Doppietta africana alla sesta edizione della ZacUp con i successi di Jean Baptiste Simukeka e Primitive Niyirora: ed è la prima volata nella gara lecchese.
La nebbia, che sin dalle prime ore dell’alba ha avvolto le cime, non è riuscita a rovinare la festa del Team Pasturo. Dopo due anni di attesa la ZacUp è finalmente tornata in vetta al Grignone, proponendo ai 377 partenti dell’edizione 2018 il tracciato originale: 27,5 km chilometri con l’impegnativa ascesa ai 2410 metri del Rifugio Brioschi dopo essersi letteralmente issati sulle catene che portano prima allo Zapel de l’Asen e poi alla vetta simbolo di queste montagne. I migliori hanno subito sgranato il gruppo di testa. Al rifugio Bogani, dopo circa 13 km, sono transitati nell’ordine il ruandese Jean Baptiste Simukeka, il keniano Dennis Kiyaka, Daniel Antonioli, Gil Pintarelli e Cristian Minoggio. In vetta al Grignone nessuna sorpresa, Simukeka vantava un 1’ su Antonioli e 2’ su Kiyaka. Nella gara rosa la ruandese della Valetudo Primitive Niyirora ha invece provato a scrollarsi di dosso la trentina del team Laspo Paola Gelpi. Per la new entry della scuderia del patron Giorgio Pesenti un vantaggio parziale di 7’ al gpm della gara. In lizza per un posto sul podio le sue compagne di team Elisa Grill e Cecilia Pedroni.
Al traguardo di Pasturo tanta gente ha accolto Jean Baptiste Simukeka che, dopo avere vinto la ResegUp, ha saputo imporsi anche in Valsassina con un crono di 2h51’37”. Seconda piazza per Antonioli 2h56’20”, mentre terzo si è piazzato il keniano Dennis Kiyaka in 2h59’02”. Alle loro spalle sono poi sfilati Cristian Minoggio, Gil Pintarelli, Paolo Bert, Mattia Gianola, Danilo Brambilla, Erik Gianola e Nicola Giovannelli.
Al femminile netto successo per Primitive Niyirora in 3h36’14”. Sul podio con lei Cecilia Pedroni 3h44’25” e Paola Gelpi 3h46’37”. Nelle cinque anche Elisa Grill e Martina Brambilla.
La gara era anche prova unica di campionato italiano assoluto di skyrunning: titolo a Daniel Antonioli e Cecilia Pedroni; campioni under 23 si sono laureati Riccardo Ciresa e Federica Ardizzoia.