Su Skialper di febbraio tre proposte di diversa difficoltà sul Bianco
Tre gouolotte nella patria delle goulotte… il Monte Bianco. Per parlarne, anzi scriverne, sul numero 104 di Skialper (già in edicola), abbiamo scelto Marco Romelli, profondo conoscitore di queste montagne, sulle quali ha scritto anche un libro.Ecco qualche anticipazione.
GOULOTTE CHÉRÉ – «La Chéré è nota per essere la prima goulotte per eccellenza, una specie di rito di passaggio dalle cascate all’alpinismo invernale. Abbiamo scelto la via perfetta per le nostre prove generali. La giornata però non è altrettanto perfetta: il bollettino meteo parlava di variabilità ma qui, a 3.800 metri, troviamo solo nuvole e vento». Si trova al Triangle du Tacul ed è molto frequentata e adatta alle prime esperienze, a condizione di non sottovalutare ambiente e quota. Spesso tracciata e in condizioni, ad eccezione dei periodi più caldi e secchi (caduta sassi) o dopo abbondanti nevicate.
GOULOTTE LAFAILLE – «Facciamo l’ingresso in uno scenografico e deserto anfiteatro glaciale, dominato dalle fiammeggianti torri del Tacul e dei suoi aguzzi satelliti. Per via di una scommessa a me tocca il tiro della terminale, che affronto con vago orrore. Il crepaccio è enorme e inconsistente, un muro di neve senza appigli. Di fronte a questo genere di cose è meglio essere concilianti e aggirare un po’ i problemi: trovo un passaggio facile a destra e poi faccio un lungo traversone per tornare sulla retta via». Anche se tecnicamente facile, la Goulotte Lafaille richiede più esperienza della Chéré perché meno frequentata e ‘addomesticata’. Spesso in condizioni tra novembre e aprile, ma piuttosto variabile in funzione dell’annata.
GOULOTTE DELAFOSSE-PERROUX – «Al leggendario maltempo dell’estate 2014 fa seguito un autunno bello e mite. La conca del Glacier du Géant è incrostata di ghiaccio e colate mai viste, normalmente inesistenti, sono prese d’assalto. Alla vigilia di Natale andiamo anche noi a dare un’occhiata. Scegliamo la Delafosse Perroux, piuttosto breve, l’ideale per questo periodo freddo e con poche ore di luce. Le condizioni sono davvero strepitose e la grande frequentazione non fa che migliorare le cose. Il ghiaccio è lavorato dai passaggi e il misto già ben ripulito dalla neve inconsistente». Questa goulotte è la più impegnativa delle tre sia per le caratteristiche del terreno (misto, passaggi tecnici) che per l’estrema variabilità delle condizioni. Non si forma tutti gli anni: le buone condizioni si riscontrano potenzialmente tra ottobre e aprile dopo un periodo di maltempo estivo o autunnale, con nevicate umide in quota. Se mancano gli effimeri plaquages che ricoprono la roccia la salita diventa molto dura, con misto ripido e delicato.
DISPONIBILE ANCHE SU APP – Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
A questo link la presentazione del numero