Quarta nell’assoluta, terza nell’individuale e nel vertical
E dire che alle finali in Val d’Aran non ci voleva andare. Invece Katia Tomatis è tornata a casa con due terzi posti, nella classifica finale dell’individuale e del vertical, oltre al quarto nella overall, la migliore delle italiane. «È vero – conferma la cuneese – ero indecisa se partecipare alle finali per non caricare troppo il ginocchio che mi ero infortunato, anche perché voglio finire la stagione con il Mezzalama, dove sarò al via con Alba De Silvestro e Axelle Mollaret. Invece ho fatto bene: due podi nelle graduatorie di specialità, il quarto nella generale, migliorando di una posizione rispetto al 2016: meglio di così, sono davvero contenta». Già come sta il ginocchio? «Meglio, decisamente meglio. Martedì ho provato tutto il percorso del Mezzalama, ho forzato un po’ in discesa, qualche fastidio, ma nulla di particolare. Alla fine questo problema non ha condizionato più di tanto la stagione di Coppa, anche se ho ‘perso’ la Pierra». Mentre prepara il Mezzalama già guarda la stagione estiva: lei non è una pro, ma gestisce un rifugio nella ‘sua’ Valle Stura, il Malinvern, nel cuore delle Alpi Marittime. «A Pasqua apro per qualche giorno, poi ancora allenamenti per l’ultima gara stagionale. Dopo solo uscite senza cronometro, solo per divertimento. E a inizio giugno si inizia a lavorare per davvero».