L’Italia chiude al secondo posto nel medagliere dei Mondiali, alle spalle della Svizzera. «Bilancio comunque positivo – conferma il dt azzurro Stefano Bendetti – abbiamo avuto tante conferme, ma aspetti su cui lavorare. Alla fine ci sono un po’ mancate le medaglie dai Cadetti, abbiamo un anno per preparare al meglio le gare olimpiche giovanili (che andranno in scena sempre a Villar in occasione della terza edizione del Giochi Olimpici Giovanili di Losanna 2020 in programma 9 al 22 gennaio 2020, ndr)». Su tutti spicca la prestazione di Robert Antonioli, cinque medaglie, due d’oro, sul podio in tutte le specialità. «Che fosse in forma lo sapevamo – ancora Bendetti – e che andasse forte dappertutto anche, ma che tenesse per tutto il Mondiale, non dico che sia stata una sorpresa, ma certamente ha stupito un po’ tutti per la sua capacità di essere competitivo sempre, soprattutto in un periodo, dove sta iniziando una specializzazione sempre maggiore».
E allora ecco Robert: «Tanta roba, questi Mondiali per me. Sono due giorni quasi non riesco a camminare, tanto mi fanno male le gambe. Ma mi sarei preoccupato non fosse stato così… Mi godo queste medaglie, una grande soddisfazione, perché un Mondiale è sempre un Mondiale. Ed è anche un segnale della mia bella preparazione estiva (comprese le uscite ‘veloci’ sul Bianco e sul Rosa con Denis Trento, ndr). La testa? Senza la testa le gambe non vanno, ma sono stato sempre molto sereno e concentrato, carico per le mie gare. Solo nella prova a squadra ho sofferto perché davvero non ne avevo, ma con la testa e l’aiuto di Miky (Boscacci) anche lì ce l’ho fatta a salire sul podio». E adesso la Coppa del Mondo. «Beh, ci provo sicuramente. In questo periodo la forma c’è, la fatica dei Mondiali si recupera, speriamo di mantenerla sino alle finali di Madonna di Campiglio. E poi ci provo anche con il Mezzalama, non l’ho mai vinto… Testa sotto per questo finale di stagione».