Contesa tra Italia e Francia per il risultato della Team Race di Claut

Sono passati sette mesi da quando abbiamo visto mettere al collo di Matteo Eydallin e di Denis Trento la medaglia d’oro della gara a squadre dei Mondiali di Claut, ma ai francesi la decisione della Giuria non va giù. Nei prossimi giorni, precisamente il 30 settembre, ci sarà un incontro tra Antoine Cina, Presidente di Giuria a Claut 2011 e la Federazione francese. Se non si dovesse trovare un accordo, il passo successivo sarà il tribunale di Losanna.
Torniamo a domenica 20 febbraio. La gara a squadre è nelle ultime fasi, in testa, con un distacco di quaranta secondi ci sono gli azzurri Eydallin e Trento, dietro di loro i francesi Wiliam Bon Mardion e Didier Blanc.
Mancano pochi minuti alla conclusione, un ultimo tratto di discesa e gli ultimi metri con le pelli per tagliare il traguardo posto nella piazza di Claut. Gli azzurri arrivano nel penultimo cambio d’assetto, segnalato dalle bandierine gialle, si tolgono gli sci e ripartono a piedi. Nel frattempo arrivano le due frecce d’oltralpe, non fanno il cambio e tirano dritto. I francesi prendono così la prima posizione e tagliano il traguardo vittoriosi. In un attimo arrivano anche Eydallin e Trento, le loro facce la dicono lunga sull’accaduto. Poco dopo arrivano anche i responsabili della squadra italiana, Angeloni e Invernizzi, il ricorso azzurro è consegnato delle mani del Presidente di Giuria.
La Giuria, composta da Cina, Mottini e Feliu, si riunisce nel primo pomeriggio e grazie alle immagini dall’elicottero che riprendono proprio gli ultimi minuti di gara, danno ragione agli azzurri infliggendo tre minuti di penalità ai francesi. Bon Mardion e Blanc si vedono relegati alla terza posizione dietro all’altra squadra azzurra di Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht. I francesi si appellano al fatto che in quella zona non c’era nessun addetto dell’organizzazione, anche se le immagini televisive dimostrano il contrario, inoltre non si trova sui regolamenti federali che i cambi d’assetto devono essere obbligatoriamente presidiati. 
In questi mesi i vari siti francesi, compreso quello della Federazione, hanno diffamato e insultato Antoine Cina, chiedendone più volte le dimissioni.
Cina, il 30 settembre, si batterà, avendo in mano tutte le prove video e fotografiche, per ricevere le scuse ufficiali da parte della Federazione francese.
E’ chiaro che può essere facile parteggiare per i nostri ragazzi, appoggiare e condividere la decisione della Giuria, ma è altrettanto vero che il cambio di assetto era segnalato con le bandierine gialle e che i francesi non hanno avuto nessuna remora nel tirare dritto mentre Eydallin e Trento stavano togliendo gli sci. Forse un po’ di malizia sportiva in questo comportamento c’è.
Speriamo che tutta questa situazione si risolva nel migliore dei modi, il mondo dello scialpinismo non ha bisogno di queste controversie.