Un'altra gara memorabile ad Alba di Canazei
A Canazei si sta catalizzando un’atmosfera da evento assoluto. Il Vertical della Crepa Neigra, con il suo percorso bellissimo, diretto, spettacolare ed unico nel suo genere non è è più una gara di contorno rispetto alla main race della domenica, come poteva esserlo fino a qualche anno fa, ma attira sempre più attenzione da parte del pubblico e degli atleti.
E infatti l’attesa che si è creata in queste ultime settimane non è andata delusa, e subito nel vertical di oggi ben tre atleti sono rimasti sotto il tempo di Urban Zemmer che resisteva dal 2010: lo stesso Zemmer, che a 43 anni si è migliorato ancora ed è giunto secondo dopo una battaglia all’ultimo respiro; Philip Götsch, terzo, che non smette di stupire ad ogni gara e in ogni specialità; e soprattutto Kilian Jornet, che nelle ultime due settimane ha gareggiato coprendo più chiometri di un aereo di linea, abbassando record su record.
RECORD! – Compreso questo del Vertical della Crepa Neigra: 32′ 43" il nuovo tempo, 33 lunghissimi secondi sotto i 33′ 16" del 2010. In 33 secondi questi uomini salgono alla velocità di una moto distanze che li portano dall’essere ancora dei puntini difficilmente riconoscibili, fino ad arrivare addosso allo spettatore molto, molto prima che se lo aspetti.
Nella particolare classificazione Skyrunning questo tempo è anche il nuovo record mondiale nella fascia di quota con arrivo tra i 2000 e i 3000 metri.
LA GARA – Urban Zemmer, Kilian Jornet e Philip Götsch hanno fatto il vuoto e sono saliti alternandosi a tirare. Al rilevamento dei 550 metri erano incollati con Götsch davanti. Fuori dal bosco sempre attaccati, a tutta, e nessuno mollava un millimetro. Alla forcella tirava Zemmer in forcing, e nessuno cedeva niente. Poi la pendenza si abbassava leggermente, per il breve traverso che porta agli infernali 50 metri positivi sotto il traguardo: e qui Kilian ha fatto quella differenza che ha conservato sul muro di gradini erbosi. Sette secondi a Zemmer (32′ 50"), e 11 a Götsch (32′ 54"). Nejc Kuhar, vincitore 2012 , ha impiegato 34′ 25" e si è piazzato al quarto posto, con oltre 1′ 30" di ritardo dal gruppo di testa e a 1′ 42" da Kilian.
IL VERTICAL DELLE DONNE – Antonella Confortola continua a confermarsi il riferimento del popolo del vertical femminile. 41′ 02" il tempo che le consentito di distanziare di quasi 2′ Emelie Forsberg, regina appena riconfermata delle distanze lunghe. Dopo soli 8" è giunta terza la ceka Iva Milesova, e dopo soli altri 9" Silvia Serafini, che non correva certo sul suo terreno preferito.
KILIAN – Kilian ha vinto un vertical di mezz’ora cui erano presenti tutti gli uomini più in forma del momento su questo terreno particolare. Praticamente uno sprint in apnea, se confrontato alle distanze su cui ha corso nelle ultime gare… e va assolutamente ricordato anche il nuovo record di 4h 57′ per andata e ritorno Chamonix-Monte Bianco di 10 giorni fa.
Il ‘Sentiero del fulmine’ non perdona: non ha mai un cedimento in cui si possa alzare la testa e tirare un respiro in più. Bisogna essere freschi e in condizioni perfette, altrimenti gli altri se ne vanno. Sono pendenze mai scorrevoli, su cui sarà difficilissimo stabilire record assoluti sui 1000m+. Il pendìo è così ripido che butta indietro se ci si sbilancia, e si sente la gravità spingere contro. Un terreno da gara sull’uomo, più che da tempo.
Ha vinto quello che doveva essere il più stanco di tutti. Ma dopo la gara, parlando di gare e di Monte Bianco, ci ha detto il semplicissimo perché: «Quest’anno sto proprio bene».