Il catalano ci racconta la sua corsa all'Ile de Reunion
Son già passati due giorni da quando sono tornato dal Gran Raid della Reunion, una corsa di 163 km e 10000 m di dislivello nell’isola della Reunion. E’ stata una corsa spettacolare, molto dura a livello psicologico ma anche tecnico, con sentieri e sterrati diversi fra loro, vulcani, foreste tropicali, monti, coste… Abbiamo anche avuto l’opportunità di seguire in diretta durante la prima notte di corsa l’eruzione del vulcano Piton della Fournaisse e correre attraverso luoghi come il circo di Mafate, patrimonio dell’Unesco.
Per quanto riguarda la competizione, sono molto soddisfatto della corsa, sono partito tranquillo e grazie a una buona alimentazione e idratazione, ho rimontato la classifica fino a Saint Denis dove un certo vantaggio mi ha permesso di meglio gustarmi la vittoria davanti a Antoine Guillon e Thierry Techer.
Ma a vincere è stato soprattutto l’ambiente, lo spettacolare arrivo a Saint Denis e la moltitudine di spettatori che ti incitano.
Ho passato qui una settimana molto intensa e piena di emozioni che vale la pena di rivivere.
Grazie a tutti per il vostro aiuto, anche se si tratta di sport individuale è stata comunque la forza e il sostegno della squadra a permettermi di vincere.
Un grande ringraziamento a Laurent Allart che mi ha accolto in casa sua occupandosi della stampa, dei rifornimenti in corsa.
E adesso gli sci…