ha tolto per pochissimi minuti (per la precisione 2 e 2 secondi) la gioia del podio a un comunque felicissimo Fulvio Dapit (Team Crazy/La Sportiva): «Per me è come una vittoria, volevo chiuderla e chiuderla bene, non avete idea della fatica che si fa a fare una gara come questa», le sue parole al traguardo. Gara no per due tra i più attesi atleti italiani, Daniel Jung (Scarpa) e Giulio Ornati (Salomon). Il primo si è ritirato a causa di un problema muscolare, il secondo ha chiuso diciottesimo: «Non era giornata, ma volevo comunque arrivare al traguardo» ha detto all’arrivo. Sotto tono anche due top del calibro di Gediminas Grinius (Vibram) e Didrik Hermansen (Asics), dodicesimo e sesto al traguardo. Fatica vera per tutti, anche per una super-domma come Caroline Chaverot, che ha chiuso in 14h05’45’’. La francese del team Salomon, in ombra in avvio di stagione a causa di un problema alla tiroide, ha avuto ragione della neozelandese (Scott) Ruth Croft (14h51’36’’), stremata al traguardo, e di Lisa Borzani (Tecnica, 15h53’59’’). «È stata una gara molto dura, il caldo non ha dato tregua, e ho visto anche tanti uomini davanti a me in difficoltà» ha detto la francese al traguardo. La sua prestazione, anche se non da record e superiore a quella della vittoria del 2015, è di valore, con un dodicesimo posto assoluto. Quarta la francese Maud Gobert, quinta la polacca Ewa Majer. Al quinto posto della classifica maschile il rumeno Robert Hajnal, all’ottavo e decimo due colonne del trail come Seb Chaigneau e Julien Chorier.
CORTINA TRAIL – Partenza alle 8 e, probabilmente, la gara dove il caldo ha influito di più, perché corsa praticamente tutta a temperature roventi. Condizioni che rendono ancora più importante la vittoria di Matteo Pigoni (Scarpa), con il tempo record di 4h28’52’’. Secondo Enzo Romeri (CMP, 4h37’26’’) e terzo il polacco Pawel Krawczyk (Dare2b, 4h42’31’’). Al quarto posto Christian Modena (New Balance) al fotofinish su Francesco Rigodanza (Spirito Trail). Da segnalare l’ottima prestazione, con il nono posto, di Marco Zanchi, al rientro dopo qualche problema di salute. Doppietta italiana tra le donne con la vittoria di Silvia Serafini (Tornado) in 5h24’56’’ e il secondo posto di Francesca Pretto (Summano), mentre terza è arrivata la francese Gerance Blaut. Settima Fernanda Maciel.