Cinque italiani su sei sul podio della terza tappa
Un po’ tutto secondo copione nella terza tappa della Pierra Menta. L’unico colpo di scena prima della gara: Palzer e Bonnet non sono al via. Il giovane svizzero è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio (ma non quello infortunato ai Mondiali) dopo una scivolata nell’ultima discesa della prova del giovedì. Poteva essere il tema del giorno, la lotta per il terzo posto nella generale tra la coppia Red Bull e quella dell’Esercito Boscacci-Maguet, con distacchi ridotti tra le due squadre, dopo la penalizzazione. Invece, le prime posizioni sembrano così consolidate. Giornata di sole a Le Planay: di notte la temperatura è calata, la neve ha tirato un po’: veloce in traccia in salita, crostosa, ma ancora sciabile nelle prime discese, impegnativa nell’ultima in mezzo al bosco. Soprattutto per gli atleti che sono passati lì per primi e che hanno trovato segni duri che cedevano, una parte valangiva, dossi e saltini. Meglio invece per il gruppone quando la neve è stata ‘lavorata’ dai primi e trasformata dal caldo.
Il primo posto è in cassaforte, Lenzi-Eydallin fanno ancora una volta la gara perfetta, ancora una volta davanti a tutti sul traguardo, con un vantaggio salito nella generale a 11’15”. Hanno attaccato sulla prima salita, poi hanno viaggiato in solitaria sino al traguardo. Ma entrambi non vogliono parlare di vittoria. «Non siamo supereroi – spiega Eyda – siamo andati forti, ma tutto è filato al meglio anche nella gestione della gara: nessuna rottura, nessuna penalizzazione». Anche il Lence è sulla stessa linea. «Il vantaggio è importante, speriamo di fare passerella l’ultimo giorno, ma dobbiamo essere attenti sino all’ultimo metro».
I secondi restano Kilian Jornet e Alexis Sevennec, ma hanno avuto i loro problemi. Dietro a Lence-Eyda, infatti c’è stata bagarre. Boscacci e Maguet sono andati all’attacco, seguiti da Kilian-Sevennec e Favre-Barazzuol. Ancora qualche problema di materiale per gli azzurri, Kilian nell’ultima discesa trova un salto ‘infido’ che lo sbalza addirittura con la testa nell’acqua del ruscello a valle. Favre invece disegna le linee giuste, Pippo Barazzuol lo segue: sono loro i secondi con undici secondi su Boscacci-Maguet e 33 su Kilian-Sevennec. Nella generale Kilian-Sevennec sono comunque saldamente secondi, con quasi 5’ di vantaggio su Boscacci-Maguet, che a loro volta hanno 1’07” su Favre-Barazzuol. Il resto della classifica non cambia granché. Quinti Bon Mardion-Gachet a più di dieci minuti da Favre-Barazzuol (sono a 28’ dai primi), sesti Kuhar-Skjervheim, settimi Nil e Oriol Cardona Coll. Ottava piazza per Stefano Stradelli con Samuel Equy, nono Filippo Beccari con il francese Perillat Pessey, con decimi un grande della Pierra come Florent Perrier insieme a Pierre-françois Gachet. Nei venti, restano tredicesimi Lois Craffonara e Michael Moling, salgono al quattordicesimo posto Martin Stofner e Noé Thaler.
FEMMINILE – Le sorprese nel primo giorno sono finite. Nuova cavalcata solitaria di Emelie Forsberg e Laetitia Roux: 8’ alle svizzere Fiechter e Pont Combe, oltre un quarto d’ora nella generale. Terza piazza sempre nelle mani di Axelle Mollaret e Lorna Bonnel a più di 25’. Quindi le statunitensi Young-Smiley, quinte Candice e Léna Bonnel, sempre le seste le ’sister’ valdostane Annie e Katrin Bieler.