Nelle Alpi resistono ottime condizioni sulle pareti dello sci estremo
Continua la stagione eccezionale per lo sci ripido ed estremo.
Lunedì 27 maggio quattro sciatori e uno snowboarder hanno sciato la parete Nord della Becca di Gay, circa 500 metri con pendenze oltre 50° in alcune sezioni. Si tratta di Davide Terraneo, Diego Margiotta, Andrea Bormida e Matteo Tagliabue con gli sci, più Pietro Marzorati con la tavola, freschi primi ripetitori della Nord del Disgrazia.
La discesa ha richiesto una sola calata su abalakov per via di 40 metri di ghiaccio praticamente scoperto. Per il resto le condizioni erano perfette.
Le continue nevicate primaverili, accompagnate da temperature quasi invernali, hanno coperto bene uno scivolo di ghiaccio su cui negli ultimi anni non si era praticamente mai agganciata neve. L’avvicinamento è avvenuto dal versante piemontese (Lago di Teleccio, rifugio Pontese, colle Baretti). Quindi il ritorno, dopo la salita e la discesa per la Nord, ha richiesto la risalita del colle Baretti dal versante Valnontey.
Si tratta di un itinerario che unisce grandi dislivello e sviluppo ad un alto tasso tecnico anche durante la salita della Nord la cui uscita, sulle rocce di destra, può presentare passaggi di misto attorno al IV se non eccezionalmente innevata. In partenza bisogna quindi prevedere al seguito tutto il materiale di cordata.
Il tutto in una zona isolata e complicata da raggiungere qualunque versante si scelga. Sul numero 89 di Ski-alper, attualmente in edicola, sono dedicati ampi spazi al diffuso revival dello sci ripido in questa stagione.