Pubblico incantato dal duello Faifer-Nicolini

Belle gare anche oggi sul ghiacciaio Presena. Tre diverse partenze, posticipate a iniziare dalle 10.30 come ci si aspettava, fino a quella delle ragazze data alle 12.00. Organizzazione perfetta dell’Adamello Ski Team, in linea con quanto già mostrato negli ultimi anni (vedasi Adamello Ski Raid) e anche ieri.

Non era facile ricavare percorsi di gara in queste condizioni, e per giunta belli. Bastava uscire dalle bandierine per finire nei campi minati di sassi acquattati sotto il pelo della neve. Clima solo poco più fresco di ieri, in una giornata che definire perfetta è ancora poco.  

LA GARA JUNIOR –
I più numerosi e spettacolari, con un lotto allargato di pretendenti al podio.  Giro unico di 450 metri positivi, che ricalcava quello del trofeo Crazy di ieri aggiungendo un pendìo con gli sci e un crinale da risalire a piedi.

A metà gara il podio sembrerebbe affare di Nicolini, Faifer e Vanzetta, con Canclini a qualche decina di metri. I primi due viaggiano insieme, facendo qualche metro di elastico a seconda del terreno finchè Federico Nicolini allunga sull’ultima salita. Ripartono dal sottocresta del Maroccaro a pochi secondi, che si riducono a pochi metri finchè, nello stesso punto in cui ieri aveva raddrizzato la linea Robert Antonioli, raddrizza anche Faifer. Straight-down a 80 Kmh anche per lui e sorpasso di Nicolini, che raddrizza a sua volta ma troppo tardi. Piombano all’ultimo cambio d’assetto distanziati di 8 secondi, Nicolini ne recupera 5 ma dopo 20 metri di risalita paga la fretta e perde uno sci. Il tempo di rientrare nell’attacco in meno di 10 secondi e Faifer guadagna i venti metri che valgono la vittoria a mani alzate.

Grande thrilling tra il pubblico, in posizione ideale per assistere a una discesa che ha fatto rizzare i capelli in testa a tutti. Bella gara anche di Gianluca Vanzetta e Pietro Canclini, giunti a distacchi regolari.  

CADETTI IN CRESCITA TECNICA –
Bello spettacolo anche tra i 30 cadetti, che crescono tecnicamente e lo mettono in mostra soprattutto in discesa. Davide Magnini è partito controllando da dietro, come suo solito. Scaldato il motore ha salutato la compagnia e ha fatto gara solitaria, con l’usuale dimostrazione di tecnica raffinatissima su ogni terreno. Resta forse vulnerabile in discesa…ma chi glielo fa fare, di prendersi dei rischi quando viaggia con 3′ di vantaggio sugli inseguitori? Hors catégorie. 

Gabriele Leonardi soffre la prima salita dove naviga piuttosto indietro, verso la decima piazza. Ma poi recupera forze, fiducia e posizioni su posizioni giungendo addirittura secondo davanti a Omar Campestrini. Insieme con lo straight-down di Faifer, il gesto atletico di giornata.  

LE RAGAZZE TUTTE INSIEME –
Sullo stesso percorso dei cadetti, ridotto di circa 100 metri positivi rispetto a quello degli junior, hanno gareggiato junior e  cadette per l’occasione unite nella lotta. Relativamente poche ma molto buone, con interessanti novità e tutto il lotto in crescita. 
Giulia Compagnoni ammazza subito la gara come prevedibile, anche in virtù di un migliorato tono muscolare e dei progressi in discesa.
A un distacco già superiore ai 4 minuti si presentano davanti al tratto gradinato le inseguitrici: un gruppetto compatto con Erica Rodigari, Natalia Mastrota, Michela Martinelli, e a poco Laura Corazza e Jenni Antonioli. La classifica si fa nell’ultimo tratto di salita mentre Giulia Compagnoni sta già calando sul traguardo. Erica Rodigari conquista il secondo posto junior davanti alla new entry Michela Martinelli, data in ritardo di preparazione. Giulia Murada vince tra le cadette, con 25 secondi su Laura Corazza e quasi 3′ su Jenni Antonioli.   

SENTI CHI PARLA –
Vince il premio per la migliore di oggi Robert Antonioli mentre segue in discesa la sorella Jenni (anno 1999 = 14 anni) e le grida «…ma va’ piano!!! …ma stai attenta!!!»  

CLASSIFICHE –
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