Eydallin-Reichegger e Martinelli-Pedranzini campioni italiani top class

Il vento ed il freddo in quota hanno reso durissima la gara, più che sul Paradiso sembrava essere all’inferno, tanto da obbligare gli organizzatori a modificare il percorso, evitando il passaggio in vetta sul Gran Paradiso. Una gara comunque bellissima, condizioni di innevamento fantastiche con oltre un metro di polvere e discese da urlo. La gara è partita regolarmente alle 8, prima parte a piedi lungo il sentiero estivo che porta al Rifugio Chabod, con Boscacci e Antonioli partiti fortissimi. Mi sposto sotto la schiena d’Asino a quota 3600 dove è posto il cambio pelli. Il vento ed il freddo imperversavano, con temperatura attestata sui – 18 e raffiche di vento oltre i 60 km orari, per fortuna il sole splende alto nel cielo. In lontananza riconosco la sagoma di Eydallin davanti a fare il ritmo con corda tesa sul compagno Reichegger. Hanno già un bel margine sui giovani Boscacci e Antonioli che al cambio chiedono a gran voce un paio di guanti. Più staccata la coppia Follador-Fasser con il Falcadino in gran spolvero a fare il ritmo. Già fuori gara Lanfranchi-Holzknecht con il Bormino in giornata no. Ottima Gloriana Pellissier che in coppia con il marito Massimo anticipa di qualche secondo la  coppia Martinelli-Pedranzini. Il freddo insopportabile rende difficoltose le operazioni di togliere le pelli e slegarsi dalla corda, le mani congelate hanno perso la sensibilità, e così i cambi risultano più lunghi del solito. Le posizioni restano invariate sino all’arrivo con Manny e Eyda che si laureano campioni italiani top class con oltre 3′ di vantaggio sugli ottimi Boscacci e Antonioli. Chiude in terza posizione Follador in coppia con l’austriaco Fasser che anticipa Seletto e Sbalby. Queste due coppie "miste" con atleti stranieri non concorrono in graduatoria per il campionato italiano, così salgono sul terzo gradino del podio Collè-Barazzuol, autori di una grandissima prova che anticipano sul traguardo di Pont il leader di coppa italia Dennis Brunod ed il compagno Francois Cazzanelli. 
Un plauso enorme all’organizzazione, che ha allestito provvidenziali ristori con bevande calde lungo il percorso, che ha saputo realizzare una doppia traccia nonostante i 10 cm di neve fresca caduti nella notte, e che ha assicurato assistenza qualificata lungo il tracciato dispiegando un esercito di volontari.
Sa di miracolo esser riusciti a far arrivare tutti gli atleti sci ai piedi sino all’arrivo.