Abbiamo ricevuto alcune mail di racconti delle vostre storie, o meglio delle vostre storie di gare in giro per il mondo. E allora spazio ai vostri racconti: il primo dedicato alla Pierra Creta in Grecia. Se volete partecipare anche voi con le vostre storie, sapete come fare, i nostri indirizzi mail li conoscete.

Fare sci alpinismo a Creta, a me e ai miei amici, ha regalato bellissime emozioni e siamo felici di condividerle. Siamo appena tornati dall’isola dove abbiamo fatto quattro giorni di skialp, partecipando anche alla Pierra Creta, la gara di sci alpinismo più a sud d’Europa.
Il nome prende spunto dalla prova più prestigiosa del mondo dello ski alp: la Pierra Creta è una manifestazione biennale giunta alla quarta edizione, disegnata sul monte più alto del isola, il Psiloritis che tocca quota 2456 metri. Le abbondanti nevicate hanno reso impegnativo il lavoro degli organizzatori che hanno preparato comunque un bellissimo percorso con partenza a quota 1200 metri per dare poi spazio a cinque salite e altrettante discese, con due tratti a piedi di cui uno con ramponi, e ovviamente il passaggio sulla cima per un totale di 1800 metri dislivello su 16 km.

Purtroppo, il giorno della gara, la fitta nebbia ha costretto gli organizzatori a rimandare la partenza per ritracciare un nuovo percorso più corto, affrontato da 186 atleti divisi in 93 coppie, provenienti da 11 nazioni. La vittoria è andata agli italiani Dorfmann-Verra seguiti da greci e norvegesi. Gli atleti hanno avuto le stesse sensazioni delle gare alpine con una aggiunta di calore esotico greco. Se volete andare nei prossimi anni, le informazioni le trovate sul sito pierracreta.gr, oppure sulla pagina Facebook Pierra Creta dove ci sono anche un sacco di foto.

Oltre alla gara, Creta si presta bene per fare vero ski alp, la neve è scesa fino a 1100-1200 metri, le salite sono dolci, mai troppo impegnative e le discese presentano una pendenza perfetta per farsi anche 1000 metri di dislivello in un sol boccone. Per le gite il monte più appropriato è il Lefka Ori: lì abbiamo fatto due gite fantastiche.
Cosma Verra