E Antonella Confortola non si ferma mai

Tadei Pivk aveva il pronostico dalla sua, ma non ne ha affatto sentito il peso. Più ancora degli oltre 7′ finali inflitti a Ionut Zinca, ha impressionato la sua facilità di corsa in tutte le fasi di gara e su ogni terreno.   

I PARZIALI DEL VINCITORE –
Sul tratto iniziale della Skyrace, coincidente con il Vertical del Cornon, ha realizzato un tempo che l’avrebbe collocato al terzo posto sul relativo podio: 2′ 06" in cascina sul primo inseguitore.
Tratto centrale misto  veloce ma con neve e fango : altri 2′ 30" di vantaggio da sommare.
Sezione finale mista con la lunga discesa che riportava aTesero: miglior parziale, nettamente anche sugli specialisti del downhill.
Il livello della sua prestazione è ancora più evidente se si considera che in questo tratto ha comunque fatto meglio di 1′ 30" rispetto a Ionut Zinca che proprio qui ha costruito il suo podio, con una discesa travolgente che l’ha portato dal settimo iniziale fino al secondo posto finale.  

DIFFERENZE VISIBILI –
Ma la differenza di prestazione di Pivk è visibile sul terreno, prima ancora di conoscerne le proporzioni numeriche. Se per tutti gli altri la corsa in salita su sentiero consiste nei classici saltelli, i 190 centimetri di altezza di Pivk sviluppano passi di corsa vera e propria. Sembra di vedere un medio su pendenze stradali…invece poi passano gli altri e magari camminano!  Un runner completissimo ed evidentemente in grande forma.  

LA SKYRACE DEGLI UOMINI –
La Stava Skyrace 2013 è stata modificata nel percorso per via  della neve distribuita su tutte le parti alte, quindi nessun confronto é possibile con i tempi delle edizioni precedenti.
Tadei Pivk ha vinto in 2h 14′ 11", staccando Ionut Zinca di 7′ 21" in ritardo di forma e comunque grande discesista e lottatore: un metro dopo il traguardo si è bloccato in ginocchio, più commosso che stremato. Paolo Bert ha fatto una gran gara nella prima e parzialmente nella seconda parte, e in discesa è stato l’ultimo a venir riassorbito da Zinca: 20" il suo ritardo, accumulato solo negli ultimissimi minuti.
Grande discesa anche per Matteo Piller Hofer, e grandissima per Paolo Gotti dato quarto a pochi minuti dall’arrivo, in rimonta dalla nona posizione iniziale. Rimonta interrotta da una brutta caduta, seguita da un’altra provocata dal crampo conseguente alla prima: circa 1′ perso per risolvere il problema, e addio sogni di podio.  

ANCHE LE DONNE RISPETTANO I PRONOSTICI –
Dopo il passaggio dei primi concorrenti uomini, il terreno in alto è diventato un frullato di fango e neve scivolosissimo, con cui han dovuto fare i conti anche tutte le donne. Antonella Confortola, forse più specializzata nei Vertical ultimamente, ha costruito la sua gara nella prima parte ripida: quasi 5′ di vantaggio per lei sul Cornon, e poi Emanuela Brizio, Debora Cardone e Nadia Scola in 20 secondi. Entro un altro minuto le successive tre: Dimitra Teocharis, Chiara Gianola e Lisa Buzzoni.
Poi la Confortola ha gestito le discese, realizzando comunque il miglior tempo nella sezione centrale, seppure di pochi secondi. Migliore ultimo parziale invece per Emanuela Brizio, seguita da Debora Cardone e dalla Confortola.
Al traguardo i tempi si sono  così riallineati. Antonella Confortola ha vinto in 2h 48′ 06", con 1′ 27" di vantaggio su Emanuela Brizio e 5′ 03" su Debora Cardone.
Bella gara della non specialista Nadia Scola, ai piedi del podio.

Le classifiche Stava Skyrace e Vertical Cornon sono inserite nel database del calendario di Ski-alper