Su Skialper intervista a uno dei giovani protagonisti dello sci ripido
Enrico il ‘Mose’ Mosetti, goriziano, leva ’89. Gli sci come gioco fin da bambino: a 14 anni ha abbandonato le piste e iniziato con lo skialp, la prima discesa un po’ ripida a 17, il canalone Huda Paliza, solo e in gran segreto. La scorsa stagione in generale pochi exploit sulle Alpi? Allora riscaldamento sulla Est del Triglav e poi Sperone della Brenva sul Bianco e infine via in Perù a spaccare per davvero e portarsi a casa le più belle discese del 2015 in solitaria: lo scivolo dell’Artesonraju, la montagna della Paramount per intenderci, e la ovest del Tocllaraju, 50° e più nell’aria sottile dei 6.000 m. Andrea Bormida ha intervistato questo giovane protagonista dello sci ripido su Skialper di dicembre-gennaio. Un articolo da non perdere con le splendide foto di Leonardo Comelli e Caroline Gleich.
LE ALPI GIULIE – «È qui che ho mosso i primi passi in montagna e ancora prima sono stato portato in giro dentro uno zaino… Sono a tutti gli effetti una seconda casa, negli ultimi anni forse anche la prima casa. Le Giulie sono montagne poco conosciute, poco addomesticate e ancora selvagge. Nonostante la bassa quota – il Triglav è la cima più alta (2.863 m) – le nevicate sono spesso abbondati, a fine aprile succede di trovarsi con ancora diversi metri di neve a 1.800 metri, questo anche grazie al fatto che siamo piuttosto vicini al mare… Le possibilità sono davvero tante, dal canalone di mille metri a 40° alla parete super esposta a 55°. Certo, a volta bisogna aspettare diversi anni per trovare le condizioni, ma questo un po’ dappertutto».
PROGETTI – «Prendendo spunto da quello che ha fatto Chris Davenport in Colorado, mi è venuta l’idea di sciare tutte le montagne sopra i 2.400 metri della regione. Come detto non sono montagne alte ma ce ne sono parecchie, ho scelto i 2.400 metri non a caso; sempre ispirandomi a Davenport, ho preso la misura in piedi. Lui aveva 14.000 piedi, circa 4.200 metri, io ho fatto due conti e una misura interessante era 8.000 piedi, poco più di 2.400 metri. Molte delle 56 montagne in lista le ho già sciate, l’idea è però di farle tutte in una stagione e magari quelle già sciate lungo un altro itinerario».
DISPONIBILE ANCHE SU APP – Skialper di dicembre-gennaio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
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