Dominio dell'atleta catalano nella prova individuale in Val Comelico

Nuvole e un po’ di nebbia questa mattina sulla partenza della Pitturina Ski Race, unica tappa italiana di Coppa del Mondo. Gli sforzi degli organizzatori, però, dopo il rinvio forzato dello scorso fine settimana, sono stati premiati e la gara è partita regolarmente, nonostante un’ulteriore nevicata di venti centimetri che nella notte si è aggiunta all’imponente massa di neve che già ricopriva la Val Comelico. Partenza subito velocissima da Sega Digon, con i migliori davanti a darsi battaglia. Il treno dei più forti nelle prime battute è stato condotto dal francese Alexis Sevennec, poi per almeno metà gara da Damiano Lenzi, ma quando il pendio ha iniziato ad impennarsi sotto le pelli dei concorrenti è stato Kilian Jornet a portarsi davanti. Il catalano ha dapprima duellato con l’avversario di sempre, William Bon Mardion, poi l’ha gradualmente staccato, tagliando il traguardo dopo un ora e quarantanove minuti con più di un minuto di vantaggio su tutti.

In terza posizione è sfrecciato Damiano Lenzi, dopo aver scavalcato proprio negli ultimi metri Manfred Reichegger che per lunghi tratti della gara ha tentato di stare attaccato ai primi due. Al quinto posto un ottimo Pietro Lanfranchi. Seguono Anton Palzer (primo Espoir), Lorenzo Holzknecht e Matteo Eydallin.

Negli Espoir abbiamo già detto di Anton Palzer, alle sue spalle il nostro Nadir Maguet e il francese Leo Viret. Tra le donne consueta straripante vittoria di Laetitia Roux davanti all’avversaria di stagione, l’elvetica Maude Mathys. Tra gli Junior bis dell’emergente Oriol Cardona che è riuscito a precedere il nostro Federico Nicolini e l’elvetico Remi Bonnet. In campo femminile la valtellinese Giulia Compagnoni ha ‘rovinato la festa’ all’atleta di casa Alba De Silvestro, precedendola sul traguardo, terza posizione per la transalpina Sophie Mollard.

La gara Open è stata vinta da Roberto De Simone davanti a Davide Pierantoni.

A seguire commento tecnico, dichiarazioni a caldo, foto e classifiche dal nostro inviato in pista Guido Valota