Terza tappa de La Grande Course
660 ski-alper provenienti da 19 nazioni, 428 squadre pre-iscritte, 335 confermate, 32 femminili, 25 équipe al via nelle categorie giovanili. Questi i numeri del Millet Tour du Rutor Extrême, terza tappa de La Grande Course, in programma a Arvier dal 1 al 3 aprile .
«In parte ce lo aspettavamo – ha esordito il direttore gara del TdR, Marco Camandona: -. Nelle ultime stagioni abbiamo cercato di lavorare bene, provando ad alzare ogni volta l’asticella. Ci siamo impegnati nel proporre sempre qualcosa di nuovo, nel cercare di fornire a ogni singolo atleta un trattamento di riguardo e a proporci come una competizione giovane nonostante le diciotto candeline. Devo ammetterlo, essere parte attiva del circuito che raggruppa le gare più prestigiose e rappresentative dell’arco alpino è stato uno stimolo a crescere e migliorare».
L’EDIZIONE 2016 – «Format vincente non si cambia, al massimo si migliora. Nel senso che l’evento si snoderà sulle classiche tre intense giornate con percorsi sempre alpinistici, aerei e molto spettacolari. Avremo anche una prova giovani con tracciati ridotti, ma anche cadetti e junior, in queste occasioni, debbano recitare un ruolo da protagonisti e vivere le emozioni di una ‘grande course’. Proprio la tecnicità degli itinerari proposti e i limiti fisici della località alpina nella quale ci troviamo a operare ci ha costretto a determinare un numero massimo di concorrenti, valutando le numerosissime richieste e accettando solo quelle con curriculum all’altezza. Lasciare a casa gente desiderosa di vivere un’avventura così intensa ci è pesato molto, ma la sicurezza e la volontà di proporre un servizio di livello ci hanno costretto a adottare questa linea. Ciò che mi sento di dire, a chi era alla ricerca di un pettorale, è di venire a vedere l’edizione 2016 perché ne varrà la pena e perché sarà una bella prima esperienza per avvicinarsi in futuro a una gara tecnica come la nostra».
PUBBLICO – «Quello che manca al TdR è l’essere conosciuto a chi abitualmente non gravita intorno al mondo race. Stiamo quindi lavorando per conquistare il popolo dello scialpinismo. Vogliamo conquistarlo e farlo innamorare del TdR, delle nostre montagne e della Valgrisenche. Grazie ad un’importante partnership con CAMP, abbiamo pensato a delle aree supporter che sveleremo di tappa in tappa con appositi briefing e comunicazioni su social e sito. Chi le raggiungerà, oltre a vivere giornate di grande sport, si porterà a casa un gadget tecnico messo in palio da un’azienda italiana che crede nello scialpinismo».