A qualche ora di distanza da quelle terribili ore passate sul GVII aspettando l’elicottero dei soccorsi emergono i dettagli dell’incidente accaduto a Francesco Cassardo, che stava scendendo la montagna insieme a Cala Cimenti. A raccontarle lo stesso Cala in un post su Facebook: «Sono arrivato in cima al GVII, ero felicissimo, non riuscivo a crederci! Ho chiamato Erika per farle sapere che ce l’avevo fatta! Francesco non è arrivato in cima, gli mancavano 150 metri, non è riuscito a superare un crepaccio e poi era preoccupato per la discesa. Voleva conservare lucidità e forza. Quando ho incontrato Francesco durante la discesa con gli sci la parte più ripida non l’avevo ancora fatta. Quando sono arrivato in fondo gli ho scritto con l’Inreach che la discesa non era semplice e di fare la prima parte dalla cima che era leggermente meno ripida per provare, e che se non si sentiva a suo agio già lì, di togliere gli sci per la seconda parte. La montagna è molto ripida specialmente nella parte inferiore e la neve era molto dura, condizioni perfette per un buono sciatore ma che non permettono errori, lui ha fatto un errore proprio all’inizio della parte super ripida e ha iniziato a precipitare testa-piedi testa-piedi per 450 metri, saltando in velocità la terminale e fermandosi solo alla base della montagna Nella caduta ha perso tutto, zaino e vestiti, rimanendo solo con la maglietta intima strappata». Il momento più difficile? «Sicuramente la sera quando ho capito che l’elicottero non sarebbe arrivato e quindi ho dovuto lasciare solo Francesco per circa due ore, che stavo riscaldando col mio corpo, abbracciandolo, per andare a prendere i sacchi a pelo e il fornelletto in tenda. Ho seriamente temuto di trovarlo morto al mio ritorno, e invece respirava ancora. Per la seconda volta quel giorno mi ha stupito. Ha dimostrato una grande forza». Intanto la prima tac «non evidenzia nessun trauma alla colonna cervicale, nessun trauma all’addome e nessun versamento, nessun trauma e versamento al cervello. Ha una frattura ad un polso e forse al gomito. Forse anche qualche dito. Ci sono congelamenti alle dita delle mani e al naso».

Iscriviti alla newsletter


Mulatero Editore utilizzerà le informazioni fornite in questo modulo per inviare newsletter, fornire aggiornamenti ed iniziative di marketing.
Per informazioni sulla nostra Policy puoi consultare questo link: (Privacy Policy)

Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento a piè di pagina delle nostre e-mail.

Abbonati a Skialper

6 numeri direttamente a casa tua
43 €per 6 numeri

La nostra sede

MULATERO EDITORE
via Giovanni Flecchia, 58
10010 – Piverone (TO) – Italy
tel ‭0125 72615‬
info@mulatero.it – www.mulatero.it
P.iva e C.F. 08903180019

SKIALPER
è una rivista cartacea a diffusione nazionale.

Numero Registro Stampa 51 (già autorizzazione del tribunale di Torino n. 4855 del 05/12/1995).
La Mulatero Editore è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697

Privacy Policy - Cookie Policy

Privacy Preference Center

X